Edito da Onix editoriale nel 2018 • Pagine: 128 • Compra su Amazon
“Miaooo a tutti, grandi, piccini, alti, bassi, magri, grassi, belli e brutti, simpatici e antipatici, buoni e cattivi. Miaooo, io sono Luna, una gatta persiana carina e un po’ vanitosa. E voi chi siete?”.
È con queste parole che inizia la storia vera di una micetta di nome Luna, il libro scritto da Beppe Amico per tutti i bambini che desiderano conoscere le fantastiche avventure di una straordinaria gatta di razza persiana di nome Luna.
Il libro, che si intitola “Il mio nome è Luna – storia vera di una gatta persiana”, in realtà è adatto anche ad un pubblico più adulto ed è fruibile da tutti coloro che amano i nostri amici a quattro zampe; è la storia vera dei diciotto anni e dieci mesi vissuti su questa terra dalla micetta Luna.
Chi l’ha conosciuta, l’ha potuta apprezzare e amare perché – stando alle testimonianze di molti - era simpatica, intelligente e socievole. Così dicono i loro padroni ed anche chi avuto modo di frequentarla.
La sua storia è raccontata in prima persona. È proprio Luna che narra le simpatiche e talvolta buffe avventure che hanno caratterizzato la sua lunga vita.
Prima del lancio di questo libro, che per tanti aspetti è una novità assoluta, l’autore ha sottoposto in lettura queste pagine a una dozzina di lettori appassionati di animali e il giudizio è stato corale: “mi è piaciuto! Mi ha divertito molto, mi ha fatto sorridere e anche un po’ commuovere”.
Non sono poche le persone che hanno detto di essersi sentite coinvolte fino al punto di credere che il racconto della vita di Luna sia frutto del pensiero reale di questa gatta straordinaria.
Molti hanno ammesso di essere convinti che quanto riferito nel libro, Luna lo abbia realmente pensato.
L’autore testimonia di essersi così immedesimato nel racconto, al punto da credere che questo scritto gli sia stato ispirato da qualche fonte misteriosa.
“Il mio nome è Luna – storia vera di una gatta persiana”, è uno spaccato di vita, una storia vera; i personaggi che si avvicendano sono reali e molti di essi tuttora viventi. Tutti gli episodi citati nel libro sono realmente accaduti.
Gli animali ci amano davvero e ci danno tanto affetto, facciamo qualcosa per loro!
Evitiamo che vengano abbandonati, facciamo in modo che non siano più maltrattati, impegniamo tutti i nostri sforzi per amarli come meritano, per fare sì che siano parte integrante della nostra vita.
Il primo giorno in cui udii il miagolio di mamma gatta e sentii sul mio piccolo corpicino intorpidito la sua lingua rasposa, era un freddo mattino di dicembre del 1991.
Da quello che poi mi dissero, doveva essere sotto le feste di Natale.
Che baccano facevano i miei fratellini e le mie sorelline. Sembravano tutti impazziti. Strisciavano sulle zampe per raggiungere le mammelle di mamma gatta, urlavano come degli ossessi perché volevano aggiudicarsi ricche porzioni di latte.
Quando arrivai io, ed ero la settima ed ultima della cucciolata, pensate che sballo… eh, eh, eh, per trovarne una libera – eh, eh, eh – bisognava avere una raccomandazione.
Comunque non mi scoraggiai, pensavo tra me e me che avrei solo dovuto aspettare un po’. Avere un po’ di pazienza; una volta che i miei fratellini e le mie sorelline avevano i pancini pieni di latte da farselo uscire anche dagli occhi, io ci avrei dato dentro ancora di più e… attenzione, attenzione, senza il fastidio di averli tutti addosso durante la poppata.
E così me ne stavo in disparte per un po’ e quando tutti gli altri “mici miao” si erano addormentati, io mi sistemavo vicino alla mia mammina e poppavo, poppavo, poppavo avidamente. Ed è per questo che sono diventata così bella, “miao”.
Che delizia quel latte, così caldo, dolce, ricottoso. Se ci penso, mi viene l’acquolina in bocca.
In merito all’argomento latte ci ritornerò su, perché purtroppo nei miei 18 anni e dieci mesi di vita, ebbi occasione di berlo solo poche volte.
Ne riparleremo più avanti, ora voglio dirvi qualcosa della mia bella mamma e anche qualcosa di me.
In fin dei conti non ci siamo ancora presentati come si deve. Poi vi chiederò di farlo anche a voi.
