
Edito da ilmiolibro.it nel 2011 • Pagine: 284 • Compra su Amazon
Un piccolo ma intenso viaggio nell'affascinante mondo della "celluloide". Opinioni, riflessioni, curiosità e importanti citazioni sui grandi film di ieri e di oggi, non disdegnando il più recente cinema d'autore. Attraverso le proposte di un assiduo cultore del grande schermo, si ripercorrono in maniera graduale quelle tappe significative che hanno contribuito non poco ad accendere in noi quell'antica passione per il cinema. Si parte con qualche accenno dalla sconfinata storia dei miti e dei divi della vecchia Hollywood, poi, mediante una lunga serie di opinioni e brevi ricordi, si ritorna un po' indietro nel tempo, rivisitando quella magica atmosfera della "nostrana" sala cinematografica, quando ci si emozionava alle struggenti storie dei fondamentali capolavori dei registi italiani. Con dei discreti salti temporali l'autore commenta una precisa filmografia, toccando un po' tutti i generi più rappresentativi di questa meravigliosa arte, attingendo dal vasto panorama delle produzioni americane ed europee con lo scopo di riproporre quell'importante "Cinema da vedere o da rivedere", da quello del passato a quello dei giorni nostri.

Buio in sala… come sono cambiati i tempi e le abitudini.
Il periodo storico compreso tra la fine della guerra e l’avvento dell’era televisiva, vede in Italia, la sala cinematografica come un luogo di massima aggregazione, lo spazio dove si “vivono” attraverso lo spettacolo visivo, avvincenti storie verosimili, riconducibili alla vita reale. Oppure si evade semplicemente, seguendo qualche modesta opera di fantasia… sognando, ridendo o piangendo… lasciandosi trasportare con entusiasmo da quelle affascinanti storie di celluloide. La sala cinematografica diventa così un luogo di ritrovo tra gli spettatori ed i personaggi dei film, dove si stabilisce una sorta di rapporto viscerale con il grande schermo che accomuna in maniera appassionante tutti i partecipanti allo spettacolo.
All’interno di quelle antiche sale si entrava in qualsiasi momento senza tenere conto dell’inizio o della fine del film, ci si accontentava anche di uno scomodo “posto in piedi” pur di assistere allo spettacolo. Mentre “l’omino” con la torcia elettrica (detto anche maschera) ci accompagnava all’interno della sala buia per trovarci una “dignitosa sistemazione”, si assisteva ad un altro “spettacolo”, quello del fumo delle sigarette degli spettatori che, innalzandosi, incrociava il “potente” fascio di luce che proiettava il film, generando delle misteriose figure oniriche sfavillanti. In quelle magiche sale si socializzava, si costruiva una memoria collettiva che accresceva piacevolmente la modesta cultura popolare, specialmente nei piccoli centri, dove lo spettacolo cinematografico era diventato un bene di consumo “primario”. Oggi si nota una grande ripresa di quel “rito sociale”, della visione cioè del film in sala, certo in maniera differente rispetto al passato e, quando si può, si preferisce uscire dalla più recente abitudine del cosiddetto “cinema casalingo”. Si esce, si va al “multiplex 12 sale”, dove si può mangiare “qualcosa” e intanto si sceglie il film da vedere, non c’è un’idea precisa, fra le tante proposte ci sarà sicuramente quella più invitante… si vive il cinema con un approccio diverso. Oggi, non è semplice proporre con disinvoltura la visione, per esempio, di un Classico del Neorealismo, perché si è orientati in linea di massima verso le nuove produzioni, si ritiene – anche se a torto – che rivedere un vecchio film sia probabilmente solo una prerogativa di un pubblico ristretto, i cosiddetti appassionati del cinema serio, dove dietro la scelta c’è sempre una sorta di ricerca accurata, un’analisi delle inquadrature, e via discorrendo… Tuttavia, quando qualcosa di nuovo e interessante viene realizzato nel panorama del cinema odierno, qualche film che si discosta ampiamente dalla routine, allora parte in maniera naturale fra gli amici e parenti una sorta di “tam tam” di pareri interessanti, che ci incuriosiscono… poi, ci accorgiamo che quel “nuovo” che ci è stato consigliato, tanto nuovo non è, perché ci riporta con la mente alle sequenze di un vecchio film. Allora come la mettiamo? E’ anche vero che quando c’è uno speciale interesse per qualcosa, non esiste stanchezza mentale o inutile impegno che tenga, e siccome la curiosità è tanta… nel dubbio è meglio andare a constatare di persona. Oggi, paradossalmente, per pigrizia o per maggiore comfort, grazie ad un fornitissimo archivio elettronico di film, restiamo in casa, comodi, in pantofole davanti al maxi schermo (per chi lo possiede… ), come dei contemplatori solitari, nascosti nella nostra “camera oscura” a goderci il nostro cinema preferito. Sarà di relax o d’autore, ma questa non era una prerogativa dei veri cinefili? Anch’io lo faccio, per me è una vecchia abitudine, ma quando mi capita esco volentieri… con amici, con la famiglia e vado tranquillamente in sala con molto piacere a vedere le novità. In estate poi, non ne parliamo… l’appuntamento serale al cinema è fisso, tassativamente nella sala cinematografica che può avere varie configurazioni, a secondo della location: all’aperto, al chiuso, in un teatro-tenda o magari in una storica e affascinante arena, l’importante è condividere con altri questo classico evento, per assaporare il film in quell’antica “dimensione corale”. Insomma, avere la possibilità di poter commentare in diretta qualche scena come avviene per uno spettacolo teatrale o per un concerto musicale, quando l’atmosfera che si crea rievoca quel sano entusiasmo di inizio spettacolo e quell’intensa emozione durante la fruizione; momenti che ci riportano comunque a quelle forti sensazioni che si provavano una volta nel vecchio cinema di quartiere. Concetto, questo, espresso in maniera magistrale dal grande Giuseppe Tornatore, nel suo famoso film «Nuovo cinema Paradiso».
