
Edito da Maurizio Vetri Editore nel 2018 • Pagine: 96 • Compra su Amazon
Giorni nostri. Quattro personaggi in cerca di pace nella quotidianità caotica del mondo (a)sociale del nuovo millennio. Quattro persone si incontrano, si sfiorano, collaborano, vivono, si amano. Poi si perdono di vista, perdono opportunità, occasioni, fanno scelte (talvolta opinabili), si maledicono. Come se niente fosse. Come se tutto ciò che hanno condiviso nel passato recente non avesse alcun valore. Ne emotivamente, nè lavorativamente. Piccole vite infelici parla delle esistenze di Melina, Marco Marcello, Caio Sano e Maya in una Capitale d'Italia glaciale, non per il freddo ma per la nuda e gelida umanità che la anima. Una Roma multiculturale nel 2015 che fa da sfondo alle vicende dei protagonisti bramosi di essere finalmente valorizzati dall'altro e maledettamente insicuri e complessati nei loro confronti al contempo. Una città, Roma, che sa amarli per poi nascondersi tra le pieghe della sua imponente fragilità, raggomitolandosi su sé stessa per giocare al gatto con il topo con i suoi cittadini tutti. Che l'abitano, la visitano, la colorano. E poi la violentano brutalmente senza alcuna pietà.

Come è nata l’idea di questo libro?
Grazie per l’opportunità! Mi sono semplicemente guardato attorno: a volte la realtà supera la fantasia… No seriamente… dopo aver frequentato l’ambiente del cinema (prettamente quello romano) il libro si è scritto da solo. Al piatto ho aggiunto solo un po’ di salsa – ergo un bel po’ di fiction. Poi ho rimestato il tutto e… beh ditemi voi il risultato!
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Come detto… il primo ed il secondo libro, “Come vivere in tre comode rate” si sono scritti da soli. I personaggi, la storia e persino i dialoghi erano lì: bisognava solo assemblarli.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Bella domanda… Direi tantissimi! Penso a Bukowski su tutti… Ma anche a Italo Svevo, Stephen King…
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Mi sono da poco trasferito in Inghilterra – ho aperto una piccola casa di produzione cinetelevisiva assieme a dei soci. Ho vissuto 34 anni a Roma, Capitale d’Italia, in cui sono nato.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Tantissimi! Graphic novel (Kats!, Leroy Lambick, Super Santa, Kremisi, Shona, Atomic…), romanzi (Come vivere in tre comode rate), raccolte di racconti (Il padre di Kissinger era un bastardo) e poesie (Nel rifugio sommerso). Sicuramente usciranno tutti in paperback version in print on demand su Amazon…