Edito da Editrice Veneta nel 2019 • Pagine: 120 • Compra su Amazon
"Scriverò di te" è un'opera composta da decine di racconti di varia lunghezza che vedono come protagonista principale Mario, il nonno paterno dell'autore: ognuna di queste testimonianze narra un episodio della sua vita, partendo dagli aneddoti di bambino che ha vissuto la seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri in cui appaiono anche delle riflessioni su argomenti di attualità. I pensieri, uno per pagina, contengono sia episodi vissuti in prima persona, che considerazioni sulla società odierna (dall’allontanamento dei giovani dalla Chiesa all’impatto del progresso). L'essenza del testo è riflessa nelle due diverse chiavi di lettura: quella del protagonista che racconta stralci della sua vita (con connotazioni biografiche precise) e quella dello sguardo universale rispetto al mondo in cui ogni lettore può ritrovarsi anche senza conoscere direttamente il protagonista.
All’interno del libro viene raccontata la vita di un bambino che cresce in una famiglia di imprenditori agricoli e a cui viene trasmesso sia rigore per lo studio che il rispetto per il lavoro, lo stesso che gli ha permesso di fondare una delle maggiori aziende agricole del triveneto, l’Azienda Agricola Moletto di Motta di Livenza (TV). L’attenzione verso il mondo emerge anche dai viaggi citati a metà del dattiloscritto, dalla Cina al Brasile e dall’Egitto al Perù, in cui il protagonista descrive sia le caratteristiche dell’ambiente e delle popolazioni che le differenze di quei Paesi rispetto all’Italia. L'ultima parte dell'opera contiene opinioni e considerazioni in merito a varie dinamiche della società odierna: la situazione della donna nei Paesi arabi, la morte in diretta di Saddam Hussein, il concetto nuovo di “guerra” e il grande cambiamento delle abitudini e delle tradizioni rispetto all’adolescenza del protagonista (anni 1945-1950 circa). Le intenzioni di questo scritto hanno uno sguardo aperto: non c’è solo il desiderio di narrare passaggi di vita di un imprenditore novantenne, ma c’è soprattutto la volontà di far riflettere su ragionamenti, quelli del protagonista, estremamente attuali e adattabili a qualsiasi persona, senza distinzioni di età.
Rimango sempre affascinato da come la vita sia cambiata in queste decadi: oggi è tutto più fruibile, nuovo e immediato. Ricordo che nella mia adolescenza passavamo molto tempo chiacchierando con amici, trascorrevamo più tempo all’aria aperta e sognavamo di più. Con il passare degli anni è arrivata la posta per intrattenere contatti lontani, giocavamo tantissimo a carte e cercavamo le offerte di lavoro nei giornali. Per avere il numero di telefono di una ragazza dovevamo scoprire prima il cognome e poi l’indirizzo di casa così da poterla trovare nell’elenco telefonico. Si respirava di più perché c’era meno smania di sapere tutto di qualcuno ma soprattutto ci si sentiva meno invasi dagli altri.
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Un caro amico, che oggi ricordo con nostalgia, venendo a visitare la nuova attività che stava prendendo piede, mi chiese: “Mario, qual è il senso della vita secondo te?”.
Risposi che per me il senso della vita sta nel non perdere tempo a cercare una risposta a questa domanda. Dobbiamo vivere e cercare sempre di lasciare in questo mondo un segno, seppur quasi invisibile, di noi.
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Sono arrivato a 90 anni sapendo di aver dato tutto anche al mio prossimo. Ho avuto la fortuna di viaggiare, ho coltivato e allevato terreni come fossero i miei figli, ho perseverato nei miei progetti perché sapevo che mi avrebbero fatto sentire vivo. In questi anni mi sono divertito, ho creduto molto in me e soprattutto ho amato, ho amato veramente tanto. Ho amato la mia vita perché di errori ce ne sono stati tanti, ma la soddisfazione di poter guardare indietro e sorridere non ha pari. Questo è il messaggio che vorrei trasmettere al prossimo: non demordere, non cedere alle sconfitte, perseverare e godersi i risultati. È giusto insistere nei propri intenti, ma è anche necessario fermarsi e osservare i propri successi. La vita è sorprendente ma dobbiamo abbracciarla per arrivare in alto.
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