
Edito da SALVINO MUSCARELLO nel 2020 • Pagine: 240 • Compra su Amazon
Salve, il mio nome è Salvino Muscarello, sono un avvocato e docente appassionato di lettura e scrittura e scrivo per segnalare il mio romanzo, "La Corrente Invisibile", che lo scorso 11 novembre ha vinto il Concorso Amazon Storyteller 2020, indetto da Amazon per premiare il miglior romanzo autopubblicato.
Il libro è un legal-thriller che vede protagonista il giovane avvocato Davide Bruno, che inaspettatamente viene incaricato della difesa del cavalier Galvani, l'uomo piu potente della città, della difesa dalle accuse per la morte della giovane giornalista Virginia De Falco. Con un po' di intuito e fortuna Davide riesce a tirare fuori dai guai il suo illustre cliente, ma una serie di avvenimenti successivi gli fanno comprendere quanto la scelta di Galvani di averlo come suo avvocato nascondesse in realtà l'intensione di tenere al riparo una verità sepolta ormai dal tempo, e che risale a trent'anni prima, quando Galvani e il padre di Davide, anche lui avvocato, prima di interrompere ogni rapporto avevano stretto un solido rapporto di amicizia.

«Scusi si sente bene, ha bisogno di qualcosa?», dissi mentre mi avvicinavo.
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Nessuna risposta. Gli toccai piano la spalla sinistra, per richiamare la sua attenzione, si girò con uno scatto e i suoi occhi nel vedermi parvero incrociare quelli di un fantasma, tale fu lo sbigottimento che vi lessi mentre mi seguivano cadendo, le sue ginocchia avevano ceduto, lo sorressi con un guizzo evitandogli un impatto violento col marciapiede. Rimase su un fianco, mezzo seduto in terra, ansimante, mentre io mi precipitai verso il chiosco a chiedere aiuto. Avevo lasciato il telefono a casa, e gridai ai pochi presenti di chiamare un’ambulanza, di portare dell’acqua, e una volta raggiunto di nuovo il vecchio uomo, di aiutarmi a spostarlo, con quel caldo ci sarebbe rimasto secco. Lo sollevammo in tre e lo portammo sotto la tettoia del locale, gli bagnammo la testa e i polsi, la titolare gli sfilò la giacca e gli inumidì il collo, provò a farlo bere, solo pochi sorsi. Riprese conoscenza dopo pochi minuti, il respiro era ancora sporco ma i suoi giri si erano abbassati a un livello di guardia, aprì gli occhi e nel guardarsi intorno sembrò spaesato e straniero. Arrivò l’ambulanza, c’è un punto di soccorso a una decina di chilometri, i paramedici lo visitarono sul posto, e ancora lui non parlava e dava mostra di spaesamento, ci chiesero chi fosse e nessuno lo conosceva, presero i nostri nomi e infine decisero di portarlo in ospedale per un controllo più approfondito.
Abbandonai l’idea della nuotata, e mi sedetti a uno dei tavolini sotto la tettoia di pergole lasciando fluire l’adrenalina dei minuti precedenti.
«Che pazzia. Vestito a quel modo, a quest’ora, sotto questo sole! In televisione non raccomandano altro che stare all’ombra», fu il commento che si ripeté più volte tra me e gli altri soccorritori. Alcuni li conoscevo, persone del luogo, mi pregarono di portare i saluti a mia madre. Altri si ricordarono della passione per la pesca del vecchio avvocato Bruno, e mi chiesero se non l’avessi anch’io. Presi la mia granita e tornai a casa. Non mi era mai piaciuto pescare.

Come è nata l’idea di questo libro?
L’idea nasce dalla volontà di mettere assieme la mia esperienza di avvocato con la mia passione per la lettura e le storie forti.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Il lavoro di scrittura è durato circa 5 mesi ma la parte più dura è stata quella della revisione, non è stato facile armonizzare le due parti in cui è diviso il libro.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Amo spaziare tra i grandi classici e i maestri del thriller d’oltreoceano. Dico solo due nomi: Sciascia e Connelly.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo nella provincia jonica a pochi chilometri da Messina praticamente da sempre.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
La vittoria del Concorso Amazon Storyteller mi spinge ad andare avanti e sto progettando un nuovo romanzo con protagonista l’avvocato Bruno.
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