
Edito da Castelvecchi collana Ultra nel 2019 • Pagine: 159 • Compra su Amazon
Quali sono le motivazioni che ci spingono a volere un micio come amico? Infinite. Fa tanta compagnia, fa le fusa, è morbido, pulito, fa piacere vederlo, è silenzioso. Una delle tante ragioni è soprattutto la sua capacità di essere indipendente. Può starsene da solo mentre siete fuori casa; l'importante per lui è avere uno spazio adeguato alle sue esigenze dove trovare le sue sicurezze e la possibilità, irrinunciabile, di dominare gli ambienti dall'alto. Attenzione però, il fatto che abbia meno esigenze non significa che sia poco impegnativo. Anche Micio necessita di cure quotidiane. Il gatto desidera essere rispettato e, soprattutto, che la sua autonomia non sia limitata. Le regole del gioco spesso le decide lui, perché il gatto è l'unico animale domestico che nel corso dei millenni non ha mai cambiato il suo carattere, non è sceso a compromessi con nessuno e ancora oggi, in qualsiasi contesto, familiare o no, impone i suoi ritmi. Coccole di gatto è un libro che ci aiuta a ritrovare il buonumore, migliora le nostre giornate e ci fa riconquistare la serenità smarrita. Contiene semplici consigli del veterinario e molti aforismi (motti, proverbi, detti, ecc) sul mondo dei mici. Leggere poche pagine, prima di coricarvi o appena svegli, vi farà comprendere ancora di più quanto sia preziosa l'amicizia con il vostro gatto.

Il gatto è una creatura indipendente, che non si considera prigioniera dell’uomo e stabilisce con lui un rapporto “alla pari”.
Konrad Lorenz
Il “Periodo di socializzazione” (3°-9° settimana) è fondamentale per la formazione del micio; il gattino deve imparare il più possibile dall’ambiente in cui vive e far conoscenza di ciò che incontrerà nella sua vita (rumori, cani, odori, persone) in modo da non averne terrore da adulto. La presenza della mamma è essenziale per il suo normale sviluppo emotivo poiché è lei che controlla i morsi troppo forti, le corse esagerate o i vocalizzi. In questo modo i micini acquisiscono l’autocontrollo.
Non è facile conquistare l’amicizia di un gatto. Ve la concederà se mostrerete di meritarne l’onore, ma non sarà mai il vostro schiavo.
Theophile Gautier
È fondamentale che un gatto venga a contatto con l’uomo tra la 2° e la 7° settimana di vita, altrimenti potrebbe rimanere diffidente e timoroso verso la nostra specie non vivendo la cosiddetta socializzazione primaria.

Come è nata l’idea di questo libro?
Beh, è un libro completamente diverso rispetto agli altri che ho scritto; non è, infatti, una raccolta di episodi realmente accaduti durante lo svolgimento della mia professione, ma una selezione di semplici consigli e aneddoti sui nostri amati gatti alternati ad aforismi sul mondo dei mici. Il tutto, poi, è impreziosito da foto in bianco e nero con i felini come protagonisti.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
No, con i consigli dell’editore e dello staff della casa editrice direi che i problemi iniziali si sono sin da subito semplificati.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
James Herriot, grande veterinario e scrittore di bestseller, ma anche Faletti, per il suo stile di scrittura, Italo Calvino, Gianni Rodari, Paolo Coelho.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo a Omegna, provincia di Verbania, affacciata sul bellissimo lago d’Orta. In passato ho vissuto a pochi chilometri da qui, a Pallanza, sul Lago Maggiore.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sto lavorando ad un nuovo libro con protagonista una gatta che è rimasta in degenza nel mio ambulatorio per parecchie settimane, dopo un serio infortunio. Il libro raccoglierà delle ipotetiche riflessioni che la mente di un gatto può elaborare durante gli incontri che farà con altri animali ospiti in degenza per i più differenti problemi; nel suo misterioso modo di osservare la realtà, ci regalerà lezioni di vita e perle di saggezza.