
Edito da Arcana Edizioni nel 2019 • Pagine: 172 • Compra su Amazon
Quante volte capita, ascoltando una canzone, di immaginare nella nostra mente la storia che quei versi raccontano, delineando magari nettamente i volti dei personaggi, ambientandoli in scenografie ben definite e rendendo insomma quella canzone un piccolo film tutto nostro?
L’immenso potere della musica non si consuma nei pochi minuti in cui i brani vengono trasmessi alle nostre orecchie ma continua ogni qual volta le emozioni e le immagini che trasmettono le canzoni prendono forma e vita attraverso di noi. Questo mondo parallelo, il mondo della musica, è identificato con B-Side: reale nella sua surrealtà, dettagliato nonostante i dettagli siano diversi in base a chi ascolta, B-Side è “l’altro lato delle canzoni”, il lato nascosto a cui ha accesso soltanto la nostra mente. È lì che possiamo incontrare davvero i personaggi cantati dai nostri artisti preferiti, è lì che possiamo condividere ogni volta le loro storie, ridere con loro, piangere con loro, sognare con loro… Ed è lì che possiamo toccare, vedere, odorare, gustare e non più solo ascoltare le nostre canzoni: è lì che possiamo davvero viverle sulla nostra pelle.
Uno dei “portali” verso questo mondo è aperto dai racconti di Doriana Tozzi, che in questo volume (sottotitolato “Autunno”, in riferimento a una tetralogia delle stagioni che si inaugura con questo volume dedicato al rock alternativo italiano) ha rivestito brani di Afterhours, Verdena, Marlene Kuntz, Perturbazione, Diaframma, Ministri, Baustelle, FASK, Zen Circus e molti altri con storie a volte fantastiche e altre volte quotidiane, a volte ispirate al passato ed altre ambientate in un futuro immaginario. Le canzoni sembrano prendere forma leggendo queste pagine scritte con passione e rispetto per gli artisti coinvolti ma anche senza limite alcuno alla fantasia, e vi faranno intraprendere un viaggio fantastico verso B-Side, il pianeta della musica.
Al ritorno forse non saremo più gli stessi, perché la musica può davvero trasformarci e trasformare il mondo intorno a noi.
DORIANA TOZZI: Scrittrice e critico musicale, laureata in Scienze dei Beni Storico-Artistici, Musicali, Cinematografici e Teatrali presso l’Università degli Studi di Siena con una tesi sul metal sinfonico, ha conseguito un master in “Nuovi ed antichi linguaggi musicali” presso il Conservatorio “N.Piccinni” di Bari e si occupa di musica dal 2002. Dirige “I Think Magazine” e scrive per “Rockit”, “Rumore” e “L’Isola che non c’era”.


Come è nata l’idea di questo libro?
L’idea è nata veramente per caso, non è stata cercata. Il libro invece sì, è stato fortemente voluto, dopo che il “meccanismo casuale” con il quale è nato cominciava davvero a divertirmi. Per quanto riguarda l’idea, comunque, stavo sperimentando metodi alternativi alle recensioni, per parlare dei dischi e della musica in maniera un po’ più stimolante, poiché nel terzo millennio le recensioni scritte e pensate come si scrivevano e pensavano anche solo dieci o vent’anni fa hanno ormai poco senso. Alcuni anni fa ho scritto quindi un “racconto-recensione” su di un disco, ma è rimasto episodio a se stante poiché, pur non dispiacendomi il risultato, era abbastanza distante dal mondo delle “recensioni” e più affine al mondo dei racconti. Qualche tempo dopo ho scritto un racconto interamente incentrato su di una canzone, quindi non un intero disco ma solo un brano. Si trattava della splendida “La lira di Narciso” dei Marlene Kuntz. Lo scritto che ne risultò era un polpettone (lo dico lucidamente) di più di 80000 caratteri (alla faccia del racconto breve!). Alla fine lasciai perdere. Nel 2018 però questa ossessione di “raccontare” a modo mio le canzoni o i dischi ha bussato nuovamente alla mia porta e il primo risultato “soddisfacente” è stato con il brano “Lub Dub” degli …A