
Edito da Intrecci Edizioni nel 2021 • Pagine: 124 • Compra su Amazon
Boca Cangrejo, un piccolo paese nell’isola di Tenerife, è scosso da ripetuti eventi misteriosi su cui indagheranno due gemelle poliziotte. Carlos e Blanca si amano, ma non hanno il coraggio di affrontare la vita e i ricordi legati a una strana scatola di cui si perdono sempre le tracce. Alejandro e il suo yorkshire Cisco trascorrono le giornate scandite dal ritmo dell’oceano; Santiago, un vecchio con alzheimer, ride dal balcone e suo nipote Leonardo, in visita durante le vacanze di Natale, troverà un diario e inizierà a cercare spiegazioni. Cupido e l’uomo col cappello fanno da contorno a una storia suggestiva e romantica, ricca di suspence, alla ricerca delle infinite possibilità insite nella vita.

Quanto dura un respiro, e il mare, il moto delle onde, il passaggio del vento e il ribollire sotterraneo di un vulcano?
Blanca uscì in fretta lasciando la porta aperta. Il gatto senza un occhio le tagliò la strada.
Boca Cangrejo era ancora immersa nel sonno, appena sfiorata dai raggi di un pigro sole dicembrino.
Poco distante, Carlos chiuse le tende e si sdraiò dopo aver scrutato a lungo l’orizzonte. Un attimo dopo, Blanca entrò. Si lasciò cadere accanto a lui, in silenzio, cercando un po’ di calore. Il vento che attraversava le tende raffreddava la stanza e i loro corpi.
L’oceano riempiva la casa del suo fragore. Niente sembrava succedere.
Niente di nuovo era più successo.
Mezzogiorno. Sole alto e potente. Blanca terminò di cucinare e portò in tavola la pentola col polpo. Lei e Carlos non si erano parlati ancora, dopo quella notte.
Da maggio. Sette mesi di silenzio, colmato solo dai sospiri e dai loro corpi. Di parole non ce n’erano più.
Niente da chiedere. Niente da rivendicare. Tutto restava dentro.
Blanca aprì il cassetto dei coltelli. Osservò a lungo le lame lucide ed esitò un istante. Poi lo richiuse.
Mentre tornava alla sua casa guardò oltre la baia, oltre Radazul e le sponde rocciose. Oltre la spiaggia nera della Nea. E tutto le tornò in mente. Ogni dettaglio.
Si sentì svenire e si aggrappò per non cadere. Quando arrivò, entrò esitando.
Qualcuno era stato lì. Ne riconosceva l’odore.
Lanciò un’occhiata rapida in giro e notò che era stata spostata soltanto la frutta. “Aveva fame.” pensò.
Chiuse la porta e andò a dormire.
Si sarebbe risvegliata il giorno dopo: sedici ore di sonno ininterrotto.
2
Cupido rovistava tra i sacchetti dell’organico lasciati aperti lungo la strada. Aveva fame. Appena notò Blanca che si allontanava, corse verso casa. Di sicuro avrebbe trovato la porta aperta.
Carlos uscì in barca all’una di notte. Mentre camminava per i vicoli stretti, si guardò più volte intorno con sospetto.
Aveva fatto uno strano sogno: era domenica e l’oceano taceva, senza onde. Lui passeggiava assorto, osservando l’orizzonte, e all’improvviso aveva scorto nel buio un’enorme balena, immobile, senz’acqua. Lui la guardava un po’ stordito mentre iniziava ad avvertire un tanfo nauseabondo, di marcio, che rischiava di soffocarlo. Carlos era scappato, e il suono della sveglia lo aveva strappato dall’incubo.
In mare aperto, per un brevissimo istante, pensò di farla finita. Poi ogni pensiero si annullò nel suono placido della prua che tagliava il mare.

Come è nata l’idea di questo libro?
“Cuore lontano” è nato in seguito al viaggio che ho fatto a Tenerife. Dormire nel paesino di Boca Cangrejo, con la finestra aperta e l’oceano accanto tutta la notte, addentrarmi nella natura dell’isola, respirare un’energia e un ritmo di vita così diversi dal quotidiano, mi hanno ispirata profondamente.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Devo dire che quando scrivo, tutto vien da sé, non programmo mai niente in anticipo, per cui a un certo punto ho sentito che era il momento di chiudere la storia e di fissare l’idea che mi ronzava in testa da alcuni giorni.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
I miei autori di riferimento sono Rossana Campo, per la sua capacità di trasmettere emozioni a livello viscerale, e Andrea De Carlo che mi ha accompagnato durante la stesura dei miei primi racconti.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo a Livorno da sedici anni, per cui mi considero una cittadina labronica. Durante le scuole superiori ho vissuto a Volterra, in cui sono anche nata, e durante l’università (Scienze dell’Educazione) a Firenze.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sto scrivendo due libri in contemporanea: uno per bambini e uno… irriverente. Vediamo cosa esce fuori! Ho altri quattro libri nel cassetto scritti nel corso degli anni.
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