
Edito da Aracne Editrice nel 2017 • Pagine: 76 • Compra su Amazon
Un dialogo fatto di parole semplici e spontanee fra una credente e un agnostico-ateo che, alternandosi con il racconto biografico dell'italo-argentino Artemide Zatti, beatificato nel 2002 da Giovanni Paolo II, mette in rilievo la relazione, ai giorni nostri, tra quanti hanno fede e quanti invece sostengono di non averne affatto. Emergerà che dal buon esempio (la figura di Artemide) si è sempre un po' attratti e forse instradati, specie allorquando la volontà della conoscenza, come un fiume in piena, irrompe nella vita di quanti hanno fame e sete di sapere... Il racconto ha anche l’intento di far riflettere su tematiche importanti e sempre attuali quali l’emigrazione, la solidarietà, la dedizione ai poveri e bisognosi.
Stupende illustrazioni fanno da sfondo a una lettura veloce utile per interrogarsi e interrogare sul perché della fede ai giorni nostri. Consigliato a chi ha molti dubbi, non con la pretesa di risolverli ma per stimolare la ricerca continua di ciò che è più in alto di noi, perché "Dio dà tempo al tempo fino all'ultimo respiro".

C’è una parola inglese, serendipity, che significa “fare casualmente scoperte piacevoli e trovare qualcosa per caso”. Questo fenomeno che va diffondendosi, soprattutto tra i giovani, è iniziato negli Stati Uniti d’America ed è arrivato anche da noi; è quello di lasciare libri, di solito in centri urbani, perché possano essere ritrovati e letti da altri: una specie di “passa libro”. Ed a volte anche così capita di imbattersi in storie che aprono all’improvviso nuovi mondi inesplorati con la presenza di emigrati oltre oceano, in territori lontani, dove sono stati condotti dalla necessità di sopravvivenza o di avventura. È un po’ ciò che è successo alle “voci narranti” di questo racconto; l’agnostico Aldo vede il libricino biografico del beato Zatti appoggiato sul tavolino del bar dall’amica Camilla e incuriosito la invita a “raccontargli quella storia”. Anche se non ha trovato il libro “per caso” (serendipità) Aldo, attraverso il racconto di Camilla, vi si immerge completamente in quelle pagine. Mentre lei parla, descrivendo luoghi, situazioni e paesaggi, sfoglia mentalmente il libro ed entra in una storia di un angolo di mondo, l’Argentina, dove tanti italiani sono emigrati a fine ’800, partendo anche dalla bassa reggiana (Emilia Romagna), e dove tra mille difficoltà, hanno saputo integrarsi. Il racconto “dialogo” dell’autrice, la giornalista e scrittrice Carmen Minutoli così intrigante nella vivace descrizione, scorrevole e quasi fotografico al pari di scene di un film è unito alle dettagliate immagini commissionate dalla stessa autrice al pittore Cagnolati che dipanano la storia, frutto dell’abile creatività ed encomiabile tecnica di quest’ultimo il quale nei disegni ha immortalato molti tratti della vita di Artemide fra Boretto e Argentina (l’Artemide sulla sua inseparabile bicicletta, il fiume, la bibbia, il Cristo, la vita campestre, la famiglia) mettendone in risalto la profonda fede e la carità messi al servizio dei deboli, in perfetta sintonia con il racconto della Minutoli e del suo “dialogare sulla fede” prendendo spunto dalle appassionate vicissitudini dell’italo-argentino Zatti. Tutto ciò permetterà al nostro amico lettore di calarsi nelle vicende dell’emigrazione in Patagonia, Argentina, del secolo scorso, che ha visto protagonista, per scelta, Artemide Zatti, nato a Boretto in provincia di Reggio Emilia; nel contempo, proprio attraverso il dialogo sulla fede che si insinua fra le righe della vita di questo beato di Dio il lettore è invitato dall’autrice a porsi tutti i perché del credere, dell’avere fede specie in questo tempo dove spesso l’ateismo e l’agnosticismo la fan da padrone. Il lettore attraverso questo “dialogo” trova la storia del protagonista talmente straordinaria da esserne indotto a leggere con grande interesse, e tutto d’un fiato, la vita di un uomo di fede, generoso, che ha vissuto aiutando i poveri a “credere nel futuro” e ha lasciato ai posteri una traccia di salvezza. Prefazione di: Prof. Odilio Buzzoni

Come è nata l’idea di questo libro?
La mia idea progettuale è scaturita fin da quando il Papa emerito aveva indicato il 2013 come “l’anno della fede” (rimarcato poi dall’attuale Papa Francesco, anche nella sua prima enciclica Lumen Fidei); è un’idea al quale ho lavorato per alcuni anni, riprendendola di tanto in tanto quasi per un istinto superiore. L’ispirazione, nata quasi per caso, mi ha portato a scrivere i dialoghi di questo breve racconto su Artemide Zatti (dopo ampia ricerca bibliografica e grazie all’assiduo interscambio con cari amici dell’Emilia Romagna residenti proprio nei luoghi dove ho vissuto per circa 20 anni prima del trasferimento a Roma con la famiglia).