Toys Orchestra, per il quale ho scritto un racconto omonimo che ho poi pubblicato su I Think Magazine (me le canto e me le suono :P Si tratta infatti del magazine che ho la fortuna di dirigere dal 2009). Da lì il divertimento è stato totale e ho pensato di inaugurare una rubrica su I Think fatta appunto di racconti di canzoni. Ne ho scritte per altre tre settimane, una a settimana (su brani di Verdena, Ministri e Bud Spencer Blues Explosion) poi una serie di impedimenti personali e familiari mi ha di nuovo distolta e non ho scritto più nulla fino a maggio 2019 (un racconto ispirato a una canzone de Le Luci della Centrale Elettrica). Questi ultimi racconti hanno in realtà cominciato ad attirare un po’ l’attenzione, per cui, incoraggiata non poco da due amici che condividono con me parte del percorso lavorativo ma soprattutto il percorso di vita ormai da circa 15 anni (Elide e Josh) ho pensato di proporre questi racconti a qualche casa editrice per capire se realmente il progetto poteva risultare interessante per altri, oltre che per me. Arcana Edizioni è sempre stata un sogno per me: la casa editrice fondata da Fernanda Pivano ma soprattutto quella che pubblica tutti i libri musicali che sono il mio pane quotidiano. Non credevo di avere molte chance invece si sono entusiasmati al mio progetto e quindi ho smesso di scrivere i racconti per I Think Magazine e li ho raccolti, in circa tre mesi, in questo libro.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
All’inizio la stesura è stata più rilassata ma man mano che ci proiettavamo verso la scadenza tutto ha cominciato a diventare più frenetico, soprattutto durante il mese di agosto, quando la mia mente è solitamente proiettata sull’equazione spiaggia + nuotate + cocktail + notti brave e invece dovevo cercare di non disperdere le forze perché l’ispirazione non è affatto clemente. Però l’emozione di vedere un racconto prender forma, di vedere i personaggi muoversi e ambientarsi liberamente e con naturalezza all’interno delle canzoni che ho sempre amato, mi ripagava della fatica e quindi diciamo che le cose si compensano: è stato difficile portarlo a termine ma è stato anche bellissimo: un’esperienza emozionante di cui ormai non so più fare a meno.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Non so se e quanto dei miei autori di riferimento si possa ritrovare tra queste pagine, comunque orientativamente la mia dieta letteraria è a base di: Oscar Wilde, Irvine Welsh, Chuck Palahniuk, James Joyce, John Fante, Jack Kerouac, Allen Ginsberg, William Burroughs, Joe R. Lansdale, Bret Easton Ellis, Charles Bukowski… no, devo fermarmi perché la lista è troppo lunga!
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo in Puglia, a Margherita di Savoia (in provincia di Barletta-Andria-Trani) e ho sempre vissuto qui, eccetto gli anni universitari a Siena, un anno meraviglioso vissuto a Roma e… valgono un mesetto a Parigi e un altro mesetto a Londra? Penso di no.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
L’idea è quella di fare di “B-Side” una tetralogia nella quale abbinerò l'”umore” delle stagioni con quello di determinati generi/ambiti musicali. Questo volume è dedicato infatti all'”Autunno” e agli umori di questa stagione ho pensato fossero perfettamente abbinabili gli umori del rock alternativo italiano. Gli altri tre volumi dovrebbero uscire prossimamente nelle rispettive stagioni (“inverno”, “primavera” ed “estate”) nei prossimi anni. L’inverno sarà dedicato ai cantautori, la primavera sarà dedicata ai brani della stagione dei “figli dei fiori” (sia quelli “originali” degli anni 60 e 70 e sia quelli più recenti che si ispirano a quel periodo), invece l’estate la dedicherò al mio amato punk. Questo è il progetto ma per adesso ovviamente mi sto concentrando su questo primo volume, poi si vedrà.
Lascia un commento