
Edito da Youcanprint nel 2019 • Pagine: 254 • Compra su Amazon
Leonardo Alfieri, noto attore e scrittore, a seguito di un incidente, si trova nel mondo degli Alati, una dimensione governata dalle leggi dell’energia cosmica dove, ad ogni nuovo arrivato, viene affidata una missione di reintegro spirituale di un anima terrena. La missione di Leonardo ha un nome: Maria Sole, una giovane donna la cui anima terrena è dilaniata dal dolore e dal rancore per la perdita di importanti affetti familiari. Leonardo comprende che la via del recupero delle emozioni è la musica, perché quando l’energia di Maria Sole si libera sui tasti del pianoforte il suo cuore produce battiti d’amore infinito. L’incontro con un produttore musicale porterà Maria Sole ad esibirsi al festival di Sanremo, avvalendosi, per la realizzazione del suo videoclip, della collaborazione di Lucas Prandi, uomo altrettanto disilluso dalla vita. Una serie di coincidenze astrali caratterizzate dal “pentagramma della loro anima” e potenziate dall’energia emozionale, potranno condurre i due protagonisti a intraprendere un percorso di vita purificato, permettendo così a Leonardo Alfieri di portare a termine la sua missione e intraprendere la via del ritorno.

Non è che qui non viviamo più di corsa. Qui ci portiamo quello che eravamo, tali e quali. Qui un Alato ritardatario non diventa puntuale, un Alato cattivo non diventa buono, un Alato egoista non diventa altruista.
Qui abbiamo solo la possibilità di diventare migliori e, prima o poi, di tornare puliti. Ma non lo decidiamo noi. Noi possiamo solo provarci, metterci in gioco, ma soprattutto crederci.
Perché ormai siamo solo energia, patrimonio essenziale del nostro percorso terreno. Dobbiamo solo imparare adusarla, come gli umani non sanno fare.
L’energia è il patrimonio che non sappiamo di possedere fino a che non arriviamo in questo mondo essenziale. Se l’uomo sapesse non solo di possederla, ma anche di poterla utilizzare, rischierebbe solo di distruggerla. L’essere umano è una macchina quasi perfetta che conosce solo una millesima parte del suo patrimonio energetico.
Adesso siamo tutti riuniti in cerchio. Un cerchio infinito e meraviglioso. Un cerchio geometricamente perfetto, privo di angolature e spigoli. Ogni forma è rotonda, morbida, avvolgente.
Siamo tantissimi, e siamo tutti qui per cercare di portare a compimento la missione che ci è stata, o ci verrà assegnata.
L’Eletto Capo è un fascio di luce accecante, talmente violento che veniamo investiti da un travolgente calore, a cui segue una sensazione di inebriante benessere.
Travolti dal vortice dell’energia allo stato essenziale, siamo tutto quello che sulla terra avremmo desiderato essere. Siamo nell’estasi. Nessuno di noi ha paura. Nessuno di noi ha incertezze. Nessuno di noi vorrebbe essere in un posto diverso da questo. Chi riesce ad accedere al cospetto dell’Eletto Capo è stato chiamato perché ha capito, perché desidera ritornare, perché la sua aura si sta potenziando. Perché è profondamente convinto che l’essere umano possa giungere alla perfezione.
E poi mi chiamano. Chiamano il mio nome. Il mio nome e il mio cognome: Leonardo Alfieri.
E se anche in questo direttivo ci sono chissà quanti altri Leonardo Alfieri, il fascio di luce, come un occhio di bue accecante, si dipana su di me, ed io divento talmente piccolo, che quasi mi sento sparire di fronte alla potenza di questo flusso magnetico, di potentissima e spropositata energia.
Sono pronto.
Sono solo.
Aspetto.
Sono felice.
Sono appagato.
Sono l’essenza del mondo.
Sono tutto.

Come è nata l’idea di questo libro?
