Edito da Scrivere Edizioni nel 2020 • Pagine: 108 • Compra su Amazon
“Sapessi cosa fai al mio cuore” è una raccolta di poesie, di fotogrammi. E' la condivisione della propria introspezione, il biglietto da visita di un qualsiasi sguardo innamorato verso un amore, un amore vero, vissuto, respirato. Un biglietto colorato in un coriandolo di poche parole. Poche parole sufficienti a dipingere in un mondo, ogni momento della nostra vita in cui il silenzio è sovrano. Un mondo in cui non serve aggiungere altro alle sfumature di un'alchimia perfetta tra la profondità assoluta di occhi che si promettono l'amore, tra l'istinto di un battito e il silenzio. Quel silenzio di luce concesso dal tempo per poche parole, per pochi cuori, solo per un attimo.
esprime
L’infinito
Senza parole
Come è nata l’idea di questo libro?
“Sapessi cosa fai al mio cuore” la mia ultima Opera, potrei definirla come un mosaico di coriandoli, di piccole storie, di poche parole tenute in tasca nel tempo, un album di situazioni che comunicano nello spazio di un respiro, nell’attimo che precede il silenzio a un bacio, a una carezza, a ogni pensiero d’amore. Da qui, nasce l’idea di cercare di dare un’impronta leggera e colorata ai miei pensieri. Una sorta di ribellione silenziosa al tempo, dove il silenzio lascia spazio all’amore, al suo tempo, al suo silenzio.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Non è stato difficile, ma non è stato nemmeno facile sopratutto scegliere, imparare a domandare a una pagina bianca cosa lasciare in sè per sempre. Rivivere serenamente i propri battiti e cercare di trasmetterli, trascrivendoli nell’immediatezza del chiedersi cosa aspettarmi da me, da ogni mia parola.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Non ho Autori di riferimento, mi piacciono in particolare le letture di Fëdor Dostoevskij e Michail Bulgakov.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo a Genova, città in cui sono nato, in passato ho girovagato per motivi di lavoro.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Non ho progetti per il futuro. Non posso saperlo. Dal punto di vista letterario lascio sempre che il sentimento di ciò che potrà improvvisamente vedere luce un giorno venga incontro alla mia ispirazione. E se ogni volta, se ciò succede, accade nel mio silenzio, tra me e me stesso. Tutto prende vita senza avere una linea di confine, semplicemente, come un cuore che batte serenamente tra le mie emozioni, che prende forma nel mio corpo, tra le mie parole, nei miei sogni, nei miei pensieri. Come per puro caso, o forse, proprio per quello.
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