Edito da Maddalena Tosi nel 2020 • Pagine: 69 • Compra su Amazon
"Nelle acque profonde del nostro Danubio si cela un mistero avvolto nel buio, una piccola perla di un blu evanescente farà del suo scopritore un uomo ricco e potente, da intenti malvagi per secoli nascosta a due cuori innocenti farà da scorta e vincer potrà l’amore vero cancellando il male inflitto al mondo intero. "
Due anime, due destini, due storie e due missioni. Un intreccio di misteri ed intrighi, di menzogne celate, realtà distorte e verità rubate. I ricordi, i dolori, le emozioni, gli amori del passato condizionano le scelte di Jùlia e di chi le sta accanto, sullo sfondo di un segreto senza tempo nascosto tra le onde del Danubio.
www.librierecensioni.it - Un racconto lungo, che si apre con una cover suggestiva, di bellezza, che ispira pace e serenità.
In realtà nell'opera c'è tensione, mistero, azione e capovolgimenti che lasciano spaesati e senza fiato.
La scrittura di Maddalena Tosi scorre veloce e vorticosa, proprio come il Danubio. Impetuosa, ci conduce in un vortice di sensazioni ed emozioni. Le pagine volano e con loro si dispiega una trama che lega il mondo reale con i poteri paranormali e città che conosciamo a leggende di oggetti misteriosi dalle straordinarie proprietà.
Prologo
“Sono chiusa nel bagagliaio della sua macchina. Mi ci è voluto del tempo ma alla fine sono riuscita. Tremo, tremo dal freddo. Anche se siamo in piena primavera le temperature qui salgono di poco oltre lo zero, quando cala la sera: cerco di riscaldarmi con il mio stesso fiato, dalla mia bocca escono ventate di nebbiolina calda attraverso le quali strofino le mie mani gelate. Durante il viaggio ad alta velocità, gli spifferi d’aria esterna hanno punto la mia pelle come tanti spilli. Percepisco una fredda umidità provenire dall’esterno. L’auto ha viaggiato per molto tempo su una strada trafficata, poi i rumori si sono diradati così come le luci che hanno iniziato a filtrare sempre più fioche. La guida sportiva su un piano vellutato e asfaltato ha lasciato posto ad una conduzione nervosa su un terreno scomposto. Cerco di costringere il mio corpo ad una immobilità innaturale, ammesso che esista ancora qualcosa di naturale in questa storia. Siamo in un bosco, in aperta campagna, oppure in riva ad un fiume; non ne sono sicura. L’unica certezza è che siamo lontani dai centri abitati.
Tremo perché ho paura e non mi è mai capitato sino ad ora. Nulla mi ha mai fatto vacillare: me la sono sempre cavata, da sola. Da sola sono nata e da sola sono cresciuta. Ho imparato a difendermi. Erano gli altri ad aver paura di me: pochi stupidi hanno osato aggredirmi ed hanno finito per supplicarmi di lasciarli sparire dalla mia vista. E non era neanche necessario usare il mio potere: bastavano la mia fisicità e la mia tecnica.
Quello che provo ora è terrore, terrore allo stato puro, misto alla disperazione di non sapere dove lui sia, cose gli stia succedendo, se stia soffrendo, se stia lottando, se riesca a resistere.
Lui è tutto quel che ho. È il mio unico affetto, la mia speranza di una vita migliore, i miei sorrisi, le mie lacrime, il mio futuro. Alla fine, hanno preso anche lui, l’hanno portato via da me, dalla sua famiglia, dal suo lavoro dalla sua vita. Perché?
Lui è una persona comune, non ha doti speciali, non ha poteri straordinari. Se solo avessi dato ascolto a tutti i segnali, se solo avessi seguito gli avvertimenti, se mi fossi fidata di più, o forse no. Forse scoprirò di aver sbagliato tutto. Non mi interessa. Mi interessa solo lui.
Io lo amo. E mi è stato portato via. Potrei anche morire stasera. Non ho idea di chi sarà il mio avversario. Sarà uno, saranno di più? Potrebbero essere troppo forti, astuti, troppo scaltri e i loro poteri potrebbero essere più forti dei miei.
Sono sopravvissuta per vivere. Qualcosa di inspiegabile mi ha tenuta attaccata a questa esistenza della quale non ho mai compreso il significato. Facevo ciò che mi veniva chiesto e godevo dei pochi momenti di libertà: ma la libertà, quella vera, l’ho provata solo con Daniel. La libertà del cuore.
Ora voglio affrontare questi infami e in quell’istante che mi dividerà dalla lotta e forse dalla morte il mio potere avviserà Demeter.
Ti prego …vieni a salvare Daniel!
Respiro. Non so se sperare che il tempo qui dentro duri per l’eternità oppure che finisca il prima possibile. Indietro non si torna e devo ingannare l’ansia senza perdere la concentrazione. Potrei raccontarvi la storia, dall’inizio…
Come è nata l’idea di questo libro?
Questo libro nasce durante il periodo più buio e difficoltoso della quarantena del 2020. In un momento in cui la realtà e la normalità sono state stravolte e tutti abbiamo dovuto abituarci a convivere con l’incertezza e la solitudine, questa storia mi ha aiutata ad evadere, a distrarmi, a “volare via” almeno con la mente. La scrittura mi ha salvata e mi ha dato la forza per resistere e combattere.
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