Non mi sono seduta a tavolino e ho detto: adesso scrivo un romanzo che parla di anime… ma sapevo che avrei dovuto raccontare la storia di due anime disperate in cerca del proprio riscatto spirituale, che in qualche modo, si sarebbero dovuti incontrare. L’idea della narrazione è nata una notte semplicemente osservando un cielo terso e stellato. Le due stelle che brillavano di più avrebbero dovuto incontrarsi. Ho sempre avuto l’idea di un “altro mondo”. Un mondo perfetto. Ma qualcuno doveva pur raccontarmelo! Mi è apparso un uomo. Anzi, mi sono apparsi gli occhi di un uomo. Tondi, grandi, profondi e azzurri. Inizialmente non ho pensato ad alcuna connessione. Riportavo quello che lui raccontava. Mi parlava di energia, di atomi eterni, che prima o poi si ricompongono e tornano. L’ho ascoltato. Visualizzavo quell’universo cosmico che mi raccontava e scrivevo, riportando minuziosamente ogni dettaglio. L’ho chiamato Leonardo. I nomi dei protagonisti dei miei romanzi arrivano senza un preciso motivo. Mi raccontava quello che c’era di là e poi quello su cui stava lavorando di qua. Alati, Predestinati ed Eletti me li ha presentati lui. Un mondo perfettamente organizzato e raccontato nel dettaglio. Anzi, vi dirò, talmente dettagliato che nel sequel della scrittura qualche particolare l’ho anche dovuto omettere!!! È stato quando ha iniziato a parlare di lui che ho capito chi era e vi dirò… mi sono anche un po’ commossa. L’ingresso nella nuova dimensione abbraccia immediatamente la mia narrazione, condita di dovizia di particolari. Luce, positività, amore, energia. Quando Leonardo mi ha presentato la sua guida spirituale non ho potuto che vedere lei: l’Eletta Amanda. Ed Amanda aveva proprio gli occhi, la stessa sinuosa figura, lo stesso sorriso, la stessa pura bellezza di una ragazza che nel 2015 ha lasciato questa vita proprio nell’età in cui la vita comincia ad essere meravigliosa. Anche lei aveva tante cosa da dire e da raccontare. Anche lei come Leonardo amava l’arte e la musica. Mi sono lasciata trasportare. Ho capito quello che desideravano io raccontassi, ho trascritto quello che desideravano far sapere. Attraverso le loro indicazioni ho creato la narrazione ed io stessa, una volta terminato il romanzo e riletto, ho scoperto un mondo che non conoscevo e che non mi ero inventata. Difficile spiegare, ma ancor più difficile crederci. Ma Leonardo ha pensato anche a questo. Arrivata agli ultimi capitoli mi ha condotto verso la legge dell’attrazione di cui, personalmente, sapevo poco se non nulla. Ho cercato nel web qualcosa che parlasse di questa teoria e ho ritrovato gli scritti dell’amico Marco Cesati Cassin, noto ricercatore e scrittore di tematiche legate al destino e alle coincidenze. Lui ha letto e mi ha spiegato cos’era la canalizzazione, cosa non rara ritrovarla nella scrittura.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Non è stato un lavoro facile scrivere questo romanzo, spesso interrotto da esigenze professionali impellenti. Ho iniziato a scriverlo nel 2016 e l’ho terminato nel 2018. Ma ogni volta che riprendevo la scrittura ritrovavo tutti i miei personaggi pronti ad accogliermi e ad indirizzarmi verso la sua conclusione. Dopo tutto quello che ho scritto e sentito, non posso esimermi dal dire: io ci credo. Spero solo di aver fatto un buon lavoro riuscendo a riportare quello che mi è stato detto di dire nella speranza che Leonardo e Amanda possano essere orgogliosi della stesura di questo romanzo.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Non sono una lettrice di libri fantasy (se questo mio romanzo potrebbe essere definito tale…) ma piuttosto interessata alla letteratura contemporanea sia italiana che americana. Non ho qualche autore di riferimento. Leggo tutto quello che mi interessa, che mi appassiona.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo a Milano, città dove sono nata e cresciuta. Il mio lavoro mi ha portato a viaggiare in tutto il mondo, ma ho una particolare predisposizione per il Centroamerica ed i Caraibi. Parte di questo romanzo è stato scritto a Santo Domingo.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Non ho alcun progetto letterario legato al mio futuro. Scrivo per necessità e per passione. Perché ne sento l’esigenza. Perché è l’unico modo per comunicare la mia anima e la mia essenza. Continuerò a scrivere in base a tutto il mondo emozionale che ha da sempre caratterizzato la mia vita.
Avevo scoperto il primo romanzo di Stefania Bonomi casualmente. L’argomento non era di mio particolare interesse ma la scrittura mi aveva molto coinvolto. Quando è uscito il secondo non ho esitato ad acquistarlo. Devo dire che sono rimasto esterrefatto. Sempre la stessa scrittura coinvolgente e scorrevole ma l’argomento mi ha trascinato a leggerlo tutto d’un fiato. Impossibile finire un capitolo e non iniziarne un altro. Finale inaspettato. Queste sono le letture più belle. A questo punto aspetto il terzo.