Edito da Pezzini editore Viareggio nel 2013 • Pagine: 270 • Compra su Amazon
Quello che gratifica veramente nella vita è soltanto il poter offrire agli altri quel che si ha da dare: perché la bontà è la forma più alta di intelligenza. Questa è la verità che, attraverso un sofferto itinerario esistenziale, giunge a scoprire l'avvocato Olivier Metzner. La felicità autentica consiste nell'essere capaci di intessere relazioni vere, sincere, profonde. Nel donare e donarsi senza limite né giudizio.
Il romanzo è liberamente ispirato alla vicenda biografica dell'avvocato francese Olivier Metzner, suicidatosi al largo della sua isola "Boedic" nel marzo del 2013. Metzner era considerato uno dei più noti penalisti francesi. Avvocato - tra gli altri - della sig.ra Bettencourt (Proprietaria dell'Oreal) e del dittatore di Panama Noriega. Il suo successo forense gli aveva consentito nel 2010 di acquistare l'isola di Boedic, all'interno del golfo di Morbihan: un vero paradiso naturale per un uomo come lui innamorato del mare e della barca a vela.
Era una giornata pervasa da quella magnifica calma che si può provare soltanto in mare aperto. D’inverno il mare all’interno del golfo è come il deserto, un mondo vuoto con rari e occasionali incontri. Qualche nomade come me: “solo come un beduino del deserto” avrebbe detto Flaubert.
Navigai a vela per una buona mezz’ora. Sentivo le onde urtare, delicatamente, scrosciando contro l’imbarcazione, i sibili del vento, lo stridio degli uccelli. Il mare era liscio e quasi immobile e un sole, ancora pallido, cominciava a rischiarare la volta celeste. Procedevo nella mia rotta solitaria, ansioso di giungere il prima possibile al grande respiro del mare aperto.
Presto tutto sarebbe finito, pensai. Il viaggio si stava avvicinando alla sua meta. Ammainai la vela, attesi qualche istante e gettai l’ancora. La temperatura segnava dodici gradi. Uno stormo di uccelli passò all’orizzonte. In lontananza era ancora possibile scorgere la sagoma della mia isola. Il rifugio che avevo scelto, qui all’interno del golfo, si era rivelato espugnabile. Le mura della mia fortezza erano crollate. Il mio castello era caduto al primo colpo, perché era soltanto un castello di carte. Ed ora eccomi qua. Un uomo di sessantatre anni. Un professionista di successo, economicamente benestante, che ha tutto ciò che desidera dalla vita, a cui non manca nulla e che tuttavia porta dentro di sé una pena che lo tormenta senza sosta. Poco fa mi trovavo nel primo atto, ora era già iniziato l’epilogo di questa mia infelice avventura terrena. Per tutto il tempo del tragitto sperai che Dio mi apparisse e mi parlasse, convincendomi e recedere dal mio piano. Ma non sentii la sua voce, forse era troppo bassa o il mio orecchio poco avvezzo ad ascoltarla.
Il pavimento di legno della tolda scricchiolava cullato dalle onde. Mi sporsi fuori dalla barca, l’acqua era scura. Udivo il verso stridulo dei gabbiani e delle rondini di mare. Si avvicinavano e poi si allontanavano. Scavalcai il bordo dello scafo e scesi il primo gradino della scaletta di metallo. Pensai a come la vita fosse un fragile ramoscello sopra un abisso. Vi rimarrò appeso finché ne avrò la forza. Poi cadrò giù, come tutti, senza sapere quello che mi aspetta.
Ci sarà qualcuno laggiù ad accogliermi? O sarà soltanto il buio freddo e duro che mi correrà incontro? L’acqua mi arrivava alle ginocchia, avrei dovuto presagire lo shock improvviso. Scesi un secondo gradino, l’acqua ora mi giungeva quasi alla vita e il freddo aveva già iniziato a paralizzarmi. (pg. 20-22)
Come è nata l’idea di questo libro?
Dal fascino e dalla suggestione esercitate su di me dalla complessa e affascinante vicenda biografica dell’avvocato normanno Olivier Metzner.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
È stato un lavoro lungo e puntiglioso ma che mi ha completamente catturato e affascinato.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Tutti e nessuno. Leggo moltissimo e traggo spunto e ispirazione da qualsiasi lettura.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Sono nato e cresciuto a Torino. Qui mi sono laureato in Lettere. Attualmente vivo a Viareggio e insegno al Liceo Classico “Carducci”.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ho quasi ultimato un nuovo romanzo. Il libro intitolato “La biblioteca fra le nuvole” è ispirato alla storia del monaco benedettino Padre Sergio che ha creato una biblioteca ricchissima in un paesino ai piedi del Monviso.
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