Presentiamo oggi Sodalitium Pianum di Marco Trogi, romanzo pubblicato a fine novembre 2015 da edizioni GDS: ecco la trama in breve, un estratto dal libro e il link alla scheda completa del volume su Amazon.
La trama di Sodalitium Pianum di Marco Trogi
Gli attacchi terroristici dei fondamentalisti islamici e delle frange anarchico˗rivoluzionarie interne, diretti verso le istituzioni di tutti i governi occidentali e verso la Santa Chiesa, si stanno moltiplicando. Il malcontento popolare, dovuto alla pesante crisi economica e finanziaria, alla delusione verso un sistema e alla gestione corrotta dello stesso, sta portando la gente alla rivolta. Una nuova epidemia del virus Ebola, in un’ulteriore forma mutante e più spietata, sta seminando ogni giorno sempre più morti in tutto il mondo. Siamo al tramonto di un’era. Il sistema politico ed economico che fino ad adesso abbiamo conosciuto e nel quale abbiamo vissuto è in piena agonia. I segnali d’allarme arrivati negli anni precedenti, sono stati incoscientemente ignorati da tutti i governi e adesso, la situazione è entrata nella zona di “non ritorno”. La mancanza di lavoro, di aspettative, di futuro, si stanno trasformando in violenza, in rivoluzione. Una rivoluzione globale che sta coinvolgendo anche la Santa Chiesa, oramai vista come un’entità sempre più astratta e incapace di fornire risposte concrete e, verso la quale, sta crescendo un cieco e spietato sentimento di odio e di rivalsa. Il Santo Padre, rimane vittima di un attentato della Jihad, la Santa Sede è vacante ma, a questo punto, non sarà più sufficiente eleggere semplicemente un nuovo Pontefice secondo il Sacro Ordinamento Apostolico. L’Istituzione della Santa Madre Chiesa sta vacillando e c’è l’assoluta necessità di trovare qualcuno in grado di sorreggerla e condurla fuori dalla tempesta che l’ha travolta ma… chi potrà farlo? Chi sarà l’uomo che Padre Umberto Solari dovrà trovare e, soprattutto, convincere a gravarsi di quest’oneroso e importante fardello? Un incredibile e allucinante viaggio che condurrà il protagonista di questa storia al cospetto della più cruda e dolorosa verità.
Sodalitium Pianum di Marco Trogi, un estratto dal sesto capitolo del libro
«Buongiorno, Padre Solari» disse l’uomo all’interno della stanza, avanzando sorridente con la mano protesa incontro a Umberto.
«Buongiorno a lei, ehm… Padre?!» rispose Umberto, non sapendo come appellare quella persona, priva di elementi che lo potessero identificare come membro del clero.
«Monsignor Ferguson, sono Monsignor Lucius Ferguson. Piacere di conoscerla, Padre Solari. Prego, si metta comodo». Era una stanza molto ampia, anch’essa coperta da archi. Sulla destra c’era un grande caminetto spento, ai lati del quale, un’antica e fornita libreria in legno di ciliegio si diramava lungo tutte le pareti del vano. In fondo alla stanza, dalla parte opposta alla porta d’ingresso, un’ampia scrivania, anch’essa in ciliegio, troneggiava, affiancata su un lato da due terminali video.
«Mi perdoni, Reverendo Monsignore, non avevo capito che era un… Madonnina Santa, la prego di perdonarmi…» cercò di giustificarsi Don Umberto, preoccupato per il non adeguato rispetto mostrato nei confronti del superiore.
«Stia tranquillo, non si preoccupi. Sono io, invece, ad essere molto rammaricato per l’incidente di questa mattina, Padre Solari. È una fortuna che non sia rimasto ferito. Purtroppo, nonostante avessimo preso tutte le precauzioni del caso, sono riusciti comunque a intercettarla».
«Intercettarmi? Mi perdoni, chi è che sarebbe riuscito a intercettarmi? E perché proprio io?» Monsignor
Ferguson sorrise.
«Ha la testa piena di domande e si sente fuori posto, vero? Ha pienamente ragione, Padre Solari, ma se l’ho fatta venire qui, è perché abbiamo bisogno di lei, la Chiesa intera ha bisogno di lei».
«Di me?»