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Molto, per svariati motivi.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Sono particolarmente attratta dai classici. Fra gli autori contemporanei ho grande interesse per Richard Bach essendo particolarmente affezionata al suo best seller “Il Gabbiano Jonathan Livingston” del 1970 che ho letto all’età di 13 anni e che ha un po’ contribuito alla mia forma mentis.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Ho spaziato fra sud, nord, centro Italia. Risiedo a Roma, da qualche lustro. Tutti i luoghi dove sono stata li porto nel cuore, con molto affetto e gratitudine perché ogni posto ha contribuito alla mia crescita, formazione, modus vivendi, modus pensandi et operandi.
Dal punto di vista letterario, quali sono i vostri progetti per il futuro?
Tanti… certamente tutti quelli che il CIELO vorrà che io realizzi…
Personaggio di grande interesse e spero che non vada dimenticato
Un libro che apre la mente aiutando ad uscire dalle convinzioni sbagliate che ostacolano il nuovo modo di pensare.
È interessante perché profondo nella sua semplicità e nel modo di trattare temi di alto livello con parole comprensibili anche ai ragazzini. Dovrebbe essere stampato in formato tascabile affinché tutti ne possano portare con sé una copia. Davvero utile.
Sembra che a breve uscirà in argentina un film su Artemide Zatti…. interessante. E’ tratto dal libro di Carmen Minutoli? Complimenti. Speriamo presto possa essere visto anche in Italia.
Complimenti a Libri News per questa interessante intervista che ci fa conoscere un po’ di più sull’autrice del saggio su Artemide Zatti. Un libro che per alcuni versi Commuove se si pensa alle peripezie VB degli emigranti italiani…
Complimenti a Carmen Minutoli.
Un amico me lo ha consigliato perché volevo conoscere un po’ di più sulla vita di questo Beato e sono rimasto molto colpito perché non mi aspettavo una formula così nuova di racconto sulla vita di un religioso.
Molto, veramente molto piacevole come lettura.
Artemide Zatti sarà presto canonizzato…. che notizia meravigliosa…..
“Una notizia che mi riempie di gioia. Quando un caro amico mi ha informato, mi è sembrato di vedere “il velocista” Artemide sulla sua inseparabile bicicletta a percorrere le vie Celesti acclamato dai suoi affezionati poveri; e subito ho pensato che il tempo profuso nella ricerca e stesura del mio libro che parla della sua vita, opere e virtù è stato speso molto bene perché a mio modo e molto umilmente ho contribuito da alcuni anni, a far conoscere la bellezza e profondità di un uomo dedito al servizio dei più deboli guidato da una fede incessante in Dio, sacerdote mancato ed infermiere per volontà del Cielo. Mi unisco al gaudio di tutta la cittadinanza borettese e della bassa reggiana e parmense e colgo l’occasione per salutare in particolare i molti amici e conoscenti di quelle zone dove ho vissuto per un ventennio avendo l’opportunità di conoscere i luoghi dove l’Artemide è vissuto prima di emigrare in Argentina. Ricordarlo è stato per me una preziosa occasione di crescita”- Carmen Minutoli Giornalista e scrittrice –
Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che seguono in tutto questo tempo hanno acquistato il mio libro che parla di Artemide Zatti e stimola il dialogo sulla fede.
Ho scoperto che da sempre sono state scritte recensioni, opuscoli, biografia e contributi stampa su Artemide Zatti ma ad oggi l’unico libro pubblicato è proprio “Artemide Zatti nel nuovo millennio – meraviglioso prestesto per dialogare sulla fede”.
Ringrazio quindi Gioacchino Onarati e la sua Casa Editrice “Aracne” che ha fin da subito ha creduto in questo progetto di divulgazione della bella figura di Artemide Zatti, il Parente dei Poveri, il Beato degli Ultimi ed oggi più che mai un nuovo SANTO per TUTTI…
E di questi tempi il mondo intero ne ha davvero tanto bisogno.
L’autrice
ps: grazie a quanti hanno lascito dei commenti su questo sito…. apprezzo molto.
info sul libro:
Il libro “Artemide Zatti nel nuovo millennio; meraviglioso pretesto per dialogare sulla fede” di Carmen Minutoli, edito nel 2017 da Aracne Editrice, racconta ai contemporanei di questo italo-argentino (nativo di Boretto-RE) divenuto Beato nel 2002 ad opera di Giovanni Paolo II e tutta la sua vita fa da sfondo ad un immaginario dialogo, fra una credente ed un ateo/agnostico, sul perché della fede ai giorni nostri. In realtà quando partì il progetto (2013) più che ad una pubblicazione letteraria l’autrice pensava ad un soggetto cine/tv (ed in effetti la stesura è verosimile ad una sceneggiatura) perché le piaceva molto l’idea di vedere i “baffoni ottocenteschi” dell’Artemide sul grande schermo per farlo conoscere alle nuove generazioni, specie i giovani. “Naturalmente, – sostiene la Minutoli- non si è mai smesso di lavorarci (pur con i limiti imposti in questi ultimi tempi causa emergenze nazionali). Si vedrà”.