Parlare di Cinema…
Oggi, a differenza del passato, ci accorgiamo che (per mille motivi) è sempre più complicato, purtroppo, “investire” parte del nostro tempo libero nella visione di un bel «filmone», come accadeva una volta… e penso per esempio, ai kolossal – quelli senza tempo – come: «Quo Vadis?», «I dieci Comandamenti», «Ben Hur», «Via col vento», «La Tunica», «Spartacus», «Cleopatra», «Il Colosso di Rodi»… che andrebbero visti o rivisti tutti a mio parere, perché fanno parte di quel patrimonio eccezionale di capolavori irripetibili.
Il desiderio di pianificare qualche serata per dedicarci a questa «doverosa», per quanto piacevole “full immersion” cinematografica, non ci dovrebbe mai mancare. Questi film che Hollywood all’epoca produceva con grande successo, prendendo spunto dal maestoso periodo storico dell’Impero Romano… (un mondo di guerrieri ed eroi), oppure dalle Sacre Scritture, avevano come obiettivo principale “lo spettacolo visivo”. Opere epiche, purtroppo non benvolute dalla critica ufficiale, ma che riuscivano a trasmettere in modo incantevole l’immensa magia del cinema, utilizzando attori protagonisti bravissimi, decine di migliaia di comparse, costumi fantastici e memorabili colonne sonore. Un “genere” che con il passar degli anni ha allargato la visuale su nuove tematiche. Qualche esempio: «Il Gattopardo», «Lawrence d’Arabia», «Il dottor Zivago», «Barry Lyndon», «Incontri ravvicinati del terzo tipo», «Gandhi», «L’ultimo imperatore», «Schindler’s List», «Titanic»…

Come è nata l’idea di questo libro?
Questo libro nasce dall’idea di mettere insieme una buona parte di quelle mie modeste «opinioni» sul cinema, sparse nel web con lo pseudonimo di ziogiafo, scritte nel corso di questi ultimi anni e pubblicate su vari portali per cinefili. Opinioni, devo dire, che inaspettatamente hanno avuto un largo consenso da parte degli appassionati del cinema. Visti i molteplici riscontri e i tanti commenti scritti da coloro che hanno condiviso i miei pareri per quel particolare film, oppure per quell’accesa discussione sugli “effetti speciali” – iniziata in un forum e sfociata in altri cento – mi sono deciso a selezionare un po’ di «materiale», raccogliendo in questo piccolo volume e, quindi, “fermando” finalmente su carta, buona parte di quelle mie opinioni sui grandi film di ieri e di oggi, non disdegnando comunque il più recente cinema d’autore. Ho aggiunto poi delle importanti citazioni, simpatiche curiosità, dei miei ricordi e qualche riflessione… talvolta completata con brevi riferimenti a semplici informazioni tecniche. Il tutto orientato ad un piacevole approfondimento di questo «fantastico mondo». L’intento vuole essere quello di stimolare la curiosità degli appassionati del cinema e di dare qualche spunto nella scelta dei film a coloro che in genere sono un po’ indecisi sul “cosa guardare”, suggerendo qualche titolo. Nel contempo, rinnovo a tutti l’invito – questa volta in una forma più intima come quella di un libro – a vedere o a rivedere una determinata cinematografia, consigliandola a chi magari oggi si perde nel “mare magnum” di una vastissima offerta commerciale che sicuramente non tiene conto della qualità e dei contenuti che sono alla base del fascino della “Settima Arte”.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Molto impegnativo ma non difficilissimo.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Prediligo i grandi autori della letteratura russa e non solo.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo a Napoli.
Dal punto di vista letterario quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Continuare a leggere molto, ma anche a scrivere… Intanto oltre a questo piccolo saggio sul Cinema, ho pubblicato – sempre in self-publishing con ilmiolibro.it del Gruppo Editoriale GEDI – anche due romanzi: «Il mistero oltre ogni confine…» (2013) e «La libertà del sole…» (2016).
