
Edito da ilmiolibro.it – GEDI Gruppo Editoriale nel 2016 • Pagine: 188 • Compra su Amazon
La libertà del sole…
Un poderoso anelito verso l’infinito
Tutti abbiamo dei sogni… dei sogni che giocano un ruolo importante nella nostra vita. Gilbert Massenet, nato nei sobborghi di Lione, ne aveva uno speciale: la conquista della sua libertà. La rincorreva da quando era venuto al mondo nel caos di una famiglia di squilibrati da cui fu costretto a fuggire. Era un ragazzo tranquillo, dotato di risorse inimmaginabili, sconosciute anche a lui… ma la sua vita diventò presto un inferno. Dopo anni di incredibili peripezie riesce a trovare una sua dimensione a Parigi nel campo dell’Arte. Sposa Charline, una splendida donna che gli darà una figlia e lo renderà felice, ma lui, non si sente ancora appagato… Per inseguire inconcepibili ambizioni finisce in un labirinto di intrighi e di loschi affari. Un destino crudele lo condanna a una pena severa trascinandolo nel baratro della solitudine e riducendolo a una larva umana. Sprofonda per anni in un “altro mondo…” oppresso da influssi misteriosi e imperscrutabili visioni. Quando tutto sembra ormai perduto, improvvisi barlumi di lucidità si affacciano nella sua memoria riportandolo miracolosamente alla realtà. Combatte il suo stato deleterio riprendendo un’antica passione che gli riapre in modo magistrale le porte della speranza. Lotta contro il tempo per riguadagnare i suoi affetti più cari, ma le sue battaglie non sono per nulla finite: gli eserciti di Adolf Hitler stanno per invadere la sua Patria…

La Parigi letteraria era in pieno fermento: scrittori, poeti e artisti di ogni genere confidavano nel potere eversivo della parola. Gilbert era perfettamente in linea con loro ma cosciente di non poter prendere parte attiva a tali battaglie, aveva ancora bisogno di molte cure prima di ritornare tra i suoi vicoletti di Montparnasse. “Che cosa fare per rimediare a tutto ciò?…” Non lo sapeva neanche lui… Sperava innanzitutto di non essere annientato dai cento mali che lo affliggevano e di scoprire i percorsi giusti che potessero condurlo verso una guarigione completa. Le visioni che lo tormentavano erano terribili testimonianze di una sua profonda incapacità ad affrontare il quotidiano. Non sapeva quali passi fare e quale verità cercare… Era stanco di essere un automa in balìa di una malasorte predestinata. La sua serenità era garantita solo se continuava a concentrarsi sulla scrittura e sulla lettura che ormai erano diventate per lui delle attività senza fine. Avvertiva le veloci trasformazioni del mondo nonostante la sua anomala condizione di vita da internato, ma anche l’avanzare di una palese vigliaccheria che frenava nervosamente i suoi istinti naturali.
