
Edito da Eretica Edizioni nel 2019 • Pagine: 174 • Compra su Amazon
Un mostro si aggira da vent'anni nella foresta bavarese. Si è allontanato dagli uomini ma di nascosto frequenta la biblioteca di Ingolstadt dove impara a conoscere il mondo, le arti e la mitologia greca dalla quale trae il nome che porta: Prometeus. Un giorno salva la vita a Karl Reinholdt, pioniere della chirurgia, che per questo decide di operarlo per cancellargli le cicatrici. A lui, dopo questa prima metamorfosi, rivelerà la sua identità.

Allora la sua ombra parlò.”

Come è nata l’idea di questo libro?
La mia intenzione era quella di far riemergere ciò che successivamente è stato perso del romanzo originario, cioè il mondo emotivo e psicologico dei personaggi, in particolare di Victor Frankenstein e del suo demonio. Ovviamente reinterpretato dal mio punto di vista.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
È stato un lavoro impegnativo perché, pur avendo tutta la storia in mente (immaginandola è come se entrassi, in un film, in un’altra dimensione, vivendo insieme ai personaggi) mi ci è voluto tempo per costruire un mio stile di scrittura, un mio linguaggio per portarla alla luce.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Sono tanti gli autori che amo, molti più di tre e dei generi più disparati. Comunque quelli che mi vengono prima in mente sono: Lovecraft e Dostoevskij come classici, Antonella Ossorio come autrice contemporanea.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo in Trentino, dove lavoro da diversi anni come insegnante di sostegno nelle scuole superiori. Sono originaria del Trentino, ma ho vissuto la mia infanzia e la mia adolescenza nel Lazio, dove torno volentieri. In particolare amo Roma, la città dove ho portato a compimento i miei studi universitari e poi la Ciociaria, posto in cui trascorro brevi periodi di vacanza.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ho intenzione di riprendere un lavoro di ricerca sulla Resistenza e le donne che ho “congelato” per concludere il romanzo. Mi piacerebbe inoltre, nella possibilità del tempo che avrò a disposizione, trasformare questo libro in una sceneggiatura. Sarebbe naturale farlo, considerato lo stile di scrittura da me adottato. E poi sogno sempre di vedere il film che la mia immaginazione mi ha sempre proiettato in testa in questi anni gratuitamente!
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