
Edito da Stefano Impellitteri nel 2020 • Pagine: 484 • Compra su Amazon
Duologia. Secondo libro in uscita nel 2021.
Questo romanzo vuole mostrare perché e in che modo la musica faccia leva al cuore degli uomini.
In un mondo dove la magia della musica non è solo una metafora, ma vita reale, anche le spade vengono forgiate per creare melodie di salvezza o distruzione. Non tutti però sono in grado di usare le melodie ed i suoi effetti; cosa hanno di diverso questi "guerrieri armonici"?
Un padre di famiglia lotta contro una politica che non dà spazio ai ceti inferiori; in un regno impegnato in una guerra che racchiude al suo interno qualcosa che non va, qualcosa di sbagliato.
Una misteriosa spada donata da un Re-Dio immortale nasconde un segreto.
In questo mondo fatto di schiavi e padroni, i suoi attori lotteranno per sé ed i propri simili, anche con l'eventualità di perdere ogni cosa; perché le proprie battaglie si affrontano con il fine di vincerle, ma con lo scopo di combatterle.

Vedendo la mancata reazione del padre, Freyn alzò platealmente le spalle. «Sai cosa… ci sta bene! Fanno bene ad approfittarsi di noi quelli là, tanto più ci schiacciano, più noi abbassiamo la testa. Probabilmente ce lo meritiamo proprio!»
«Freyn… non abbiamo i mezzi per far valere i nostri diritti. È meglio per noi…»
«Ipocrita!» disse sommessamente.
Elrinam si pietrificò. Mai suo figlio si era permesso a tanto, arrivare a chiamarlo con una tale mancanza di rispetto. Sentì la rabbia crescere in lui e involontariamente sollevò il labbro in un ringhio simile agli animali pronti ad attaccare. «Come mi hai chiamato?» Si avvicinò caricando uno schiaffo con il dorso della mano, una disciplina che mai applicava.
«Sì, IPOCRITA! Sei solo un ipocrita!» Lo ripeté guardando suo padre negli occhi. «Dove sono tutte quelle belle parole quando hai consegnato il pugnale armonico?»
Elrinam spalancò gli occhi; il ringhio scomparve dal suo volto.
Freyn continuò ad affrontarlo: «Tutte quelle belle frasi: “Fidati di me! Il pugnale va consegnato perché è giusto… questa è la mia battaglia… quella in cui credo… quella in cui voglio lottare”. Te lo ricordi? Ebbene, la giustizia è solo quella che dobbiamo noi agli altri?»
Elrinam abbassò la mano, ormai scarica di rabbia impulsiva. I ruoli quasi invertiti, quello di padre e figlio.
Freyn fece un passo verso di lui. «Quello che ha fatto con noi quel sovralto, non è forse un’ingiustizia? Allora funzionano così i principi morali su cui bisogna lottare, si sceglie di lottare solo per quelli che ci fanno più comodo?»

Come è nata l’idea di questo libro?
Questo libro si basa su due argomenti in particolare: la musica e la vendetta. Sono un musicista e ho cercato di spiegare in un fantasy il perché la musica abbia una influenza così forte sulle nostre emozioni. Riguardo il tema della vendetta, il punto è il nostro concetto di giustizia: uccidere un uomo, per far capire a quell’uomo, che è ingiusto uccidere un uomo. Già nella copertina infatti cito che “spesso, ciò che chiamiamo giustizia, è solo un modo per legittimare la nostra vendetta”.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Ho impiegato 5 mesi a ultimarlo e un altro paio per correggerlo. Non è stata una scrittura difficile, nonostante i vari intrecci narrativi e i 5 POV con cui e narrata la storia.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Brandon Sandarson, Sanderson Brandon e, può sembrare strano, M. Mazzantini.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
L’unica cosa interessante del mio contesto familiare è che sono uscito dal nido già a 20 anni. Da allora sono indipendente e ormai sono un padre di 38 anni.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Prima Melodia è il mio terzo libro fantasy e non ho intenzione di fermarmi. La mia idea di fantasy ha sistemi magici basati sull’emotività, cercando di creare meccaniche più psicologiche e personali, in grado da poter fare una leva emotiva maggiore sul lettore.
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