Edito da Self Publishing nel 2019 • Pagine: 80 • Compra su Amazon
Attraverso la rottura fra sé e il mondo degli altri, la poesia racconta di una dissociazione assai più lacerante e profonda, più che personale, che riguarda tutti: la condizione intima dell’uomo tragico, separato dalla società in cui vive. Questa dissonanza è la dimensione sensoriale cui Anna Montana ci riporta costantemente donandoci un antidoto delicato di “fiori interiori”.
Come è nata l’idea di questo libro?
L’idea di questo libro è nata dopo aver vinto un Concorso di Poesia a mia grande sorpresa. Dunque ho pensato di lanciarmi in questo progetto, nonostante le mille paure. Così posso dire che il libro ha avuto un discreto successo, ma con l’avvenire della Pandemia ho dovuto annullare quasi tutte le presentazioni in Italia e per questo non ho potuto avere contatti con un pubblico potenzialmente interessato. Per questo motivo conservo un ordine di libri in casa in modo da poterlo consegnare a chi me lo richiede con dedica annessa. Amo che le cose siano personalizzate ed amo il contatto umano che di questi tempi mi manca moltissimo.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Il libro è stato difficile portarlo a termine perché e stato scritto in un momento tormentato della mia vita. Esso è nato da malattie autoimmuni, sofferenze, dipendenze, eccessi alimentari, ricoveri ospedalieri e depressione.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Ad essere sincera non ho autori di riferimento, negli ultimi anni ho letto davvero poco, sono stati anni duri per me e per la mia malattia, ma posso dire che amo i classici filosofici, sono quelli che mi soddisfano di più.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo nel Nord Europa da diversi anni, nonostante io stia pensando di emigrare in qualche paese caldo dopo tutto questo tempo al freddo, ma sono quasi certa che – per il momento – rimarrà un sogno. Ho vissuto dalla nascita ai 23 anni nel Nord Italia, in una piccola città nei pressi di Monza.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Dal punto di vista letterario, mi piacerebbe riuscire ad avere progetti per il futuro. Mi sto chiedendo chi in questo periodo storico abbia il coraggio di progettare il proprio futuro perché mi sono arresa all’incertezza. Paradossalmente, ora si è ripresentato quel periodo tormentato ed avrei proprio bisogno di scriverne un altro!
Brava la mia nipotina