
Edito da EDITRICE GDS nel 2020 Compra su Amazon
Il Sottomondo è finalmente libero e il Circolo sconfitto, ma a Laio resta un'ultima missione da compiere, la più importante: cercare i pezzi della Spada di Luce, l'unica arma in grado di impedire la rinascita della Dea Crone e la vittoria dell'Impero. Lo scontro con Lònir e la guerra per liberare Nevass sono ormai alle porte. L'ultimo attacco dell'Impero alla capitale delle Terre Libere ha messo in ginocchio le forze dell'Alleanza, obbligando il governatore Marcus a cercare aiuto altrove.Elein, accompagnata da suo fratello Haren e Zafira, è a sua volta impegnata in un viaggio fra i Regni di Nevass per recuperare le dieci pietre che restituiranno il leggendario potere alla Spada di Luce.Fra epiche battaglie, scontri decisivi e rivelazioni sconvolgenti, la storia di Laio giunge al suo capitolo conclusivo. Tutti i misteri, i dubbi e le domande avranno la loro risposta, ma potrebbe non essere quella che ti aspetti. In un mondo di oscurità, saprai ritrovare la luce?

Come è nata l’idea di questo libro?
Ho sempre voluto scrivere un libro e l’occasione che ha fatto scattare davvero la scintilla (ormai l’incendio divampa proprio) è stato un viaggio – studio a Dublino durante l’estate del 2012, già qualche anno fa ormai. Mi sono innamorato delle tradizioni irlandesi e dello spirito dei suoi abitanti, tanto che tornato in Italia non ho potuto fare a meno di scrivere questa storia, che è cresciuta sempre di più negli anni. Ciò che più volevo fare era permettere ai miei lettori di viaggiare, così come avevo fatto io, per quelle terre magiche, risvegliando magari anche quell’essere bambini, ancora sepolto da qualche parte dentro di loro, desideroso di scoprire e conoscere.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Avevo in mente fin dall’inizio l’idea per una trilogia, ma ovviamente non sapevo bene come si sarebbe svolta tutta la vicenda. Molte cose che succedono nei primi due volumi non erano nemmeno pianificate all’inizio, ma credo che il bello sia anche questo. Una volta che riesci a dare vita a dei personaggi sono poi loro a prendere l’iniziativa e a portarti verso strade a cui non avevi ma pensato. C’è qualcosa di speciale in questa imprevedibilità della trama e dal mio punto di vista la capacità di uno scrittore sta proprio nel riuscire a controllarla, pur lasciandole un briciolo di autonomia.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Sicuramente alcuni dei pilastri di riferimento della mia formazione letteraria sono J.K.Rowling e il suo magico mondo di Harry Potter, ci sono cresciuto insieme ed è inevitabile che faccia parte di me ormai; poi sicuramente Tolkien, Christopher Paolini, Suzanne Collins e Veronica Roth sono alcuni dei miei preferiti. Più recentemente ho anche scoperto Jay Kristoff, Neal Shusterman e James Dashner. Ci sono però anche autori italiani che hanno avuto un ruolo fondamentale nella mia crescita professionale, come Licia Troisi e Leonardo Patrignani.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo a Torino, ho vissuto qui tutta la mia vita, ma ho viaggiato tanto. Per un periodo sono stato in Erasmus a Eindhoven in Olanda. Ho visitato Stati Uniti, Europa, Cina e ogni volta mi sono portato dietro qualcosa. Sarà per questo che nei miei libri i personaggi viaggiano così tanto.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ho fatto un sogno qualche tempo fa, ormai già qualche anno credo, che mi ha lasciato senza fiato e mi ha dato lo spunto per una storia di un genere leggermente diverso, ma che amo leggere: il distopico. Ho iniziato a scrivere questa storia, ma ho dovuto metterla da parte quando ho ricevuto la proposta di pubblicazione di Ethèlion. È una vicenda completamente diversa, molto più vicina al genere fantascientifico, e che fremeva per essere scritta, perciò mi ero ripromesso di finirla una volta conclusa la trilogia. Al momento ho definito il worldbuilding, i personaggi e il background della storia. Sto scrivendo i primi capitoli, ma questa volta me la prenderò con calma. Per scrivere ho bisogno dei miei spazi e di una certa concentrazione, che purtroppo al momento non ho. La storia vive nella mia mente da un bel po’ ormai e continua a crescere e definirsi meglio, perciò credo che in questo caso il tempo sia prezioso per creare una storia ancora migliore. E poi chi lo sa, le idee mi frullano sempre in testa, devo solo riordinarle e ho ancora tanto tempo per proporle.
Lascia un commento