
Edito da Anguana Edizioni nel 21/03/22 • Pagine: 226 • Compra su Amazon
Francisco Merli Panteghini approda al suo terzo libro con una nuova ispirazione: dare testimonianze utile dei "terrestri", ciè coloro che stanno riscrivendo la storia della loro vita legandola a doppio filo con quella della Madre Terra. Facendosi interprete del malessere che la psicopandemia ha instillato nelle nostre coscienze, Panteghini tesse delicatamente conversazioni come fili d'erba che parlano di rinascita in armonia con le saggi leggi della natura. E' un volume collettivo con 24 coautori che sono agricoltori, pescatori, naturopati, artigiani, operatori turistici, raccoglitori e coltivatori di erbe, genitori in cerca di una nuova educazione. L'autore si è fatto da parte mettendo a disposizione degli altri la sua capacità di ascolto e la sua penna agile. E' un lavoro corale ma capace di ospitare punti di vista diversi e intuizioni tra le più disparate che vi sorpprenderanno.

Indice dei capitoli
Introduzione: L’urgenza di agire per il bene comune di Francisco Merli Panteghini
1. Prendersi cura della Terra per trovare la pace interiore
L’erboristeria intuitiva, intervista a Marco Fossati
Il giardinaggio per stare bene di Daniel Rizzuto
2. Per un’economia terrestre
Ittiturismo a Chioggia, intervista a Alessandro Boscolo
L’Agriturismo biologico Prestello, intervista a Massimo Valtropini e famiglia
Coltivare erbe aromatiche in montagna, intervista a Valentina Guassoldi
3. Paradisi Terrestri: Gli spazi verdi secondo Natura di
Paolo Vergine, Permacultore
4. Un turismo responsabile della dott.ssa Barbara Panteghini
5. La rinascita dell’artigianato
Il liutaio di Chioggia, intervista a Enzo Guido
Il cestaio di Bienno, intervista a Lucio Avanzini
Progettisti contro l’omologazione nell’arte di abitare di Michelangelo e Stefano Rampon
6. La via della salute del corpo e dell’anima
Il guarito cronico. Un nuovo paradigma di salute e malattia e del percorso che le unisce di Ilaria Pege, Naturopata, Riflessologa, Praticante MTC
Accompagnare al benessere con lo Shatsu di Erica Rossetti
7. Educare facendo, intervista a Carlo e Alessandra sull’educazione parentale
Riflessioni sull’educazione, intervista a Daria Voltazza
Note a margine di un insegnante irregolare, di Francisco Merli Panteghini
8. Elfi ed erbe spontanee
La cultura tradizionale delle erbe spontanee di Graziella De Nizza, autrice ed esperta di fitoalimurgia
9. Arte e graffiti per svegliare l’umanità
Il ruolo evolutivo della vera arte oggi di Mark MATW
10. Amici alberi, pilastri della Terra
Alla riscoperta dell’economia forestale in Valle d’Aosta della dott.ssa Roberta Piferi
11. Autoproduzione domestica
I primi passi verso l’autoproduzione, intervista a Daria Voltazza blogger
Il commercio equosolidale per una nuova economia, di Giorgio Rossi e Maria Grazia Rigoni
12. Il sacro e la storia visti dalla geobiologia
La geobiologia come strumento per comprendere il passato, intervista a Rudi Toffetti geobiologo
13. Spiritualità terrestre
Il sacro femminile, Intervista a Elisa Barato, insegnante di yoga e astrologa karmica
L’Amore è una sorgente che zampilla e che eternamente si dona.
Peter Deunov
L’urgenza di agire per il bene comune
Come spesso accade mi ero immaginato diversamente l’inizio della redazione di questo nuovo libro. Era il 3 dicembre 2021 ed ero alloggiato nella lussuosa “Camera dell’Aria” a Palazzo Goldoni a Chioggia, da tre giorni isolato per presunto Covid 19 e con una lunga clausura davanti. Avrei voluto iniziare a scrivere nei giorni di Natale, avvolto dal paesaggio amato della Valcamonica, dove è nata l’idea di rimettermi a scrivere, dopo 9 anni dal mio “La Forma dell’Acqua. Pellegrinaggio a risalire la Brenta”, un nuovo libro.
L’idea è arrivata come una visione, un lampo di consapevolezza mentre passeggiavo tra i castagni secolari del Coren de le Fate di Sonico: ecco di colpo l’idea centrale, il titolo, la ricerca dei collaboratori con cui scriverlo perché credo sia fondamentale condividere la Parola con chi da anni è nello stesso cammino, spesso ben più avanti di me. Sarà un libro polifonico ma legato ad una stessa intuizione di fondo. Amare la Terra è il titolo del blog che mi accompagna da anni, ma anche un mantra e una traccia sicura a cui tornare tutte le volte che ho perso la strada per poi ritrovarla, collezionando esperienze e nuove amicizie.
