
Edito da Lupi editore nel 2020 • Pagine: 263 • Compra su Amazon
L’evoluzione del gioco, dal semplice “ludens” al professionismo attraverso le voci di grandi sociologici come Allen Guttmann e il suo “Dal rituale al record”. Lo studio che si intraprende tratta un argomento che solo negli ultimi anni ha avuto un’attenzione più ampia da parte di sociologi, psicologi e luminari in genere; ci riferiamo al mondo dello sport e in particolare al calcio nei suoi aspetti socio-culturali.

Oggi tutto ciò è inimmaginabile: chi riesce ad emergere nel calcio, lo fa per ottenere visibilità e stabilità economica.
Questo può essere spiegato con la spettacolarizzazione dello sport calcistico il quale considera il calciatore “merce” in grado di attirare il pubblico e riuscire, così, a “vendere” la popolarità della sua squadra107.
Si potrebbe a tal punto affermare che sia stato proprio il professionismo a portare i mutamenti più profondi nell’immaginario sociale dei calciatori alcuni di quali, divenuti vere icone.
Non si può non citare in tale contesto Diego Armando Maradona: il 5 Luglio 1987 al S. Paolo, 70.000 napoletani sborsarono mille lire per poter vedere il fuoriclasse argentino giunto dal Barcellona per quattordici miliardi.
La festa per il suo arrivo iniziò, addirittura, un mese prima specie nei quartieri della periferia orientale nei quali, viene maggiormente esaltato lo spirito ilare e giocoso della città.
Alcuni sportivi ritenevano che il cognome, Maradona, fosse tipico della zona vesuviana in quanto, nell’asso argentino, vedevano lo scugnizzo della tradizione letteraria in cerca di riscatto.

Come è nata l’idea di questo libro?
È la mia tesi di laurea discussa nel lontano 2004 presso l’Università degli Studi di Teramo grazie al docente di Sociologia, Everardo Minardi, mi mi ha dato carta bianca nel parlare della mia passione: il calcio.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Per fortuna l’editore Jacopo Lupi di Sulmona, ha ritenuto idoneo il mio lavoro per la pubblicazione integrale e senza modifiche.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Alessandro Baricco su tutti, adoro il suo modo di scrivere, parlare, raccontare.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Sono di Pescara, vivo a Pescara e amo la mia regione: l’Abruzzo.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Eh… Non saprei per ora, sono concentrata su “L’evoluzione del gioco e il calcio femminile”, nel tempo si vedrà!
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