Edito da Edizioni Ensemble nel 2019 • Pagine: 76 • Compra su Amazon
Preludio
Oltre a racchiudere in sé il significato di introduzione - sia al mondo della scrittura che ad una nuova vita dopo anni di ritrosia al cambiamento - Preludio pone l'attenzione sul ritmo e la musicalità che ricerco minuziosamente ogni volta che compongo.
I temi - che spaziano dall'immancabile amore (nelle sue numerose sfaccettature) alle riflessioni esistenziali, fino alle vicende di cronaca del quotidiano - scaturiscono da emozioni particolarmente intense vissute, impresse sotto forma di immagini e rielaborate a posteriori nell'intimo momento della scrittura.
E assecondando questo percorso di crescita, anche lo stile si evolve di pari passo, mantenendo intatte le caratteristiche di femminilità e chiarezza, grazie ad un linguaggio fluido e a tratti quotidiano, ma al contempo imprevedibile grazie ai frequenti giochi di parole.
TRA LE MANI
Tra lo scrigno delle mani
custodisco la mia gioia,
il tuo bel viso.
Come un riccio un poco schiuso di castagna,
o le valve che nascondono una perla,
come un calice a difesa della tua corolla bruna,
ergo valli per celare i nostri baci.
E trattengo, piano e insieme
avidamente, la tua bocca
come l’acqua del deserto
che non basta,
grano in tempi di miseria.
Ti trattengo come fossi una partenza.
Tra lo scrigno delle mani
io racchiudo un altro mondo:
mari stretti come anelli,
colli, valli, ed una selva
cresce attorno alle tue labbra,
madreperla che scintilla
la frontiera dei tuoi denti,
un vulcano che respira
arde appena sopra il mio;
la mia mano perde forza,
si abbandona sul tuo braccio,
l’aria è calda come agosto,
la tua pelle invece è fresca,
sottobosco che germoglia
all’ombra sciolta dei capelli.
Il tuo refolo sul collo
mi rianima e scompiglia.
Sposto un attimo le mani,
ora a forma di conchiglia,
chiudo l’antro del tuo orecchio,
la mia voce giunge in fondo al labirinto:
non è mare ciò che senti
in lontananza,
l’onda dolce che bisbiglia,
la parola in consonanza
che assomiglia.
–
TRA RESISTENZA E RESA
Cosa divide esattamente
questo spazio,
e quale forza sconosciuta
lo governa,
tra la mia mano abbarbicata
nell’orgoglio e la decisa
resa del tuo abbraccio
che aspetta solo
l’abbandono delle dita
sulla tua fronte,
tra i capelli.
Sembra che l’aria
in questa piccola distanza
abbia la forma sconfinata
di una montagna senza vetta,
l’ostilità di un buco nero
che rigetta
ogni intenzione di contatto,
però lo stesso la possiede
un esitante magnetismo,
uguale e opposto polo
del mio palmo.
Tra la mia mano e te
– tra resistenza e resa –
appena un palmo d’aria
il braccio di ferro
piegato e avvinto
dalla tenerezza.
–
DISTESA
Distesa,
la pelle scurita dal sole,
il vestito che mi hai regalato
ha lo stesso colore dell’erba;
onde brune di rami caduti
e radici affioranti
i capelli;
gli anni degli alberi
dentro i miei occhi castani,
sprazzi di muschi,
e bagliori dorati;
io,
la natura,
e tu
– su di me –
con la faccia di nuvola
e l’alba che allegra le guance,
sei il cielo
negli occhi,
sei il cielo
con quella maglietta.
Tu d’aria leggero
mi bagni,
io densa di fertile
terra rinasco,
lavanda che fila col vento…
il molle confine tra i corpi
non è più indefinito miraggio.
Increduli, il cielo
e la terra domandano
l’unione – per loro – impossibile.
Come è nata l’idea di questo libro?
Ho iniziato ad avvicinarmi alla scrittura nel 2015, principalmente con brevi racconti e qualche poesia. Piano piano mi sono appassionata alla composizione in versi e mi sono dedicata in prevalenza a quello negli anni successivi. Ho un sito personale su cui pubblicavo parte delle mie poesie, ma alcune ho voluto tenerle per me in vista di un progetto più ambizioso, quello di poterle raccogliere in un libro. L’anno scorso il desiderio si è concretizzato grazie alla casa editrice Ensemble che ha creduto in me.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
È stato impegnativo, ma non difficile. La maggior parte delle poesie sono nate grazie a una forte ispirazione, e ciò mi porta a dire che è stato un processo naturale e istintivo, seppur non esente da un lavoro di rifinitura che definirei “intenso” e “minuzioso”.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Cerco di mantenere sempre un’impronta molto personale. Gli autori che leggo e apprezzo maggiormente sono Pierluigi Cappello, Mariangela Gualtieri e Antonia Pozzi per la poesia, Elsa Morante tra tutti per la prosa; credo che, seppur involontariamente, abbiano influenzato il mio modo di scrivere. Diversi anche gli autori non famosi (non ancora, perlomeno) che ho scoperto grazie a WordPress: Domenico Aliperto, Massimo Botturi, Bianca Bi e Maria Di Lanno.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Sono nata e vissuta fino alla maturità a Capo d’Orlando, in provincia di Messina. Mi sono poi spostata a Roma dove ho frequentato la triennale, poi ritornata in Sicilia per qualche anno, e successivamente trasferita in Emilia Romagna. Attualmente vivo a Bologna.
Dal punto di vista letterario, quali sono i vostri progetti per il futuro?
Mi piacerebbe ritrovare l’ispirazione per la poesia, che vorrei toccasse maggiormente tematiche sociali. Vorrei scrivere racconti per l’infanzia e cimentarmi nella stesura di un romanzo.
Ciao Valeria,
sono Alessandra Tramontana. Come stai? volevo inoltrarti una mail ma non trovo più il tuo indirizzo: vuoi mandarmelo?
Ti abbraccio. A.T.