«Sì, proprio di lei. Delle sue capacità e delle sue conoscenze». Monsignor Ferguson era un uomo di colore, piuttosto alto, di circa settanta, settantacinque anni, con i capelli grigi e dai modi educati e cordiali. Vestiva molto elegante, completamente di nero camicia compresa ma senza il classico collarino ecclesiastico bianco che lo potesse identificare come un membro del clero. «Vuole qualcosa da bere, Padre Solari?» domandò il Monsignore, versando in uno dei due bicchiere vuoti appoggiati sopra un piccolo mobiletto di legno posto di fianco alla scrivania un liquore che dal colore ambrato sembrava essere whisky.
«No, grazie. Sono astemio».
«Non mi risulta che lei sia astemio, sta forse facendo i complimenti?» commentò Monsignor Ferguson.
«No, cioè, sì, è vero, non sono astemio, ma nemmeno un gran bevitore».
«Sicuro?»
«Sì, sì. Grazie comunque». Monsignor Ferguson si sedette su una poltrona di pelle dietro alla grande scrivania antica e, guardando dentro al bicchiere che teneva in mano, cominciò a parlare: «Non amo molto i preamboli, quindi, se lei è d’accordo, preferirei arrivare subito al motivo per cui l’ho fatta condurre qui».
«Certo, Monsignore, credo sia la cosa migliore, anche perché, anch’io sono ansioso di capire qualcosa di più».
«Bene… La situazione nel mondo, come da buon giornalista starà sicuramente anche lei seguendo, non è delle migliori. Gli attacchi terroristici dei fondamentalisti islamici e delle frange anarchico˗rivoluzionarie interne, diretti verso le istituzioni di tutti i governi occidentali e, ultimamente, anche verso la Santa Chiesa, si stanno moltiplicando. Lo stesso attentato al Santo Padre ne è la dimostrazione. Gli interventi militari nelle regioni chiave, che avrebbero dovuto arginare l’avanzata delle truppe dell’ISIS e, nello stesso tempo, ridimensionarne la portata, si sono rivelati del tutto inefficaci. Il malcontento popolare dovuto alla pesante crisi economica e finanziaria, alla delusione verso un sistema e, purtroppo, alla gestione corrotta dello stesso, sta portando la gente alla rivolta. Senza contare, poi, l’ebola; proprio quando sembravamo arrivati al punto di riuscire a individuare una valida cura, questo maledetto virus ha improvvisamente e inspiegabilmente mutato le sue caratteristiche, rendendosi ancora più forte e inattaccabile. Caro Padre Solari, è evidente che siamo al tramonto di un’era. Quel sistema, quel meccanismo sociale, politico ed economico che fino ad adesso abbiamo conosciuto e nel quale tutti noi abbiamo vissuto, è in piena agonia, la macchina si è inceppata. I segnali di allarme che arrivavano dagli anni precedenti sono stati, in maniera incosciente, ignorati da tutti i governi e adesso la situazione è quasi nella fase di “non ritorno”. La mancanza di lavoro, di aspettative, di futuro, si stanno trasformando in violenza, in rivoluzione. Una rivoluzione globale che sempre più spesso, come può vedere, finisce col coinvolgere anche la Santa Chiesa, che viene vista come una entità sempre più astratta e incapace di fornire risposte concrete e, verso la quale, sta crescendo addirittura un sentimento di odio e di rivalsa». Monsignor Ferguson fece una lunga pausa, poi, con un’espressione in viso molto paterna, proseguì: «Padre Solari, lei conosce molto bene il suo lavoro, è da un po’ di tempo che la stiamo osservando. La sua perspicacia, la sua intelligenza e la sua apertura mentale sono decisamente doti molto affascinanti e al di sopra della norma ma è soprattutto per la sua fede e la sua fedeltà alla Santa Chiesa che lei si trova qui».
«La ringrazio, sono molto lusingato dalle sue parole, Monsignore, ma…».
«Non mi interrompa, Padre, mi lasci finire».
«Sì, mi scusi, Monsignore». «Bene… adesso le voglio fare una domanda, Padre Solari. Me lo permette, vero?» chiese sorridente Monsignor Ferguson.
«Certamente, Monsignore, ci mancherebbe altro».
«Bene… Supponiamo che il Santo Padre… sì, supponiamo che il Santo Padre muoia, secondo lei, in un momento già piuttosto critico come questo, cosa potrebbe succedere?»