Bellissimo omaggio all’arte cinematografica. Un libro importante e utile per chi ama il cinema e, soprattutto, per chi pensa di poterne fare a meno. Certi film, come certi libri, non si possono perdere; la pagina dedicata a “Ladri di biciclette” mi ha fatto commuovere. Complimenti, stupenda opera.
“Il Cinema da rivedere…” di Giacomo Fogliano – Un lungo viaggio ricco di citazioni, riflessioni, ed opinioni, sul mondo della grande cinematografia, nazionale ed internazionale. Un libro veramente interessante, intriso di innumerevoli caratteristiche, apparentemente eterogenee, che lo rendono complessivamente colmo di significato, e nello stesso tempo, piacevole da leggere. Lo stesso, assume non solo carattere divulgativo, ma è anche oggetto di una sana introspezione, che spesso, viene riposta per tante altre cose, che sembrano importanti, ma che rappresentano, una superficialità oggettiva, che quotidianamente ci pervade.
Sono da tempo un appassionato di cinema, musica e arte in generale. Questo libro mi è stato regalato un po’ di tempo fa e devo ammettere che è stata una scoperta molto interessante. L’autore racconta opinioni, curiosità e dettagli di quelli che possono essere considerati alcuni tra i più importanti film realizzati fino ad ora. Oltre alle recensioni e a delle pagine ricche di curiosità, ho trovato molto utili e interessanti le brevi liste di altri film realizzati dallo stesso regista del film recensito e letto, suggerendo al lettore un piacevole spunto per vedere o rivedere alcuni titoli. Ho apprezzato tantissimo la conoscenza dell’autore in ambito cinematografico e la condivisione della sua esperienza personale attraverso questo prodotto più che valido e davvero zero impegnativo. Esperienza che dà valore al fattore umano e allo scambio di opinioni, elementi che nessun archivio può fornire. Lo consiglio vivamente a chi è appassionato e a chi vuole semplicemente scoprire la settima arte, per un buon regalo o per una lettura serena.
Chiunque abbia contratto la passione per il cinema, quel fremito interiore che ci fa vivere un film come una seconda vita, non può non riconoscere la grande preparazione che Giacomo Fogliano ha mostrato nello scrivere questo libro sulla “settima arte”. Il “vizio del cinema” è qualcosa che,spesso, ci contagia da bambini ed è bellissima la frase che ripeteva Francois Truffaut riguardo il suo approccio all’arte cinematografica; “spesso mi capitava di marinare il cinema per passare qualche ora a scuola”. In questo contesto Napoli è stata all’avanguardia sia per quanto riguarda la visione (i primi film dei Lumiere venivano proiettati al Salone Margherita ai primi del 900), sia per la produzione dei film con la “Lombardo film” al vomero. Complimenti da un napoletano over 50 appassionato di cinema.
Ho scoperto questo bel libro per caso. Ben fatto! Scorrevole, non la solita edizione schematica e noiosa sul cinema. Una delizia per gli appassionati della “Settima Arte”. Un vero cinefilo passa molto del suo tempo a guardare qualsiasi film e a documentarsi su tutto ciò che di nuovo o vecchio esiste. Avere dei buoni spunti sul “cosa vedere…” al momento opportuno, può essere un’ottima idea. Lo consiglio vivamente!
Un’ opera bellissima che analizza con cura e grande conoscenza le pellicole più rilevanti della storia del cinema. Una guida per i meno ferrati di cinematografia e un interessante approfondimento per gli appassionati. Complimenti anche per la completezza nell’analizzare sia il cinema americano che quello europeo. Un magnifico libro che riempie di gioia chiunque abbia a cuore il meraviglioso mondo della Settima Arte! Veramente molti complimenti!
Sin dalla dedica (Ai miei figli) si sente la passione di questo autore per il cinema e la voglia di condividerla. Una bella introduzione guida al cinema, ben composta, che si apre con una citazione di Kurosawa (citazione che definisce perfettamente questa arte che tante altre ingloba) e poi prosegue, dopo aver omaggiato alcuni miti e fatto buio in sala analizzando alcuni dei film che hanno fatto la storia del cinema e con cui sono cresciute tante generazioni. Un bel lavoro, che si legge con piacere, sia da parte di chi come me ritrova e “si ritrova” in questo cinema sia da chi più giovane, non lo ha (ancora) visto.
Passione, passione e ancora passione. È ciò che traspare dalle pagine vibranti di questo saggio. Una guida che non ha intenzione di essere né esaustiva né tantomeno saccente, ma che si pone come obbiettivo quello di stuzzicare il languore e incuriosire chi non ha ancora osato avventurarsi nel cinema classico. Un libro al quale il neofita e i giovani dovrebbero dare almeno un’occhiata. A mio avviso un ottimo lavoro.