Edito da Youcanprint nel settembre 2018 • Pagine: 550 • Compra su Amazon
La Legione dell'Ovest si muove alla continua ricerca delle Gocce di Lazhull, lasciando dietro di sé una sanguinosa scia di morte. Kruna, il Regno della Notte Eterna, viene assediato con l'intento di recuperare una delle magiche pietre. Intanto nel Reame d'Ametista si svolge il Cerberus, un triennale evento atto a celebrare l'alleanza dei regni più importanti delle terre del Grimorio: Alexandria, Nazela e Reghanor. Rion viene scelto come candidato per l'imminente sfida e, mentre resta coinvolto nel vortice degli eventi che lo circonda, nel cuore del ragazzo s'insinuano una dopo l'altra innumerevoli domande prive di risposta: chi era prima di arrivare ad Alexandria? Chi tentò di ucciderlo lasciandogli un'indelebile cicatrice sulla schiena? Chi è la misteriosa figura in nero che incontra nei suoi sogni? L'intricato mosaico che compone La Rosa dei Venti si plasma in un antico e misterioso passato, attraverso lo Stigma di un mondo, Zaurel, e di tutti coloro che vi sono legati.
Prologo
Non conosciamo con esattezza quanto tempo sia passato, semplicemente la mia gente ricorda quel giorno con il nome di Geneas, o Genesi, nella lingua più remota. Era l’anno X0001 della prima era di Zaurel quando accadde.
L’Eclissi cambiò per sempre il nostro mondo, se in meglio o in peggio non fu difficile capirlo.
Fu in seguito ad essa che noi del Consiglio degli Ancestrali scoprimmo l’esistenza di altri mondi, relegati in dimensioni che avevamo soltanto ipotizzato esistessero realmente.
Alcuni di questi misteriosi piani d’esistenza erano inspiegabilmente entrati in collisione col nostro, lasciando ognuno di essi qualcosa nella nostra amata terra.
Molte delle nuove razze giunte su Zaurel, forse per paura, o forse per loro natura, si dimostrarono ostili e bramose di conquista.
Per nostra fortuna qualcuno cercò invece un’intesa, unendosi a noi nella disperata lotta contro i clan barbari degli ogre e degli orchi, ai quali si erano alleate le tribù selvagge dei troll e dei goblin e le legioni dei demoni chiamati Azotiani.
Noi Ketihs venimmo dunque ribattezzati “Il popolo alato”, perché fu questo il nome che i nostri nuovi alleati, uomini ed elfi, scelsero per noi in merito alle candide ali piumate che avevano visto spiegarsi sui nostri corpi.
Loro, naturalmente, possedevano altri tipi di doni che noi imparammo ad apprezzare.
Gli uomini erano coraggiosi, intelligenti, nobili.
Gli elfi erano saggi, immuni allo scorrere del tempo e in perfetta armonia con lo Stigma che scorre nell’Etere, e soprattutto leali.
Fu quando molti umani ci tradirono, infatti, che la guerra divenne più difficile.
Nell’anno X0100, il Consiglio degli Ancestrali, al quale si erano uniti maghi di razza elfica, tentò l’esperimento che secondo le profezie degli elfi avrebbe permesso di salvarci dalla sottomissione.
Potevamo aprire un varco dimensionale, simile a quello della Geneas, un ponte chiamato Auris che avrebbe nuovamente legato il nostro mondo ad altri universi; avremmo potuto chiedere aiuto alle creature più potenti conosciute nel Cosmo: gli Uranus.
Quello che avvenne in seguito fatico però a raccontarlo. Un solo Uranus, se di tale mistica creatura veramente poteva trattarsi, aveva risposto alla richiesta di aiuto.
Conoscere il suo nome non fu concesso, ma è certo che non sbagliammo a decidere di chiamarlo la Bestia, perché la speranza che aveva portato nei nostri cuori col suo arrivo si era presto trasformata in paura.
La Bestia si era rivelata più potente di quanto avessimo mai creduto.
Era evidente che le leggi che regolano i mondi fossero soggette a cambiamenti, da universo a universo.
Oggi, nell’Anno X0110, la Bestia ha sottomesso tutte le creature più pericolose di Zaurel.
orchi, ogre, troll, goblin, Azotiani, e perfino molti uomini rispondono a lui come loro unico Signore.
Gli elfi, e molti esseri umani, sono ancora al nostro fianco, ma non sappiamo quanto ancora potremo resistere, tanto più adesso che una nuova e sconcertante verità ha indebolito le nostre armate e spezzato i nostri cuori.
Non ne conosciamo il motivo, ma i Ketihs uccisi in battaglia hanno iniziato a tornare in vita grazie all’oscuro potere della Bestia, restando totalmente succubi del suo volere.
I nostri fratelli deceduti sono adesso schierati contro di noi. Siamo in grado di riconoscerli perché il colore delle loro candide ali piumate è ormai nero come la pece, ma abbiamo deciso di rinnegarli battezzando questa nuova e impura razza con il nome di Shitek.
Tutta Zaurel è scossa e devastata da questa lunga e disperata guerra.
Molto presto scenderemo sul campo di battaglia per l’ennesima volta.
Forse per l’ultima.
Che questi testi vadano perduti, che la nostra guerra sia dimenticata, io, Acron, Alister del Consiglio degli Ancestrali, prometto di donare la mia vita, se questo potrà mai salvare il nostro mondo, perché mia è la responsabilità dell’apertura dell’Auris, mia è la colpa dell’ascesa della Bestia su Zaurel.
I miei quattro figli combatteranno al mio fianco in quest’ultima disperata lotta per la libertà.
Pregherò le Voci del Cosmo, affinché possano compiere un miracolo che ci salvi dall’estinzione.
Acron, Alister dei Ketihs.
Zaurel, anno X0110.
Come è nata l’idea di questo libro?
La Rosa dei Venti nasce dall’idea per un’avventura creata per un gioco di ruolo, col tempo aveva le basi per divenire una serie a fumetti ma data l’impossibilità nel poter realizzare da solo un’opera di tale portata e le competenze limitate nel settore ho infine deciso di realizzare una saga di libri.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Moltissimo. Tutto quello che ho realizzato, e che ancora oggi sto realizzando per completare l’intera saga, lo sto facendo da solo e devo dire che nonostante sia molto bello e appagante è anche molto faticoso e difficile.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Sinceramente non ho autori (almeno letterari) a cui far riferimento. Sono un lettore di libri fantasy, ovviamente, ma sono maggiormente un accanito divoratore di fumetti, serie tv, anime e videogiochi, e se devo dire chi mi ha ispirato credo che siano moltissimi autori di vario genere legati a questi “mondi” che (forse) con la scrittura e la letteratura hanno ben poco a che fare.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Roma, sempre stato a Roma.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Terminare il secondo libro, e ovviamente l’intera saga (che presumo possa raggiungere almeno cinque capitoli, se non di più, ma non certo meno).
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