Edito da Inc. • Pagine: 254 • Compra su Amazon
Come dire a un uomo che c’è qualcosa che non va nel suo bambino?
— “Eccellente, non c’è altra parola per definirlo; ti stringe il cuore, te lo scalda, ti stringe lo stomaco, è ben scritto e ben pensato. Lo rileggerei altre mille volte.” — Maureen
— BLACK RAVEN’S REVIEWS — “La signora Eckhart ha dato forma a una storia deliziosa, con personaggi accattivanti, abbastanza drammatica da essere degna di un film di Hallmark, e caratterizzata da un amore così incondizionato da durare una vita intera.” — 5 Stelle per Ravens e Lettura Consigliata da AJ! —
— “Non mi aspettavo di innamorarmi tanto dei quattro protagonisti, ma ‘’Il bambino dimenticato’ è un libro sorprendente, non solo per una fan delle storie d’amore come me, ma anche per un genitore single, che abbia o meno un bambino affetto da autismo.” — Recensione — Adria
Ne IL BAMBINO DIMENTICATO, Brad Friessen non cerca un nuovo amore, ma trova una donna che capovolge il suo amaro mondo solitario e lo tocca come nessun’altra avrebbe potuto.
Emily Nelson esce da un triste matrimonio senza amore e deve ripartire da sola. Risponde a un annuncio per cuoca e babysitter di un bambino di tre anni in un ranch locale. Il proprietario del ranch, Brad Friessen, la assume e la fa trasferire lì insieme a sua figlia. Ma, presto, Emily scopre che c’è qualcosa che proprio non va in quel bambino, mentre l’uomo dal carattere difficile e solitario che l’ha assunta non si accorge del comportamento e del ritardo di suo figlio. Emily fa delle ricerche, finché non incappa in ciò che sospetta siano lievi segnali di autismo. Deve dirglielo, dargli conforto e aiutarlo a venire a patti con questo disordine neurologico, affinché prenda i provvedimenti necessari per garantire a suo figlio l’aiuto di cui ha bisogno.
Quando le loro vite si intrecciano, l’attrazione è inevitabile: fra loro nasce una relazione. Ma, proprio mentre si stanno avvicinando, Crystal, l’ex moglie di Brad, ritorna dopo due anni che aveva abbandonato la famiglia.
Crystal deve avere un piano, in quanto riesce in qualche modo a prendere il sopravvento e a creare un cuneo nel legame emotivo che si è forgiato tra Brad, Emily e i bambini. I livelli a cui Crystal si spinge, le bugie e l’avidità solo per tenersi ciò che crede sia suo, la rendono a dir poco fredda e calcolatrice. Brad combatte per salvare il suo bambino e proteggere la sua attività, e lotta per la sua più grande rinuncia, Emily, e per la domanda che lo tormenta: l’ha persa per sempre?
Il volto di Brad era nascosto in penombra, ma la sua voce non mentiva. Era un uomo di poche parole. Che cosa sapeva davvero di lui? Del suo passato? Non molto, a essere sincera con se stessa. Alzò lo sguardo e vide la luna entrare e uscire dalle nubi sparse.
Non riusciva a parlare, e non voleva rendergli le cose facili. Era stato lui a sbagliare, non lei. Ma allora perché era lei a subire?
“Hai gestito male le cose, Brad.” Fece un respiro profondo, per calmare la voce. “Non posso restare; mi dispiace, ma tutto questo non è giusto. Non sei stato corretto con me e Katy, e neanche con Trevor.”
Anche se era buio, poteva quasi sentire il calore del suo viso arrossato. Lui abbassò la testa e distolse lo sguardo. Fece un respiro secco e si lasciò cadere sulla poltrona accanto alla sua. Questa volta si chinò in avanti e la guardò sincero. Teneva il cappello da cowboy ciondoloni tra le dita. Le scintille, l’attrazione… sarebbero mai scomparse? Persino dopo ciò che aveva fatto?
“Dove andrai?”
Questa volta non cercò di nascondere le lacrime. Era infuriata con se stessa per essersi fatta fregare dal primo uomo che le aveva detto tutto ciò che voleva sentirsi dire. Capì perché le facesse così male, anche dopo quei pochi giorni d’inferno: aveva continuato a sperare che Brad si sarebbe reso conto di quanto stesse sbagliando, che avrebbe preso una posizione e che le avrebbe detto che non l’avrebbe lasciata andare, che era stato uno stupido e che lei era importante per lui. E che avrebbe mandato via Crystal. Ma lui non disse niente di tutto ciò. Era una realtà che aveva frantumato ciò che restava di quel piedistallo su cui l’aveva messo. Che idiota. L’eroe forte, sicuro di sé e onesto che pensava fosse, le si era dissolto davanti agli occhi. Sarebbe stato più semplice odiarlo.
Lascia un commento