
Edito da La Ruota nel 2018 • Pagine: 250 • Compra su Amazon
In città è arrivato il Museo delle esperienze meravigliose! Offre un grande spettacolo che permette di assistere a veri prodigi e di vedere oggetti incantati provenienti da ogni parte del mondo, tutti accompagnati da storie straordinarie. Sotto i suoi tendoni è possibile osservare strani reperti come i trampoli che fanno diventare più bassi o gli occhiali che trasformano il mondo in un fondale marino, visitare il paese incantato creato da due gemelli siamesi uniti non da una parte del corpo ma dalla fantasia, ascoltare racconti di streghe, fate, troll e creature notturne. Il proprietario, Vincent, è consapevole del turbamento che può essere provocato dalla sua presenza e spesso deve fronteggiare l’ostilità degli increduli, ma questa volta dovrà vedersela con avversari pericolosi e ostinati. Grazie all’aiuto di Laura, una ragazzina che si sente attratta dal museo e che nasconde un grande segreto, riuscirà a difendere il potere della fantasia contro gli attacchi di chi odia la magia e l’immaginazione?
Il volume contiene anche dieci illustrazioni realizzate da Francesca Paiocchi.

Il giorno seguente, uno stormo di gazze si levò in volo dal terreno in cui Vincent aveva sistemato il suo museo viaggiante e si diresse verso la città come seguendo una traccia precisa nel vento. Erano uccelli dal piumaggio lucente e dalla lunga coda, neri con parti bianche e riflessi blu, che parevano sorti dalla distesa d’erba insieme alla rugiada del mattino. Nessuno li aveva mai visti nei dintorni, né aveva mai saputo della loro esistenza, perciò quel volo inaspettato causò parecchio scompiglio, anche perché le gazze erano abbastanza numerose, almeno venti o trenta, e bastavano a disegnare per un paio di secondi un’ombra fumosa quando passavano davanti al sole.
Nei prati fuori dal centro abitato, i cani levarono i musi verso lo scolorito azzurro autunnale e abbaiarono vedendo lo stormo assumere una forma che ricordava la punta di una freccia. In città, quando ci si accorse del loro arrivo, la gente si spaventò, perché aveva sentito dire che le gazze erano attratte da tutto ciò che luccicava e avevano l’abitudine di rubare qualunque oggetto splendente su cui riuscivano a mettere il becco o le zampe. Nelle strade gli uomini si tolsero gli occhiali e le donne coprirono i gioielli, temendo che gli uccelli li vedessero brillare nel sole del mattino. Molte persone che erano fuori per fare una passeggiata o per andare a comprare qualcosa tornarono di corsa in casa e si assicurarono che tutte le porte e le finestre fossero ben chiuse, per evitare l’ingresso di quei ladri volanti. Qualcuno prese il proprio micio domestico e lo fece accovacciare davanti alla gattaiola, ordinandogli di attaccare il primo uccello che avesse osato entrare da quell’apertura. Ci fu perfino chi decise di accendere in tutta fretta il fuoco nel camino, per allontanare con il fumo e le fiamme chiunque avesse cercato di volare giù dal comignolo. Era tutto un correre avanti e indietro, un agitare le braccia, un armarsi di scope nella speranza di riuscire a difendere i cassetti in cui erano chiusi i gioielli di famiglia e i materassi che nascondevano il denaro di chi non si fidava delle banche.
Gli unici a non avere paura, perché non avevano nulla che potesse venir rubato dalle gazze, erano i bambini, che ridevano e spalancavano le labbra in esclamazioni piene di stupore vedendo lo stormo calare sulla città sbattendo le ali. I più piccoli lo poterono guardare mentre erano a passeggio con le balie o mentre giocavano spensierati nei cortili e nei piccoli parchetti, ma i più grandi invece dovettero aspettare che gli uccelli si dirigessero verso la scuola.

Come è nata l’idea di questo libro?
Lo spunto di partenza è nato da circhi, fiere e spettacoli viaggianti. Ero attratto dall’immagine di carrozzoni provenienti da terre lontane e circondati da un senso di mistero e meraviglia, ma al tempo stesso volevo che la magia fosse reale, quindi ho inventato qualcosa di diverso dai tipici baracconi. Le prime idee che ho avuto sono stati il ritratto del protagonista e il suo arrivo in una città straniera, tutto è iniziato da lì.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Dopo aver iniziato a scrivere sul serio, non è stato difficile, perché la storia di questo strano museo ha stimolato moltissimo la mia creatività. Il libro è nato in modo inusuale, almeno rispetto alle mie abitudini: ho scritto le prime pagine senza un progetto, solo perché mi erano venute in mente. Non sapevo che cosa fare di quell’abbozzo e l’ho lasciato nel cassetto per alcuni mesi, fino al giorno in cui mi sono accorto che avevo voglia di riprenderlo in mano e che avevo anche tantissime idee per svilupparlo. Mi sono ritrovato trascinato dal mio stesso entusiasmo e ho scritto tutto il libro rapidamente, senza nemmeno aver bisogno di elaborare una scaletta perché ce l’avevo già in testa.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Nella maggior parte dei casi non penso di ispirarmi direttamente a qualcuno, ma il discorso cambia molto da un libro all’altro. Ad esempio, il mio precedente “Bucaneve nel Regno Sotterraneo” era parecchio influenzato da Lewis Carroll, era un omaggio ad Alice e ai suoi mondi fantastici e bizzarri. In questo caso invece i riferimenti sono molto più sfumati e il mio desiderio più forte era ottenere l’atmosfera di una fiaba moderna, delle storie di Peter Pan o del mago di Oz, senza però scrivere qualcosa che somigliasse a quei libri.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Sono cresciuto in un paese non molto grande, tra le colline della Brianza. Penso che il fatto di essere sempre stato a contatto con la natura e di non aver mai abitato in una grande città influisca sul mio amore per i libri fantasy e per le fiabe e anche sulle storie che scrivo. Molto spesso nei miei romanzi il legame con l’ambiente è importante, gli scenari all’aria aperta sono molto presenti, la voglia di avventura si accompagna a quella di sentirsi in pace con il mondo che ci circonda.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Mi è piaciuto molto pubblicare due libri pensati per i ragazzi come Bucaneve nel Regno Sotterraneo e Il museo delle esperienze meravigliose e mi è piaciuto anche vedere che, come speravo, sono apprezzati da persone di tutte le età per il loro valore di fiabe moderne, di sogni a occhi aperti che trasmettono messaggi importanti. I prossimi libri previsti per la pubblicazione, invece, saranno indirizzati maggiormente agli adulti o almeno a ragazzi più grandi. Ho in programma l’uscita di un romanzo fantasy per quest’anno e di un urban fantasy dai toni dark per l’anno prossimo.
Lascia un commento