
Edito da GPM Edizioni nel 2020 • Pagine: 348 • Compra su Amazon
Il momento della resa dei conti tra l’alleanza degli uomini e le forze del Re Oscuro è arrivato. Mentre Malyka e i suoi compagni affrontano l’invasione alle porte di Eptagonia, l’armata di Aheànder ha raggiunto il castello nemico e si prepara a sferrare l’attacco decisivo. In un crescendo di scontri, inganni e colpi di scena, il giovane principe dovrà misurarsi con i fantasmi del passato e la minaccia del presente nel disperato tentativo di strappare Lizabeth al terribile destino che l’attende. Ma l’equinozio è sempre più vicino e le speranze degli uomini non sono mai state tanto esigue come ora.

Come è nata l’idea di questo libro?
L’idea della storia narrata ne La lacrima dell’ibisco è nata per caso, mentre ero al volante di ritorno da un giro in Umbria. Naturalmente a quell’epoca (era il 5 agosto del 2017) si trattava solo di un abbozzo della trama principale, ma bastò quello a darmi la carica di entusiasmo per proseguire perché sin da subito la storia che avevo in mente si sviluppò e nuovi personaggi e sotto trame si aggiunsero quasi senza bisogno di pensarle, come se fossero già lì, dentro la mia testa, in attesa di essere semplicemente trovate.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
In realtà devo dire che la difficoltà maggiore è stata all’inizio, quando il mio stile di scrittura era ancora troppo grezzo e risentiva dei difetti tipici degli esordienti. C’è voluto del tempo per sistemarlo, e una forte capacità di rimettere in discussione le mie “certezze”, ma posso dire che il risultato ha ripagato ampiamente i sacrifici e l’impegno che vi ho dedicato. Perciò da questo punto di vista devo dire che la seconda parte della storia, quella appunto oggetto di questo libro, è fluita senza intoppi, anche perché sapevo esattamente dove volevo andare e in che modo farlo.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
I miei autori di riferimento sono in grandi interpreti del genere fantasy, tra cui Gemmel, la Le Guin, Jordan, Sanderson. Ultimamente mi sono accostato alla Hobb, che trovo un’eccellente autrice soprattutto per quanto concerne la capacità di caratterizzare i propri personaggi.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo nella città in cui sono nato e cresciuto, Ravenna. A parte una parentesi a Bologna durante gli studi universitari, mi considero un romagnolo piuttosto tradizionale, radicato alla sua terra come una quercia! Però amo molto viaggiare, e ho un’autentica passione per la natura mediterranea, soprattutto quella Grecia (che considero una fonte di ispirazione per i miei romanzi).
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Come sempre i progetti sono tanti e il tempo per realizzarli poco, ma cerco di dedicare almeno un’ora tutti i giorni alla scrittura e questo mi permette di portare avanti nuovi progetti, anche se non simultaneamente. Ho moltissime idee conservate nei miei appunti, ma lo studio e la preparazione che dedico alle singole storie richiede altrettanto tempo della scrittura (come autore considero un “must” leggere almeno 50 pagine di narrativa ogni giorno, oltre a saggistica varia e filosofia antica).
Bellissimo libro, l’autore riesce a farti visuizzare ogni scena descritta in modo eccellente, immergendo il lettore dentro al racconto.
Da non perdere!