Una mattina d’inverno, ci fu un potente boato di tuono che risuonò terribilmente per tutta Saint-Rémy, seguito da una violenta pioggia che sembrava anticipasse chissà quale catastrofico evento. Soffiava un vento fortissimo, il cielo si oscurò e Gilbert ebbe l’impressione di essere risucchiato dalle tenebre in un vortice ciclonico che lo scaraventava nel passato attraverso una sorta di tunnel magnetico temporale. Si ritrovò catapultato a Montparnasse, all’interno della stazione ferroviaria in un caos infernale. Neanche il tempo di rendersi conto di cosa stesse accadendo che una folla in fuga lo travolse… Un incredibile fracasso di ferraglia echeggiò paurosamente tutto intorno… Da un’impressionante nuvola di fumo che invase la stazione, uscì la sagoma di un’enorme locomotiva che oltrepassò il limite di arresto dei binari distruggendo i respingenti e proseguendo la sua folle corsa all’interno dello scalo, fermandosi solo dopo aver sfondato il muro di facciata. Tutti i vagoni del treno rimasero clamorosamente nella stazione, tranne la motrice che cadde pesantemente dieci metri più sotto. Per fortuna non vi furono vittime tra i passeggeri. Gilbert rimase impietrito di fronte a tutto ciò, non potendo credere a quello che aveva visto e vissuto… Si era trovato per pochi istanti nel bel mezzo di un incidente realmente accaduto alla fine dell’Ottocento, proprio in quella stazione… Mentre incredulo rifletteva sull’inspiegabile vicenda, si rese conto di essere seduto sul letto della sua cella. Intanto fuori continuava a piovere a dirotto. Un freddo anomalo lo costrinse ad avvolgersi una coperta addosso che tirò via furiosamente dalla branda. Un’aria gelida penetrante gli attraversò il corpo come una lama di coltello. Cadde di nuovo in un vuoto spazio-temporale e un frastuono improvviso di motori lo colpì. Una panoramica di bianco accecante piombò davanti ai suoi occhi in un’atmosfera irreale sospesa tra le nuvole. Un turbinio assordante di eliche in rotazione si attivava con frequenza discontinua… Ebbe l’impressione di trovarsi su di un enorme velivolo in movimento, ma non era un aereo: sembrava una nave sospesa nel vuoto. Avvistò da lontano un gruppo di uomini impegnato in laboriose manovre di bordo. Nessuno di loro però avvertiva la sua presenza. Dalla sua posizione, riusciva a vedere da un grande oblò sotto di lui un panorama mozzafiato: uno scorrere lento di sterminate distese di ghiaccio, orsi polari e volpi bianche in movimento, poi un immenso deserto di neve dai riflessi azzurri… Uno scenario paradisiaco che lo rapì totalmente. A un tratto sentì delle voci provenienti da una radio di bordo che trasmetteva messaggi militari inerenti a rotte di navigazione per aeronavi. Da quelle chiare informazioni, Gilbert apprese di trovarsi nel 1926, a bordo del dirigibile “Norge” insieme ai valorosi esploratori di una memorabile spedizione: la prima trasvolata sul Polo Nord. Fu un’esperienza colossale che lo lasciò sconvolto. Ormai anche se per pochi attimi, saltava da un evento storico all’altro senza un nesso logico, come se i contenuti delle sue numerose letture si fossero all’improvviso materializzati in una nuova forma di realtà sconosciuta, sostenuta dalle sue incredibili visioni e dal suo prorompente bisogno di libertà…

Come è nata l’idea di questo libro?
Dall’immensa ammirazione che ho sempre avuto per le persone semplici che con grande tenacia hanno fatto della propria vita una missione… all’insegna della libertà e del bene comune. I dubbi, le incertezze, fanno parte del nostro tempo. A volte ci chiediamo cosa siamo senza la libertà, non siamo niente direi. Come si fa a definire un tale concetto che per certi versi è indefinibile?… La libertà è una parola meravigliosa, un sentimento senza confini, un concetto universale che racchiude tante cose: la libertà di vivere, di amare, di essere se stessi, di poter fare quello in cui crediamo, di studiare, di viaggiare, di conoscere, di scrivere, di leggere, di poter esprimere tranquillamente le nostre opinioni. La libertà è anche quella che ci guadagniamo giorno dopo giorno, con grande sacrificio, quella che ci permette di essere fieri delle nostre azioni, di camminare a testa alta mostrando il vero volto della nostra anima. È un bene prezioso da salvaguardare a tutti i costi, ma non è assolutamente una facile conquista…
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Per niente difficile, anzi… posso dire con certezza che è stato un piacevole impegno. La storia mi ha preso talmente tanto da rendere il lavoro di scrittura incalzante. L’atmosfera delle ore notturne in cui mi dedicavo a sviluppare il racconto, si è rivelata la mia complice primaria.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Dostoevskij, Tolstoj, Mann, Kafka, Bulgakov, Hemingway…
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo a Napoli.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Scrivere altri romanzi… spero anche di diverso genere.
Altro che romanzo… Un film su carta!
