
Edito da Helios Edizioni nel 2021 • Pagine: 64 • Compra su Amazon
La storia di una vita susseguita da alcuni eventi sfortunati, osservati dal protagonista durante il periodo della sua crescita. Descrive le proprie sensazioni e riflessioni in base all'età che sta vivendo, iniziando dalla propria infanzia, con innocenza. L'autore racconta la vita sotto forma di metafora e trae le proprie conclusioni filosofiche, dalla domanda senza risposta che lo tormenterà sin dal principio. "C'è il sole dietro le nuvole?"

La famiglia
– Il castello
Il tempo, correndo su di un cavallo, mi consegnò ad una donna premurosa, che aveva cura di me, senza che sapessi il perché. Quella donna, quando la luce mi diede memoria, imparai a chiamarla Mamma.
Era la regina del castello, un suo abbraccio era un premio prezioso, una sua lacrima era un mattone che crollava.
Un gigante che a volte, mi faceva volare in cielo e mi faceva sorridere, era Papà, il re del castello, di poche parole e temuto da tutti.
Una bimba che mi faceva i dispetti facendomi piangere, era Bella, che insieme a Lorenzo chiamava Mamma, quella donna premurosa che si prendeva cura di me e Papà il gigante divertente. Capii in seguito, che questa era una famiglia, formata da due genitori e tre figli.
C’era una donna, o forse un angelo, che mi insegnò cosa fosse la fiducia, che mi teneva sempre tra le sue braccia, e bastava che emettessi dei suoni per farla piangere, ridere e darmi dei baci: era Nonna N. ero sicuro che non mi avrebbe mai lasciato.
Insieme al gigante re, vedevo sempre un altro gigante, un po’ più piccolo ma più rotondo, anche lui era simpatico, mi faceva sempre degli scherzi ma non mi faceva piangere come Bella, lui veniva chiamato dagli altri come me, “chissà perché?” comunque mi diceva sempre Nonno, quindi pensai che fosse il nome con cui voleva essere chiamato, veniva chiamato così anche da Bella e Lorenzo.
Nonno viveva con una signora che lo rimproverava sempre, ma si vedeva che gli voleva bene, perché trovava sempre una scusa per farsi baciare, quella signora era Nonna E.
C’era il guardiano, un essere forte e tenero diverso da tutti gli altri, aveva dei peli e quattro zampe, era con noi sempre ed io sono sicuro che la notte venisse a difendermi dai lupi, perché non riuscivano mai a prendermi.
Leone mi insegnò ad amare i cani. non rimase con noi per molto tempo, perché doveva accompagnare Nonno e proteggerlo quando andò a vedere se il sole fosse ancora dietro le nuvole. Una volta glielo chiesi e siccome mi voleva bene, volle sicuramente scoprirlo andandoci, ma credo si siano persi, li ho aspettati tanto e non sono più tornati.

Come è nata l’idea di questo libro?
Il sole dietro le nuvole nasce in un momento molto difficile della mia esistenza, avevo la necessità di fare una riflessione sulle mie scelte e i miei sbagli, il cosiddetto bilancio, essendo arrivato quasi al mezzo secolo di vita. Nel ricordare la mia vita, mi sono interamente immerso nel passato ed ho provato le stesse sensazioni che provavo in quel momento. Ho avuto l’intuizione di mantenere il mio pensiero spontaneo, senza filtrarlo o analizzarlo. Un bambino che cercava di darsi delle risposte, un adolescente che provava rabbia e disprezzo nei confronti della società, un adulto convinto di subire ingiustizie che aveva paura di non farcela. Queste riflessioni e ricordi stavano costruendo una fiaba dal sapore amaro. Un racconto che voleva prendere il posto di un figlio mai arrivato che avrebbe dovuto testimoniare il mio passaggio in questo mondo. Scrittosi da solo ho voluto dargli una morale, purtroppo, pessimista.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
La mia biografia non mi ha creato difficoltà nel terminarla, mi ha causato molta sofferenza e tristezza nel partorirla, ma mi ha regalato una terapia che mi ha portato infine una sorta di consapevolezza e serenità. La consapevolezza di aver provato a sovvertire le difficoltà e la serenità di chi non può colpevolizzare solo sé stesso per i fallimenti ottenuti.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Sicuramente Dante Alighieri mi ha ispirato sin dal principio nella ricerca del significato introspettivo e la morale che la vita ci insegna, Erich Fromm nella psicologia dei sentimenti, Raymond Chandler e Stephen King nella narrazione, Giacomo Leopardi nella visione pessimistica e anche nel rimpianto espressi in forma poetica, Gabriele D’Annunzio e Oscar Wilde nella visione dell’eroe negativo come protagonista. Giuseppe Ungaretti nel suo ermetismo ricco di significato. Altri più o meno importanti fino a trarre ispirazione dai tanti sconosciuti che vogliono lasciare la loro impronta nei social networks.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo in Italia, ho viaggiato molto ed ho vissuto in Spagna per molto tempo.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Il progetto più importante e sicuramente migliore è non smettere mai di stupirmi, ciò mi permette di sognare, finché esisteranno i sogni esisterà la fantasia. Dunque il progetto è quello di non averne nemmeno uno.
Diverso dal solito, molto particolare….