Mamma gatta si chiamava Matisse, sì avete indovinato, proprio come uno dei gattini di quello splendido cartone animato di Walt Disney che i miei padroni mi hanno fatto vedere qualche volta. Mi sembra che si intitolasse “Gli Aristogatti”.
Mamma era una splendida gatta persiana, tutta bianca, senza nemmeno una macchia. Era morbidissima e spassosissima.
E la mia felicità più grande, quando me ne sono partita per il Paradiso dei gatti, è di averla di nuovo incontrata. Ora abitiamo insieme, con tutti gli altri miei fratellini e un sacco di altri “mici miao” e naturalmente c’è anche il mio babbo con noi, un meraviglioso gatto persiano color fulvo. Grande possente, un vero “macho miao”, l’invidia di tante gatte feline che si trovano qui.
Dal loro incontro, come vi ho detto, sono venuti alla luce, sette “gattini miao” persiani ma non purissimi. Se qualcuno di voi se ne intende, saprà benissimo che ci sono diverse varietà di gatti persiani.
Innanzitutto, si devono distinguere gli ipertipi dai normotipi. I primi sono quelli con il musetto molto schiacciato, i secondi, ai quali appartengo io e la mia famiglia, ce l’hanno un po’ meno schiacciato.
Questo secondo me è però un vantaggio perché almeno non abbiamo troppi problemi di respirazione. Siamo bellissimi lo stesso, anzi forse anche più degli ipertipi e i nostri padroni ci trovano irresistibili.
Come vi dicevo, io ero la più isolata dal gruppo dei miei fratellini. Mi facevo i fatti miei. Gli altri scalpitavano e facevano a botte per conquistare la mammella di mamma ma a me non importava.
Una volta uno di loro mi disse: “morirai di inedia se non ti farai avanti”. A me non interessava affatto ciò che dicevano e comunque sapevo bene che se avessi atteso un po’ di più, il mio pasto sarebbe stato più abbondante e consumato in tutta calma.
Mamma me lo faceva notare spesso: “sei proprio la più furbetta, non è vero?”. Io sorridevo e non dicevo nulla ma sapevo che lei mi guardava con occhio più benevolo rispetto ai miei fratelli, forse perché ero l’unica ad essere uscita così.
“Ma che cosa dici Luna?” – qualcuno dei miei piccoli lettori starà dicendo. “In che senso eri l’unica ad essere uscita così?”.
Eh, sì, miei cari bambini, ero unica ed esclusiva e ne andavo fiera, perché ero una persiana squama di tartaruga!
Dovete sapere che le gatte persiane tartarugate nascono solo femmine e se per un errore della natura dovessero nascere maschi, sarebbero impotenti.
Io ero proprio contenta di essere tutta squamata e penso che i miei padroni Jose32 e Sara22 mi avevano adottato proprio per questo motivo.
Ah, riguardo ai numeri che vedete dopo i loro nomi, vi spiegherò strada facendo di che cosa si tratta…
Come è nata l’idea di questo libro?
È la storia vera della mia gattina persiana che mi ha tenuto compagnia per più di 18 anni. Ero così affezionato che non ho voluto perdere quei meravigliosi momenti trascorsi con lei e così ho messo tutto nero su bianco, anche perché ho pensato che era davvero una bella storia che andava raccontata e che sarebbe piaciuta sia ai più piccoli e anche agli adulti.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Non è stato difficile, il libro è stato scritto praticamente di getto e mi sentivo particolarmente ispirato. Ho avuto l’impressione che fosse lei stessa a scrivere ciò che io stavo raccontando. Questo particolare sentimento l’ho sentito vivo dentro di me per tutto il periodo in cui ho scritto il libro.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Nessun autore di riferimento.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo tra Rovigo e Ferrara, ma la storia che racconto è quasi tutta ambientata in Trentino dove ho abitato fino al 2006.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Progetti futuri: libro biografia dal titolo “Visti e sentiti da vicino – incontri con i Vip dello spettacolo, del cinema, della musica e della televisione” che raccoglie aneddoti, memorie di incontri dal vivo e momenti speciali vissuti nei miei oltre 30 anni di carriera nell’ambiente dello spettacolo. Il libro uscirà all’inizio del prossimo anno. Altro progetto: Romanzo dal titolo “La bestia che sale dal mare – gli apostoli della nuova era” un thriller soprannaturale che ho già finito di scrivere e che uscirà nella sua versione definitiva all’inizio del prossimo anno 2019.
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