Una trama accattivante, una lettura fluida e scorrevole, un libro da leggere tutto d’un fiato. La storia ti cattura con una sequenza di avvenimenti che ti tengono “prigioniero”.
Con una scrittura semplice, essenziale e immediata, ma che porta in sé la capacità di farti immergere in una storia avvincente, dai risvolti imprevisti e pronta a donarti suggestioni autentiche con la capacità di far trasformare lo sfogliare delle pagine in un susseguirsi di frame come un vero e proprio film! Luoghi, personaggi e situazioni sono ben dettagliati, sembra quasi di trovarsi lì mentre si legge… insomma, non il solito libro. Un libro con caratteristiche che colpiscono sempre e che non annoiano mai, semplice ma ricco di sentimenti con una trama piena di suspense e colpi di scena con un finale davvero imprevedibile. Indubbiamente un lavoro ben congeniato!
Complimenti all’autore
Antonio Montisano
Alla ricerca della propria identità
Leggere i romanzi di Giacomo Fogliano è come andare al cinema!
In particolare è piacevolissimo lasciarsi intrappolare nelle incalzanti “scene” di questa sua ultima pubblicazione “La libertà del sole”. Ci accorgiamo da subito che il protagonista deve giungere alla scoperta della sua vera identità.
Il ritorno al passato, il ricordo di eventi vissuti sembra costituiscano tanti fotogrammi di una pellicola che snodandosi attrae sempre più il lettore. Quello smantellare e ricompattare il senso delle vicende è scritto egregiamente.
Nella prima parte del romanzo conosciamo un uomo disperato che vive trasognato e non sa più chi è e dov’è. Rinchiuso in una cella , con ricordi di illeciti finanziari e altre malefatte commesse, spesso riesce a rifugiarsi nel mondo dell’arte, tanto da avere a volte la sensazione di camminare “da solo in uno sterminato campo di girasoli”. Sarà proprio l’arte la sua arma vincente, sarà la scrittura e la passione per la bellezza che lo porterà fuori le mura di quel luogo che, con brillante colpo di scena, l’autore ci fa scoprire non essere quello che Monsieur Jean Pierre Satèn credeva fosse. In tutto il romanzo ci sono episodi e situazioni che rendono la lettura avvincente e accattivante. Il contesto storico è reale e fa riferimento all’occupazione militare tedesca di Parigi durante la Seconda Guerra Mondiale, ai messaggi criptati alla radio e alle operazioni segrete della Resistenza. Egli entra a far parte di quest’ultima, grazie ad una donna speciale con la quale condivide missioni pericolose… E quando, terminata la guerra ed anche il romanzo volge al termine, ti aspetteresti che il nostro protagonista si sia innamorato di lei, della sua “compagna d’armi”…….ma lasciamo che siano i lettori a scoprire quest’ultimo colpo di scena godendosi la lettura del finale attraverso le coinvolgenti parole dell’autore.
Buona lettura!
Patrizia Di Giovanni
Romanzo stupendo, ha la capacità di farti immergere in una storia avvincente piena di cenni storici, d’imprevisti e stravolgimenti. La lettura è molto scorrevole e semplice. Leggendolo sembra di vedere un film a tutti gli effetti. Lo consiglio vivamente.
Un sogno chiamato libertà, inseguito, conquistato, perduto e poi ancora riacciuffato. Sembra questo il travagliato destino di Gilbert Massenet, personaggio principale di questo libro. L’Autore lo dipinge come un ragazzo tranquillo, ma continuamente immerso in un vortice di assurde avventure suo malgrado. L’arte sembra salvarlo a un certo punto della sua vita, ma purtroppo per lui, il destino gli riserva ancora un brusco risveglio, relegandolo in una situazione al limite della sopravvivenza. Sarà una sua vecchia passione a dargli nuovamente una speranza, a trascinarlo lontano da un apparente stato di abbandono. Un libro che rappresenta, come scritto dall’Autore, un “poderoso anelito verso l’infinito”.