Edito da Altrimedia Editore nel 2020 • Pagine: 102 • Compra su Amazon
In libreria l'ultimo libro della giornalista materana Rossella Montemurro “IL MIO TUFFO NEI SOGNI. MARCO D’ANIELLO, UNA STORIA DI SPORT E AMICIZIA”
Da bambino speciale a campione di nuoto: nel 2019 ha conquistato il record italiano assoluto nella categoria Juniores 50 metri stile libero ai Campionati Nazionali della FISDIR.
Marco D’Aniello si fa spazio nel mondo tra fragilità e forza, difficoltà e soddisfazioni. Grazie all'amore della sua famiglia ha incanalato nello sport quell’energia ridondante che è uno dei sintomi dell’autismo. È salito sul gradino più alto del podio ed è diventato un portatore sano di felicità che dispensa abbracci e sorrisi in linea con il suo hashtag rivoluzionario, #tristezzazero. Non solo, Marco sogna e scopre che a volte i desideri si realizzano.
Marco, da bambino inquieto e irrequieto, è oggi un esempio, un fuoriclasse nel nuoto.
Ma il vissuto suo e dei suoi genitori racchiude un bagaglio di esperienze: per loro ogni giorno è stato una conquista e una battaglia.
La giornalista Rossella Montemurro, grazie all'intuizione dello scrittore Lorenzo Laporta – è lui l'ideatore di questo progetto editoriale, ha saputo cogliere spunti e suggestioni che possono essere d'aiuto a molti – ha ripercorso con l'aiuto della mamma di Marco, Cinzia, le tappe fondamentali dei suoi primi 22 anni nel volume Il mio tuffo nei sogni. Marco D'Aniello, una storia di sport e amicizia. Una storia che commuove, indigna, fa sorridere, spinge a interrogarsi e, nelle ultime pagine, si apre alla speranza.
Leggendo questo libro entriamo in punta di piedi nella vita di Marco, un ragazzo che è stato vittima di bullismo e di una società non sempre disposta a integrare i più fragili. Con l'amore dei suoi genitori, una fede incrollabile e una cerchia di persone eccezionali – in primis gli insegnanti e il team di professionisti che lo segue nello sport – ha raggiunto traguardi importanti e ne raggiungerà presto altri.
Con la complicità della conduttrice più amata dagli italiani, Mara Venier – che ha anche firmato la prefazione – è riuscito a esaudire il desiderio di incontrare il suo mito, la persona che inconsapevolmente lo ha spinto a praticare il nuoto: l'attore Raoul Bova.
“La storia di Marco è un insegnamento per tutti a non arrendersi. Mai, neanche di fronte a una diagnosi che sembra terribile. – si legge nella prefazione della Venier – La storia di Marco ci invita a non darci mai per vinti, a tenere convintamente la rotta anche nella navigazione più difficile e pericolosa senza perdere mai la speranza”.
Tre i capitoli in cui è suddiviso Il mio tuffo nei sogni (“Marco”, “In vasca” e “Amici per sempre”), più un’appendice sulla FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) e sul CIP (Comitato Italiano Paralimpico).
Ancora una volta una storia semplice, quotidiana ma allo stesso tempo straordinaria. E ancora una volta lo sport è protagonista nella narrazione della Montemurro. Sport come scuola di vita, come occasione per andare oltre se stessi, oltre i propri limiti...oltre la malattia, a sottolinearne ancora una volta il potere curativo ed etico.
Cinzia e Roberto sono genitori esemplari. Giovanissimi si sono misurati con l’angoscia di non sapere cosa stesse accadendo al proprio bambino e, nello stesso tempo, coi propri limiti. Con tenacia e forza di volontà hanno saputo stargli vicino amorevolmente con tutte le proprie forze e con grande determinazione. Ancora oggi di autismo se ne parla tanto ma non sufficientemente; ancora meno si dà la giusta rilevanza a storie di grandi sacrifici ma soprattutto di straordinario amore come questa.
Posso solo immaginare cosa abbiano provato Cinzia e Roberto quando fu detto loro che quello di Marco era un caso grave: disperazione, ansia, paura… sensazioni spiacevolissime. Ciascun genitore vorrebbe per il proprio figlio il massimo. Ciascun genitore sogna per un figlio un futuro di gioie e prosperità. Cinzia che immaginava Marco da grande, bellissimo, gentile mentre le apriva lo sportello dell’auto e le dava il braccio affinché si affidasse a lui, è tormentata dall’incubo della pedofilia: perché quel senso di protezione, che le mamme hanno, era inevitabilmente amplificato nei confronti di un bambino così fragile.
La storia di Marco è un insegnamento per tutti a non arrendersi.
Mai, neanche di fronte a una diagnosi che sembra terribile.
La storia di Marco ci invita a non darci mai per vinti, a tenere convintamente la rotta anche nella navigazione più difficile e pericolosa senza perdere mai la speranza. L’amore di Cinzia, Roberto e della sorellina Barbara, la loro fede incrollabile, hanno aiutato Marco, che oggi è un ragazzo splendido con un sorriso disarmante e una passione forte nei confronti del nuoto – quella che lo ha portato sul gradino più importante del podio durante i Campionati Nazionali.
Marco aveva un sogno, incontrare Raoul Bova, l’interprete della fiction Come un delfino che gli ha cambiato la vita. Io sono molto felice di aver potuto realizzare questo desiderio insieme alla Rai con il mio programma, La porta dei sogni.
E sono ancora più felice, grazie a questa occasione, di aver conosciuto Marco e la sua meravigliosa famiglia e di portarla a voi oggi, di nuovo, tra le pagine di questo libro coinvolgente ed emozionante.
Mara Venier
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