
Edito da Newbook Edizioni nel 2021 • Pagine: 112 • Compra su Amazon
Sara, a diciotto anni, esce dall’istituto in cui era stata lasciata appena nata e scopre il mondo per la prima volta. Scopre il mondo oltre quella stanza , in cui per diciotto anni aveva vissuto senza amore, senza colori, senza profumi, senza abbracci. Non smetterà mai di portarla dentro, quella stanza lì, perché quando non conosci tua madre e tuo padre, un po’, in quella stanza ci vivi per sempre. Anche quando scegli di aprire un negozio di fiori per colorarti la vita, anche quando nei suoi giorni arriva James, il ragazzo del negozio di tatuaggi accanto al suo. Quando i suoi passi incontrano il vuoto, smetterà di sapere chi è. Sarà scaverà nelle pagine della sua vita, per riscoprirsi diversa, vulnerabile. Guarderà dentro le cose che ha perso, per cercare di ricominciare. Si può ricominciare da un vuoto?

Quando cammini e non sai dove andare, ma vai lo stesso, fino a quando una panchina somiglia a casa tua e allora ti siedi. Ti hanno mai chiesto se hai freddo, se quel maglione nero riesce a coprire il freddo che senti a settembre? Se ti hanno mai amato, te l’hanno mai chiesto? Ma amato da farti sentire a casa, a posto, altrove. Non amato per caso, non per noia, non perché profumavi come quelli che non vanno mai via, non perché eri l’unica persona a restare alla fine delle feste. Ti hanno mai chiesto cosa si prova? A metterci l’anima senza venderla al primo che passa, a restare buoni quando ti hanno buttato addosso tutto il fango che potevano buttarti. A continuare ad accarezzare tutte quelle cicatrici che di notte bruciano ancora.

Come è nata l’idea di questo libro?
Questo libro nasce dal bisogno di incontrare le persone, in un periodo in cui incontrare le persone risulta difficilissimo. Nasce dall’esigenza di liberare la gente da inutili pregiudizi verso chi nasce senza due genitori. Basta considerarli non in grado di amare.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Portare a termine “Salvami dal vuoto” è stato complicato, soprattutto per i temi che affronta, per quelle lettere scritte al dolore, per la voglia di dirgli che non deve vincere sempre lui.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Gli autori del passato. Primo Levi, per esempio, è stato il primo autore che ho letto.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo tra Catanzaro e Cosenza per motivi di lavoro, ma ogni città che ho visitato mi ha permesso di sorridere meglio alle parole.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sicuramente continuare a scrivere. Non potrei vivere senza le parole. Mi hanno sempre riportato a casa.
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