
Edito da Edizioni Espera nel 2020 • Pagine: 60 • Compra su Amazon
Sono stato un eroe incompreso. Ercole senza la clava, Giove senza la folgore,
Mercurio senza i calzari alati, Apollo senza il carro del sole.
O forse, sono stato solo Nerone, il più grande fra gli imperatori.Questo libro non è un libro come gli altri. Narra di un bambino che decide di scoprire un mistero legato al nome del padre, che ha origini antichissime e di cui nessuno conosce la risposta. Decide, perciò, con la sua combriccola di amici di svelare questo segreto. Per farlo si imbattono in strani personaggi.
Fin qui è un avventura che vi terrà con il fiato sospeso, ma la “bomba” è che la storia si svolge nella Roma antica e il personaggio principale è…tenetevi forte: Nerone! Sì proprio lui, quello che dicono abbia incendiato Roma, ammazzato un sacco di gente e che cantava con un rospo nella gola. Non c’è un film che non lo descriva come un pazzo furioso, grasso e brutto invece aveva i capelli color del rame e bellissimi occhi verdi. Alla fine dell’avventura, che ha le tinte di un giallo, viene anche raccontata la sua vera storia che in pochi conoscono. Così dopo averla letta potrete andare in giro (anche dalle maestre!) a raccontare chi è stato realmente Nerone: un uomo saggio, umano e anche un grande imperatore. Vi sembra poco?
Fermi la più secchiona della classe e a bruciapelo le chiedi: ”Secondo te Nerone era buono o cattivo?”. Stai sicuro che se scommetti vinci! Ti risponderà, sospirando: “Cattivo”. A quel punto la stendi.
Vedi nessuno se lo aspetta, ma proprio a questo servono gli archeologi: sempre sporchi di terra e con le loro zappette scoprono la verità, come gli investigatori dei film che ricostruendo la scena del crimine individuano l’assassino.
Pensa sempre che anche i grandi del passato sono stati un tempo bambini, proprio come te, questo te li renderà più vicini e meno antipatici.

Il mio nome è Nerone e non sono un gatto del Colosseo, bensì un bambino come voi. Mi permettete di raccontarvi una storia?
Ehm, ehm, dovrete fare un bel balzo all’indietro perché sono nato nel 37 dopo Cristo, diciamo più di duemila anni fa!
Il mio nome per intero è in realtà piuttosto lungo, Lucius Domitius Nero – e anche, se vogliamo essere precisi, Ahenobarbus Tiberius Claudius Drusus Germanicus! – perché ai nostri tempi si usavano i tre nomi (tria nomina), mentre so che voi ne avete solo due. Nel mio caso ogni nome è un pezzo di famiglia.
Bene, a proposito, mia madre si chiama Agrippina e mio padre Cneo Domizio Enobarbo, che vuol dire dalla barba rossa.
Sono nato in una famiglia importante. Infatti mio nonno Germanico era un eroe, vincitore dei Germani, mentre mia nonna, che si chiamava Agrippina maggiore, era la figlia di Agrippa e di Giulia. Questo vuol dire che discendo direttamente da Augusto il fondatore dell’Impero – per intenderci quello che ha sconfitto Cleopatra – e io stesso a diciassette anni diventerò imperatore.
Ora di anni ne ho dieci, vivo con mia zia Lepida al piano terra di un condominio (insula), in una bella casa (domus) che si affaccia su di una stradina (vicus) affollatissima, piena di botteghe, con marciapiedi (crepidines) dove non riesci a camminare senza urtare qualcuno.
Devo dire che un po’ tutta Roma è così. Più che capitale dell’impero è un bel paesone, dove in ogni strada puoi trovare una magia fatta di colori e odori così forti, ma soprattutto così diversi dai tuoi, che se una macchina del tempo dovesse riportarti indietro, rimarresti senza respiro!