Edito da IVVI nel 2020 • Pagine: 308 • Compra su Amazon
Le vicende di un ragazzo, noto in una città del sud Italia per fatti di cronaca, e di un misterioso individuo intento a raccogliere informazioni sulla vita del giovane. Tra un colloquio e l’altro, il narratore sconosciuto comprende la caratteristica peculiare del giovane, il “nascondersi in se stesso”, restando totalmente spiazzato dall’ultimo incontro. Quali segreti si celeranno e perché tanta devozione? Tra bugie, messe in scena, sesso promiscuo, il lettore verrà catapultato in una storia con un epilogo al di fuori di ogni logica umana.
Caro lettore, cos’hai da dire a questo punto?
La storia di Alberto ha un senso o no a dover essere raccontata?
Io credo di aver acceso nella tua mente una certa curiosità… o sbaglio?
Ti porgo questi tre semplici quesiti perché Alberto merita la sua giusta rivincita e solamente io dovevo esserne l’artefice.
Io solamente!
Ah, quanta intelligenza possedeva la tua materia grigia mio Principe, quanto possesso avevi delle vite di coloro che scelleratamente pensavano di sottometterti, quanto ardore sprigionava il tuo essere maschio sia nell’una che nell’altra sfera sessuale, di quanta carica sessuale i tuoi lombi erano colmi.
Come è nata l’idea di questo libro?
L’idea è nata da una mia passione personale per il cinema. Molti film che ho avuto il piacere di vedere, e di alcuni innamorarmi, hanno toccato miriadi di temi, ma quelli che da sempre prediligo sono i thriller psicologici. Da adolescente vidi per la prima volta “L’uomo che uccise se stesso” con Roger Moore, non a caso ho deciso di inserire, in questo mio romanzo, proprio lo stupore con cui il personaggio vede in televisione questo film e ne rimane esterrefatto. Ho voluto proprio narrare una storia che parlasse della lotta interiore con cui spesso ci confrontiamo e Alberto, il personaggio del mio romanzo, combatte contro due fronti. Uno di questi sarà il conoscere l’Io interiore, l’altro lo lascio scoprire al lettore. Non c’è autobiografia in Anemos-Entelechia, ma mi ha divertito inserire particolari che mi sono accaduti ma che non voglio svelare oltre.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Per niente difficile, anzi…mi sono divertito davvero.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Edgar Allan Poe, Clive Barker, Bram Stoker, Francesco Barbi, Gianrico Carofiglio.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
A Catania, ho avuto l’onore di abitare per due anni a Milano, città stupenda che porterò sempre nel mio cuore.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Onestamente ho sempre avuto passione per la scrittura e adesso che ho cominciato, non credo di voler smettere di farlo.
Ànemos Entelechìa è una lettura originale, un libro da assaporare con grande voracità e anche con molta attenzione. Da leggere magari in questo periodo invernale, col vento che fischia prepotente sulle finestre di casa.
A ogni capitolo nulla sarà come credevate.
Alberto è un giovane studente, affascinante, misterioso, un ragazzo come pochi. Dentro di sé trascina un fardello: un padre anaffettivo, machista, schivo; una madre troppo apprensiva nei suoi confronti e succube del marito; battuage, incontri promiscui mischiati a trasgressioni inconfessabili. Tutto questo, condito da visioni, eventi quasi sovrannaturali, porteranno il giovane a compiere ogni genere di nefandezze.
Un uomo misterioso, quasi un detective dell’inconscio, ammaliato dalla storia di Alberto, proverà a scardinare la sua storia usando ogni arma a propria disposizione: inganni, appostamenti e lunghe chiacchierate con una misteriosa Bianca Rossi.
Come anticipato, è una lettura originale, mai banale. Il ritmo è apparentemente lento con lunghe dissertazioni del protagonista, il nostro uomo misterioso. Sì, hai letto “nostro”, perché diventerà parte di te, perché è un personaggio intimo, autentico. E poi perché parlerà con te, ti farà partecipe della storia.
Ho detto lento, non noioso. Leggendo si percepisce un’aria aulica, un fumo denso in una stanza e il whisky che aiuta la conversazione con Bianca Rossi, donna piena di enigmi e reticenze.
Il ritmo poi cambia, diventa incalzante, e non vorrai abbandonare il libro; non mancano i colpi di scena, anzi, la storia è un susseguirsi di colpi di scena ai quali non potrai credere di aver letto.
Scaverai anche tu e tenterai di raschiare il fondo fino a che non capirai…
Ànemos Entelechìa è la storia di un giovane, bello e dannato, raccontata attraverso un’indagine condotta da un uomo enigmatico, vi catapulterà in un mondo fatto di battuage, incontri promiscui e corse folli nel proprio inconscio.
La storia inizia, voi siete chiamati a ascoltare. L’uomo enigmatico ha il potere di ficcarvi in testa i propri pensieri, porrà a voi domande, studierà nel vostro inconscio. E voi non capirete. È un Humphrey Bogart nostrano, avido di sapere tant’è che studierà ogni mossa al fine di scoprire la storia di Alberto: il “suo principe”, innalzato a icona votata al male, che arricchisce il proprio ego fondendosi in un tutt’uno, in un intreccio di cui tu sei parte in causa.
Alberto è il ragazzo della porta accanto, un po’ bravo ragazzo e un po’ mostro di sé stesso: un bello e dannato.
Sarà compito del nostro interlocutore capire cosa sia successo al giovane, e lo farà sfiancando la misteriosa Bianca Rossi mettendola alle strette con ogni genere di discorso. Lei lotterà con le unghie e con i denti dell’intelletto sino alla fine per non rivelare la verità.
Due entità misteriose porteranno alla luce le voglie più profonde del protagonista, il nostro giovane, quelle che vivono nei recessi più profondi della mente umana.
È una lettura interessante, caustica, mordace, un viaggio fianco a fianco col nostro personaggio enigmatico.
La storia si svolge come indagine e a poco a poco si trasforma in esperienze che delizieranno le più profonde perversioni.
Non mancherà la voglia di affetto, un amore che è al di fuori di ogni logica e… una nuova vita salvata per ripicca verso la crudeltà umana.