
Edito da Edizioni Ensemble nel 2022 • Pagine: 70 • Compra su Amazon
Affreschi strappati è una raccolta di pezzi di intonaco, dipinti su un muro crollato nel tempo e pazientemente rimessi insieme con l’illusione che si possa ricucire ogni divisione. Non c’è spazio per costruire di nuovo ciò che è stato distrutto una volta: solo il ricordo e l’immaginazione possono salvare dall’abbandono qualche particolare di ogni vissuto. E, in questo senso, gli Affreschi strappati trovano una briciola di eternità nel museo delle parole in cui tutti i figli di Prometeo hanno il diritto di entrare.

come giustificare la nostra
disarticolazione?
ci profondiamo in formalismi
ci soppesiamo
possibile che non ci scuota
il desiderio di rapina?
è matematica distante, il nostro amore
staticità
potrebbe durare secoli
e non aprirsi mai
*
cosa custodisci
sotto le tue dimenticanze?
sfiorami appena,
abbiamo un vangelo tutto nostro
a immagine e somiglianza
dell’irreparabilità
*
nel senso che
una volta o l’altra
dovrete partire
e non sarà banale
trovare il lasciapassare
qui cresce un orticello
fatto di mattoni
aiutatemi a tenere pulita la siepe
nell’attesa della neve
*
né avremmo potuto affievolirci
nelle inesattezze del dormiveglia
o prima di un salto attutito
al saluto non credo più,
è quello che si attacca sulle unghie
a mantenermi in vita
torna presto
prima di adesso
*

Come è nata l’idea di questo libro?
Affreschi strappati nasce dalla voglia di riattaccare i pezzi, di mettere insieme i cocci. Tutto sembra frammentato, ma solo in apparenza. E Affreschi strappati prova a ricucire gli strappi della realtà.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Affreschi strappati è venuto da solo: è stato un flusso difficilmente arrestabile.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
I miei punti di riferimento in ambito poetico sono tanti. Provo a citarne qualcuno: Montale, Szymborska, Novalis, De Angelis.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Attualmente vivo a Fano, nelle Marche, ma sono originario di San Severo. Nella mia esperienza ho vissuto anche a Milano, Roma e Reggio Emilia.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ho già in cantiere una nuova raccolta, dal titolo provvisorio “L’età della ragione”, che spero di portare a termine a breve.
Le Immagini e i pensieri sono asciutti ,espressi in un linguaggio essenziale ma ricercato con fatica e tenacia sanguigna nel fondo di un’anima inquieta , lacerata , come gli “affreschi strappati ” , irrimediabilmente e dolorosamente in frantumi. .Impalpabile e flebile ogni speranza?