
Edito da EUROPA EDIZIONI nel 2020 • Pagine: 460 • Compra su Amazon
Luca ha ventitré anni, ha un sorriso accattivante e degli occhi penetranti, e piace terribilmente alle donne, tanto da far diventare questa sua naturale inclinazione un vero e proprio lavoro. Cosa c’è di meglio che appagare i propri desideri divertendosi e traendone anche dei benefici economici? La sua carriera da gigolò prende vita quando crea il suo blog di incontri, Luke for you! Da quel momento inizia a incontrare soprattutto donne mature, incapaci di resistere al suo fascino e alla sua ars amatoria. Finché non viene contattato da Marta, una ragazza con una particolare mania: è una bugiarda patologica, nonché l’antitesi delle donne a cui è abituato. La ragazza lo tratta con sufficienza, non cede alle sue lusinghe, non è interessata alle sue prestazioni ma ha solo bisogno di un “consulente”. Il loro è un rapporto fatto di provocazioni e battibecchi, ma in fondo Marta lo intriga, Luca è affascinato dal modo in cui la ragazza affronta la vita, da quel sottile confine in cui la ragazza vive, a metà strada tra bugia e verità. Cosa sta succedendo all’impenitente gigolò? Lui che è schiavo delle emozioni e degli istinti, che si diverte con le donne perché gli fanno vibrare ogni cellula del corpo, sceglie di ascoltare il suo cuore e di provare a conoscerla meglio, restando intrappolato nella rete di bugie intessuta dalla ragazza. Tra equivoci, bugie e passioni Luca riuscirà a scoprire cosa realmente desidera.

«Amo tantissimo te e Francesco, e non ho amato nessun’altra donna come ho amato – e amo tuttora – tua madre, ma la conosco da trentotto anni e siamo sposati da quasi trenta, ho passato una vita a lavorare per darvi tutto quello che è stato dato a me, ora ho bisogno di stare un po’ da solo e godermi la mia libertà. Se potessi rimettere indietro le lancette rifarei esattamente le stesse cose, ma da giovane volevo avere mille donne e andare in barca a vela. Non voglio avere mille donne, tua madre è l’unica donna che voglio per tutta la vita; e poi ora non ho più l’età per mille donne! Ma ho dei risparmi da parte e vorrei comprare una barca a vela e andare da qualche parte.»
Luca aveva sedici anni, era giovane, ma sapeva bene quello che provava suo padre, perché era un qualcosa che si agitava anche dentro di lui. Il desiderio di libertà, di sperimentare, di godere dei piaceri della vita.
«Dove andrai?» gli chiese.
«Ovunque!»
Quella semplice parola aveva assunto un peso indicibile dentro di lui; perché suo padre era stato capace di spiegare con una sola parola quello che lui non riusciva a definire dentro se stesso; anche lui voleva andare ovunque. Quando suo padre, l’anno dopo, morì, si ripromise che non avrebbe rinunciato ai suoi desideri per poi ritrovarsi troppo vecchio per avere mille donne e andare ovunque. Lui avrebbe alimentato le sue smanie, i suoi desideri, avrebbe sperimentato, amato, goduto e sarebbe andato ovunque. E in quell’ovunque, dove si posizionava Marta?
Sospirò rumorosamente.
«Lei è così diversa da me» confessò scoraggiato.
Non c’era posto per lei nell’ovunque in cui si espandevano le sue smanie e i suoi desideri.
«Pulcino, lei deve essere diversa da te» constatò sua madre con semplicità, «se fosse come te, voi vi distruggereste. A te serve qualcuno che plachi le tue smanie, non certo che le alimenti; troverete un compromesso come abbiamo fatto io e tuo padre, vi serve solo un po’ di tempo, pazienza e tanto amore. Poi se non sarà lei quella giusta, lo sarà un’altra.»
Qualcuno che placasse le sue smanie; come Roberto, come Valentina. I suoi migliori amici erano dei grilli parlanti, lo studio gli impartiva disciplina, la ragazza di cui era innamorato era controllata e responsabile, forse si perdeva nel piacere, ma cercava disperatamente delle regole che lo aiutassero a non perdersi. Forse Marta era la sua regola, era la ragazza che – come era accaduto per suo padre – lo avrebbe aiutato a placare le sue smanie… anche se lui non era sicuro di essere del tutto sazio di quell’ovunque.

Come è nata l’idea di questo libro?
La storia di Italian gigolò nasce da un sogno. Nel sogno ero un gatto e osservavo dall’esterno questi due ragazzi: Marta e Luca che discutevano divertiti. Lui le proponeva di fare sesso in cambio di denaro, mentre lei gli raccontava le sue folli bugie. Il sogno si conclude, ovviamente, al primo capitolo del libro, non faccio sogni a puntate. Avevo deciso di pubblicare la storia, come oneshot, su un sito di fanfiction (EFP.) La storia era piaciuta e una delle mie più care amiche, Valentina (a cui è ispirata la Valentina del libro) mi chiese di continuarla. E così è diventata un libro.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Differentemente dall’altro romanzo (l’horror sugli zombi “Z story”, che ho presentato sulle vostre pagine) questa storia è stata molto più facile da scrivere. L’ho conclusa in pochi mesi e mi sono molto divertita. Il racconto è leggero e, dopo aver vissuto per anni nel buio mondo di Z story, un mondo colorato con ragazzi che si divertono e che sono contenti delle loro vite è stata una boccata d’aria.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
La mia autrice di riferimento per il genere narrativa “romantica” è senza dubbio Jane Austen. Italian gigolò non è paragonabile ai romanzi della Austen, ma nel mio libro ho cercato di parlare non solo di una storia d’amore, ma di una storia all’interno di un contesto di modernità. Nel mio piccolo, ho cercato di raccontare uno spaccato di vita, nel quale si dipana una stramba (ma non troppo fantasiosa) storia d’amore.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo a Roma, dove è ambientato il romanzo, ma sono nata, cresciuta e ho studiato a Napoli.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Mi piacerebbe continuare a scrivere e spero di avere ancora la possibilità di pubblicare le mie storie. In questo momento sto cercando di concludere la seconda parte di Z story e ho terminato un racconto di narrativa contemporanea ambientato nel 1965, che spero abbia la possibilità di uscire dal cassetto come Italian gigolò e Z story. Vorrei di nuovo ringraziarvi per questa intervista e per avermi dato la possibilità di presentare il mio libro.