
Edito da EUROPA EDIZIONI nel 2018 • Pagine: 213 • Compra su Amazon
"Davanti a loro, Grado, illuminata dal sole mattutino, sembrava una pietra preziosa incastonata tra cielo e mare. Alla sinistra, una lunga striscia di sabbia, che separava la laguna dal mare aperto, li accompagnava ormai da tempo"
La storia si inserisce in un contesto di bellezza, intrigo e amore. Ogni pagina arricchisce l'intreccio di elementi nuovi e sorprendenti, magistralmente inseriti in una vicenda che si rende, riga dopo riga, sempre più vasta e accattivante.
Partenze, bugie, acque cristalline e raggiri si mescolano e rimescolano in un costante evolversi di immagini.
Un susseguirsi di cambi di ritmo, situazioni e personaggi che dipingono un quadro complesso ambiguo fino all'ultimo tratto decisivo che rivela una storia costruita con minuzia e dedizione. Un mondo nel quale tuffarsi e rituffarsi più volte sorprendendosi immancabilmente a scoprire nuovi dettagli.

A Grado era quasi mezzanotte e nell’isoletta del nord Adriatico, i turisti agostani, ormai arsi dalle lunghe esposizioni al sole, agognavano i loro giacigli per una rigenerante dormita.
Proprio davanti al porticciolo, che penetra con uno stretto canale fin a ridosso del centro storico, dal bar “Centauro” si udiva ancora dialogare, non proprio a bassa voce:
– Comunque un giorno, Marisa, ti costringerò a raccontarmi i tuoi sogni. Intendo quelli che si fanno da svegli, quelli che immancabilmente si trasformano in desideri, per i quali non bastano perseveranza o buona volontà, ma forse solo una gran fortuna. Immagino che anche tu conosca persone che, quanto a impegno, non meriterebbero nulla ed invece posseggono, senza neanche apprezzarlo, più del doppio di ciò che tu desidereresti, considerando il tutto normale, pressoché scontato. Intanto, cara Marisa, noi continuiamo a lavorare sodo solo per vivere dignitosamente e sarebbe meglio che neanche sfiorassimo l’idea, di avere soltanto più tempo libero da dedicare a noi stessi, una vita con più svaghi, insomma un pochino più godibile.
Al che lei rispose: – Sai che ti dico? Invece di parlare a vanvera, perché non finisci di raccogliere velocemente le tovaglie dai tavolini? Domani dovremo saltare giù dal letto all’alba.
-Hai ragione Marisa, ma dove ho la testa, è meglio che mi spicci!
Mentre nella notte agostana, si stava levando una gradevole brezza marina, dopo una giornata decisamente afosa, Andrea, chiuse il bar di cui era proprietario, saltò in sella alla sua potente moto ed accelerando a fondo si avviò verso casa, incurante degli sguardi di disapprovazione dei passanti, infastiditi dal rumore.
Lei invece salì sulla sua vecchia Panda con quattro ruote motrici, acquistata da un cliente del bar, che l’aveva usata su sterrati di campagna durante le sue battute di caccia. La carrozzeria, ma soprattutto gli interni, erano decisamente messi male, ma il prezzo pagato per comperarla era stato davvero stracciato, probabilmente perché a Grado non c’erano salite e tanto meno ghiaccio o fango, sulle strade. Girò la chiave e mise in moto, quando la sua attenzione venne attratta da un’ombra: – Che qualcuno stesse spiando i movimenti intorno bar? – Ma cosa andava pensando.
D’istinto, scrutò meglio nell’oscurità, ma nonostante una splendida luna piena, che illuminava la nottata, non scorse nulla. Così, senza farci più caso, inserì la marcia e guidò lentamente verso casa, immersa nei suoi pensieri più intimi.

Come è nata l’idea di questo libro?
L’idea è nata per caso. Mi dilettavo a scrivere poesiole e piccoli aneddoti e mia moglie mi ha detto: – Perché invece non provi a scrivere un romanzo?- Così mi sono cimentato in questa avventura.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Portarlo a termine non è stato difficile. Piuttosto è stato macchinoso perché prima l’ho scritto tutto a mano e quando mia moglie ha deciso di inviarlo alle case editrici ho dovuto ricopiarlo tutto al computer.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Non ho autori di riferimento.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Sono sempre vissuto a Grado (GO). Nella vita ho fatto il conducente di linea di autobus e ora che sono in pensione mi diletto a scrivere.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Spronato sia da mia moglie che da chi ha letto il libro, ne sto scrivendo un altro.