
Edito da Pezzini editore Viareggio nel 2015 • Pagine: 263 • Compra su Amazon
Il romanzo affronta, senza intenti scandalistici, il tema della pedofilia nella Chiesa Cattolica. Il protagonista Roman Lewandoski (nome inventato) nasconde la vicenda reale di un arcivescovo e nunzio apostolico polacco, deceduto nel 2015. Il romanzo si propone di indagare sul mistero di un uomo lacerato e diviso. Un uomo di chiesa, vittima di un banale equivoco che muterà per sempre le pagine della sua vita. L'arcivescovo, seppur innocente, prenderà gradualmente coscienza del dramma della pedofilia nella Chiesa. Sceglierà, dunque, di lasciarsi offendere, umiliare e condannare in un disperato atto riparatorio del male commesso da altri suoi confratelli nella fede. Un atto che egli - sul modello di Cristo - sente di dovere nei confronti delle molte vittime innocenti. Sullo sfondo il tema teologico della redenzione o salvezza universale (Apocatastasi).

“La lettura del dossier della giornalista domenicana, così circostanziato e inappuntabile, aveva fatto sorgere dei dubbi anche sui miei sentimenti e su quella che lei chiamava, riferendosi agli episodi di pedofilia compiuti da sacerdoti, “immaturità emotiva”. Superato abbondantemente i sessant’anni, per la prima volta nella vita mi interrogavo sullo stato della mia maturità affettiva. Quel dossier ricco di nomi, tanti, troppi, mi inquietava. Il male davvero si nascondeva dove meno te l’aspetti. Quanti i sacerdoti, i vescovi, i cardinali che avevano così vergognosamente tradito il mandato affidatogli dal loro Unico Signore e Maestro. Sopra ogni altra cosa mi sgomentava il silenzio. Un silenzio assordante, terribile, colpevole. Un silenzio che aveva ferito a morte il popolo di Dio. Quanti sapevano? E quanti avevano taciuto: occultando le prove, trasferendo i colpevoli e permettendo così che continuassero a compiere altrove i loro crimini?”
Ogni tanto Roman si prendeva una pausa, una piccola oasi di sollievo nella quale chiudeva gli occhi e si lasciava invadere dal ricordo.
“L’innocenza profanata era il male peggiore, il male assoluto e più si travestiva di bene e più era pericoloso e inquietante. L’innocenza violata di queste anime in provvisorio era un crimine immondo, tanto più lurido se celato dietro a un crocifisso. Un abominio, l’abominio della desolazione, per usare un’espressione biblica. Come aveva potuto l’istituzione ecclesiastica permettere ciò? Era stato come crocifiggere per la seconda volta nostro Signore Gesù Cristo”. (pg. 204-205)

Come è nata l’idea di questo libro?
Dalla riflessione su di una tematica che – in quanto docente di Religione Cattolica – sento molto vicina.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Per niente. La scrittura è un piacere che ti assorbe e conquista giorno per giorno, ora per ora.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Tutti e nessuno. Leggo tantissimo (saggi e romanzi) e tutto serve, tutto è utile, tutto arricchisce.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Sono nato e cresciuto a Torino. Qui mi sono laureato in Lettere. Attualmente vivo a Viareggio dove insegno al Liceo Classico “Carducci”.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ho quasi ultimato un nuovo romanzo dal titolo “La biblioteca fra le nuvole” ispirato alla storia vera di un monaco benedettino che ha realizzato una straordinaria biblioteca (circa 80.000 volumi) ai piedi del Monviso.
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