Da alcuni mesi giro attorno ad un nocciolo comune, una Visione da condividere con più persone possibile e che faccia da guida in un momento cupo della nostra storia: un Massimo Comun Denominatore capace di offrire strumenti per orientarsi al giorno d’oggi, nel modo più semplice ed autonomo. Amare la Terra e ritrovare Noi Stessi: credo che questa possa essere la bussola di questa nuova epoca evolutiva dell’umanità. Se da una parte distruggiamo, consumiamo, desacralizziamo la nostra casa comune dall’altra né riscopriamo la sacralità, la custodiamo e con amore cerchiamo di prendercene cura. E’ ben più di un semplice ambientalismo, magari connotato politicamente. E’ la consapevolezza che dobbiamo rivedere il nostro modello di sviluppo economico e sociale materialista ed edonista che autorizza ogni cosa in nome del consumo compulsivo.
C’è un unico modo di farlo, con buona pace dei tecnocrati al servizio dell’èlite globale: fare qualche passo indietro, rinunciare ai progressi ingannevoli che dissanguano la Terra, smettere di accumulare denaro come fine in sé, accogliere il legame sacro che unisce noi figli maggiori della Terra a tutti gli altri fratelli e figli minori, consapevoli che il calore del Sole, la fertilità della Terra, la vitalità dell’Acqua, la purezza dell’Aria sono beni comuni di inestimabile e invendibile valore. La psicopandemia e la sua gestione a favore dei progetti mondialisti hanno portato un’accelerazione nel disegno autoritario di trasformazione della società italiana.
Tante menzogne si stanno svelando, tante persone si stanno svegliando, emarginate per il rifiuto ad aderire sulla propria pelle a questo progetto. Gli spazi di democrazia si riducono e niente viene concesso a chi si oppone al potere finanziario globale. Come naufraghi ci si guarda in giro, prima spaventati e confusi ma presto capaci di riconoscersi e cercare di costruire comunità e progetti di lavoro alternativo a quello proposto dal sistema. Anche qui a Chioggia sta prendendo vita una silenziosa e operosa comunità che mi sta ridando fiducia e che ha reso ancora più urgente questo progetto editoriale: un libro per aiutare a costruire nuove comunità libere e terrestri, capaci fin da subito di fare i passi nella direzione giusta.
Non sarà un libro mio perché ho invitato a partecipare molte persone: artigiani, agricoltori, terapeuti, genitori e tanti altri. Ho fatto gli inviti e mi prendo tutta la responsabilità della resa finale. Un libro a molte mani è una sfida che non avevo ancora affrontato e richiede più le capacità di un allenatore che quelle dello scrittore. Sarà la mia personale rapsodia moderna. Devo ringraziare tutti coloro che hanno dedicato tempo, impegno, forze nei contributi di questo libro. Ho fiducia che insieme, facendo fluire conoscenze, competenze, amore e fiducia reciproca possiamo varare tante barche multicolori per attraversare la tempesta e scopriremo così che né nel mondo di qua né in quello oltre la soglia siamo soli, anzi siamo circondati dai nostri antenati, da schiere angeliche e un’infinità di esseri che custodiscono per noi la Terra. Coraggio e creatività! E’ ora di mettersi in viaggio: usate questo libro consultando ciò che vi interessa, saltando da un capitolo all’altro senza paura: sono tutti autonomi. Se avete domande e volete contattare i singoli autori scrivetemi!

Come è nata l’idea di questo libro?
L’idea del libro è arrivata come un fulmine di intuizioni passeggiando in mezzo a castagni secolari della Valcamonica nell’ottobre dello scorso anno. È arrivato il titolo, il tema e il nuovo modus operandi di coinvolgere molti autori secondari per raccogliere contributi di alta qualità in cari campi. Poi a dicembre mi sono ammalato di Covid e ho usato la quarantena per avviare le redazione e le interviste a distanza, consegnando il libro all’editore ai primi di febbraio.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
È stato un lavoro complesso perché ho dovuto gestire le relazioni con 24 coautori, ognuno con tempi e modi diversi nell’esprimersi ma ho trovato grande spirito di collaborazione e sintonia sul fine del libro: offrire concrete testimonianze per avviare cambiamenti nella propria vita in sintonia con la Terra e la nostra più profonda identità, spesso obliterata dai nostri stili di vita e dalla cultura dominante.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Sicuramente dal punto di vista letterario amo Italo Calvino e Andrea Camilleri. Nella saggistica di ispirazione spirituale sono debitore di Fausto Carotenuto.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo a Chioggia da 11 anni dove mi sono sposato con Giulia e dove è nato nostro figlio Michele. Prima ho vissuto a Mestre, Oderzo, Treviso, Venezia centro dove mi sono laureato in Storia Contemporanea. Ormai vivo in Veneto da più anni della mia terra d’origine: la Valcamonica in provincia di Brescia.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
I progetti ci sono ma non posso svelarli, molto dipenderà dalle vendita di questo volume e dal rapporto di fiducia con l’editore. Mi piacerebbe continuare a lavorare su progetti a più mani perchè lo trovo stimolante e adatto alla contemporaneità.