
Edito da MREDITORI nel 2019 • Pagine: 130 • Compra su Amazon
Vi sono notizie portate dal forestiero di passaggio.
Vi sono storie senza luogo e senza tempo, che tornano dal passato
sospinte dal vento.
Riportano alla mente vicende e volti noti.
Accedono ad altri cuori e ad altre menti.
Nutrono la memoria.

“Il paesaggio, la vista di quei luoghi, lo stimolava.
La sua casa vuota, con l’uscio semiaperto, gli altri fabbricati adiacenti, con le porte e
le finestre sbarrate, che una volta avevano accolto volti amichevoli e sorridenti, erano immagini fisse e immutabili.
A un lato, gli stallaggi deserti e abbandonati intorno al grande cortile in un silenzio lunare,
talora gli richiamavano per contrasto alla memoria la visione di un giorno qualunque di molti decenni prima, quando, in …quegli stessi luoghi brulicavano in un’apparente confusione, persone ed animali in un coro disarmonico di muggiti, nitriti, e guaiti, inframmezzati al
rumore di attrezzi agricoli nei campi vicini.
Delle figure che si muovevano in quel paesaggio remoto non era rimasta che una magra rappresentanza.
Si vedeva raramente qualche sperduto contadino manovrare un mezzo meccanico nel preparare il suo terreno.
Le frotte di operai e soprattutto operaie agricole vocianti che sciamavano nei campi dintorno, si erano dileguate, insieme a tanti che lì avevano dimorato. Dei frastornanti rumori non era rimasto che qualche ronzio. Anche gli insetti, vistosamente ridotti, avevano
cercato diversi posti e compagnie.
Egli aveva partecipato a quella radicale trasformazione, in un tempo così lungo e in modo così graduale, da aver sentito solo raramente l’esigenza di qualche commento, di qualche lamentela, fino a quando aveva potuto contare su una preziosa estrema compagnia. Quando venne meno anche quella condizione, convinto com’era di dover continuare da solo, provò tutto intero il disagio di uno stato che nessuno poteva più modificare. Scoprì che era difficile semplicemente immaginare che accadesse qualcosa che lo scuotesse o determinasse una svolta nel tempo che gli rimaneva. I giorni che si trovò ad affrontare persero qualunque interesse, non gli sembrarono né lunghi né brevi, ma solamente inutili”.
©Echi Nel Vento, 2019.

Come è nata l’idea di questo libro?
Si tratta di tre racconti, ispirati a fatti realmente accaduti.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Non c’è stata difficoltà, in quanto l’idea di base era già chiara, nonostante la problematicità dell’ultimo racconto, dove si confrontano due personaggi apparentemente assai diversi.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Turgenev, Dostojevski, Flaubert.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Tra Napoli e Francolise.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Pubblicare altri racconti e qualche poesia.