«Credo che il funesto e non auspicabile evento costituirebbe un ulteriore motivo di destabilizzazione, che aumenterebbe quasi certamente lo spessore di questo stato di caos». «Giustissimo» rispose Monsignor Ferguson. «Vedo con piacere che è in possesso di una buona capacità di analisi. E come potrebbe, secondo lei, correre ai ripari la Chiesa di fronte a un simile scenario?»
«Eleggendo rapidamente un nuovo Pontefice».
«Sì, questa è sempre stata e sarebbe tutt’oggi la procedura da seguire ma… secondo lei, chi potrebbe rimpiazzare il Santo Padre in tempi difficili come questi? O meglio, in un momento storico dove la Santa Chiesa si trova in una posizione così pericolosamente instabile, noi, piccoli servi di Dio, lei pensa che potremmo essere in grado di trovare fra di noi, all’interno della Chiesa, l’uomo giusto, colui in grado di riportare fiducia, speranza e fede in un mondo letteralmente allo sbando?»
«Ci sono Vescovi molto capaci nel mondo. Lo stesso Vescovo Martinez, secondo il mio modestissimo e umile parere, potrebbe essere il candidato naturale: grande fede, forte carisma…». Monsignor Ferguson non rispose, limitandosi a fissare intensamente un punto immaginario, leggermente al di sotto del mento di Padre Solari, più o meno all’altezza del collo. A un certo punto, si alzò dalla poltrona, compì un giro della stanza, poi, appoggiandosi di spalle con le mani in tasca alla grande libreria di fianco a Padre Solari, disse: «Padre Solari, la sua perspicacia è affascinante quanto la sua ingenuità e dicendo questo non intendo sminuirla, anzi, ingenuità è sinonimo di purezza d’animo. Lei, Padre Solari, avrà sicuramente notizie anche degli ultimi disordini, vero? Avrà sicuramente rilevato quanto le proteste e le violenze si stiano sempre più focalizzando contro ogni espressione del Clero. Forse lei non ha avuto ancora modo di venirne a conoscenza ma, giusto stamani, un ordigno ha quasi completamente distrutto la chiesa di San Giovanni Bosco, qui a Roma. Due giorni fa, in Somalia, dodici missionari di Cristo, intenti ad alleviare le sofferenze di ammalati di questo demoniaco virus che sta decimando la popolazione di tutto il continente africano, sono stati massacrati dalle milizie jihadiste di Al Shabaab e qualcosa di orribilmente simile ha fatto qualche giorno prima Al Qaeda nel Magreb. Caro Umberto, la Santa Chiesa, la più grande Istituzione voluta dal Signore, sta morendo e se noi non saremo capaci di trovare l’uomo giusto che la guidi e che, a sua volta, sia capace di guidare l’umanità fuori da questo buio tunnel, anche il mondo presto morirà, l’uomo morirà. Non saranno sufficienti la fede e il carisma, ci vorranno doti molto ma molto superiori, al di fuori del comune, questo lo capisce, Padre Solari?»
«Quindi… mi sta dicendo che la Santa Chiesa potrebbe avere necessità di trovare un sostituto al nostro Santo Padre ma al di fuori delle convenute regole di Successione Apostolica imposte dalla stessa Santa Chiesa?»
«Sì».
«Mi perdoni, Monsignore, ma non riesco a capire».
«È normale, Padre Solari, è normale. Lei fa parte di quella parte del clero giustamente abituata a vivere sulla superficie della Cristianità e non è conseguentemente al corrente di ciò che accade, che è accaduto e che probabilmente accadrà ancora, sotto questa superficie. Esistono delicati equilibri che rendono indispensabili continui bilanciamenti, periodiche regolazioni anche all’interno della Chiesa stessa. Sono notizie, fatti, azioni, interventi all’interno e all’esterno del Clero, che, per la sicurezza stessa di questa Istituzione, necessitano essere coperti dalla più assoluta segretezza».
«Si riferisce a L’Entità?» domandò timoroso Umberto.
«Non propriamente… L’Entità rappresenta, più esattamente, la linea di demarcazione tra il pubblico e il segreto, la superficie, il punto di collegamento tra il cielo e il mare. Io mi riferisco a ciò che opera al di sotto di tutto questo, nelle profondità del mare».