
Edito da Giovanelli Edizioni Bologna nel 2020 Compra su Amazon
A Rospilandia una frana minaccia d’interrompere il flusso d’acqua di una cascatella che alimenta lo stagno. Freddy è un piccolo rospo che assiste alla decisione dei grandi di cambiare paese per insediarsi altrove. Gli piace farsi la doccia ed essere sempre pulito: si fa coraggio e dichiara di voler dare il suo aiuto e risolvere la crisi dell’acqua. Incontra amici come Vincent il cinghialetto, e ne conosce altri come il sssignor ssserpente vegetariano o l’usignolo di fiume. Riesce a mobilitare molti animali, ma sa che per essere utile alla sua comunità deve cercare l’aiuto di un bambino.
Incontrerà Mattia, che tutte le sere gli permetterà di farsi la doccia nel suo giardino. Il rospetto viene a sapere che la frana è dovuta alla costruzione di una strada da parte degli adulti umani. I due “piccoli” diventano grandi amici, e saranno coinvolti insieme nel duello finale con gli operai per far ritornare l’acqua a Rospilandia.

pulito! C’era un passaggio nascosto da un cespuglio di biancospino. Zampetta qua e zampetta là, Freddy aveva lasciato dietro di sé il piccolo stagno in cui viveva con Mamma Rospa, Babbo Rospo, e tanti rospetti come lui.
Era estate e faceva caldo nel paese di Rospilandia, era questo il nome dell’acquitrino poco profondo, alimentato dall’acqua fresca di una cascatella, dove Freddy si faceva la doccia tutte le sere. Aveva notato che il livello dell’acqua si era abbassato in poche settimane.
“Sarà per colpa della siccità – pensò – se non pioverà presto, come farò a pulire il mio manto bianco e verde smeraldo? Sono un giovane rospo smeraldino, non voglio avere il corpo sporco di fango!”
La piccola cascata era diventata poco più che un rivolo d’acqua, e a Rospilandia erano preoccupati. Tutte le famiglie decisero di riunirsi per commentare la situazione. Freddy tornò dalla passeggiata perché doveva ascoltare anche lui.
Parlò il rospo più anziano, tenuto in gran considerazione per la sua esperienza. Aveva quasi dieci anni, che sarebbe a dire, secondo l’età di noi esseri umani, che era un nonno di quasi ottant’anni.

Come è nata l’idea di questo libro?
Una sera d’estate un rospetto arrivò nel mio giardino, iniziò a fissarmi restando fermo. Io stavo innaffiando le rose, pensai d’indirizzare il getto dell’acqua verso il nuovo amico. Il rospetto rimase lì, forse soddisfatto della doccia inaspettata. Le sere seguenti la scena si ripeté. Mi disse di chiamarsi Freddy e mi chiese di scrivere la sua storia…
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Quando viene l’idea di un progetto, una volta compiuta la fase della pianificazione, diventa piacevole scrivere sotto la dettatura dell’ispirazione. Così è andata per questo primo esperimento di scrittura per ragazzi. Quel rospetto nel giardino era arrivato in un periodo complicato, anche dal punto di vista della creatività letteraria. Gli sono grato per avermi fatto ritrovare la passione per la narrativa, il gusto del raccontare una storia. In questo caso, i temi che mi interessava trattare sono tre: l’amicizia, il rispetto della diversità, il valore della natura. L’auspicio è che il messaggio del libro sia recepito dai più giovani in una storia indicata anche per un pubblico adulto.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Così come in scrittura cerco di affrontare stili e contenuti di genere diverso, anche i miei autori di riferimento sono molto vari. Leggo spesso testi spirituali e teosofici, e Rudolf Steiner è senz’altro fra gli autori più seguiti insieme a Madame Blavatsky; nella narrativa generale amo in particolare Lovecraft con il suo mondo fantastico e allucinato; per i grandi scenari selvaggi descritti mi piace Jack London. Nella letteratura contemporanea italiana il primo posto va a Valerio Varesi per la sua produzione sempre di grande spessore, sia nella serie del Commissario Soneri, sia per i titoli non inerenti il genere giallo.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Da alcuni anni abito sulle colline parmensi. Prima risiedevo in città: mi accorsi che l’inquinamento fisico e mentale poteva essere risolto grazie al contatto più diretto con la natura.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Il seguito della fiaba “Freddy il rospetto pulito” è già stato scritto, insieme ad altre storie che hanno per protagonisti animali in cerca di aiuto da parte degli esseri umani. In questo momento sto pensando alla stesura di un thriller, ma questa… è un’altra storia!
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