
Edito da Youcanprint nel 2020 • Pagine: 120 • Compra su Amazon
L'eternità è qualcosa a cui tutti ambiscono da sempre. Io ho cercato di trovare la mia attraverso un libro, provando a sigillare le mie parole su dei fogli così da rendere indelebile il ricordo.
Questo libro è un viaggio fatto di brevi racconti e pensieri personali il cui scopo, è poter condividere con tutti voi il mio lato riflessivo e critico nei confronti di questo mondo sempre più lontano da ciò che un tempo era la purezza d'animo.
Voglio riscoprire insieme a voi quelle emozioni e sensazioni perdute, soffocate dalla frenesia di un'epoca in cui tutti , sono obbligati a correre più veloce degli altri senza dar spazio alla riflessione.
E quando sarò vecchio sorriderò al pensiero di aver fatto questo, quando riscoprirò questo libro impolverato sulla mensola penserò che alla fine ci sono riuscito, sono riuscito a condividere con tutti voi questo viaggio e a conservare la mia anima in eterno.

Introduzione
In questa vita c’è un’unica certezza: la fine. Io però voglio continuare a vivere e per farlo, ho deciso di racchiudere i miei racconti e i miei pensieri personali in un unico libro, quasi come se volessi conservare la mia anima su questi fogli, per assaporare l’eternità sigillando le mie parole in un testo scritto.
Voglio condividere con voi tutte queste sensazioni, voglio farvi esplorare il mio mondo facendovi leggere le mie storie e voglio farvi terminare il viaggio con la speranza di aver donato a tutti un attimo di riflessione, così almeno potrò dire di aver condiviso con voi una parte della mia vita.
Parte prima: Racconti
“Abbandonatevi alla riflessione”
1
La ricerca sbagliata del conforto
“Mia madre era sola, io non potevo aiutarla, non era colpa mia se mio padre se ne fregava di noi, così rimaneva sempre a casa e stava chiusa in quella stanza, aveva cominciato ad usare i social, era sempre incollata a quello schermo e non mi permetteva mai di vedere quello che faceva e io di conseguenza me ne fregavo.”
Andavo spesso a casa di Claudio, eravamo amici. Sua madre ci viziava sempre con i suoi biscotti al limone fatti in casa, era abbonata al sito dolci e passioni e ogni qualvolta io andavo a casa loro, sentivo sempre un profumo diverso e pensavo: “ecco, vediamo cosa avrà preparato oggi.”
Io e Claudio passavamo le giornate a parlare di film e scommettevamo su chi avesse vinto il nuovo talent musicale, mangiavamo biscotti e parlavamo di tutto quello che ci passava per la testa. Avevamo una cosa in comune, due padri assenti.
6
La speranza in un portafogli
“ Giacomo stava passando un brutto periodo ma non voleva far pesare tutto questo ai suoi figli, voleva farli felici ugualmente. Sperava che un giorno tutto questo sarebbe passato e finalmente, quel giorno arrivò.”
Mancava poco al natale, Giacomo stava cercando di organizzare l’acquisto dei regali per i suoi figli, volevano un camion telecomandato, costava troppo e Giacomo non stava passando di certo un bel periodo. L’azienda dove lavorava era fallita e lui attualmente, viveva con una misera cassa integrazione.
Ogni giorno, cercava in tutti i modi di far quadrare i conti insieme alla moglie, riuscivano a stento a fare la spesa per una settimana intera al punto da evitare di comprare qualsiasi cosa che era ritenuta superflua.
Seconda parte: pensieri personali
“Mettetevi in discussione”
3
Il contagio della società
“ Questo è un periodo strano, c’è il virus da quasi un anno e ormai sta contagiando l’intera società.”
Questo è un periodo davvero strano, è da quasi un anno ormai che in TV non si sente parlare di altro se non di questo virus.
Sembra che nel mondo non esistano più guerre o altre malattie, ci siamo come paralizzati. Camminiamo per strada terrorizzati e sospettosi quando vediamo avvicinarsi qualcuno, abbiamo perso l’identità personale, da quando indossiamo queste maledette maschere non riconosciamo più nessuno, sembriamo tutti gli stessi, come dei soldati in riga, tutti con la stessa uniforme, ma sul viso.
4
Il vuotismo del progresso
“in un mondo sempre più vuoto, il progresso ha stravolto le nostre abitudini. Siamo sempre noi gli artefici del nostro destino o qualcosa è cambiato?”
Siamo arrivati al punto di non ritorno, la gente è visibilmente stanca e le loro menti, iniziano a sfaldarsi facilitando la discesa verso il lento declino morale.
Non mi riconosco più in questa società, gli animi sono corrosi e il male adesso aggredisce la superficie. Tutto è superfluo e superficiale, vince chi racconta il nulla mentre chi ha davvero qualcosa da dire, viene dimenticato come i peggiori scarti di fabbrica. Ascolto le canzoni odierne e sento il vuoto che rimbomba nelle mie orecchie, l’autocelebrazione è il simbolo del futuro, il vocabolario si sta riducendo ai minimi termini: soldi, fama e successo. Mi chiedo cosa sta succedendo a questo mondo, il profondo non va più di moda è la superficie ad attirare la maggior parte. È un mondo che affascina, siamo diventati dei semplici involucri privi di contenuto, vogliamo solo modificare l’apparire e non l’essere, mettere il silicone alle orecchie ed ascoltare solo la voce del sordo silenzio provenire dal vuotismo assoluto.

Come è nata l’idea di questo libro?
L’idea di questo libro è nata dall’esigenza di voler comunicare agli altri il mio pensiero e il mio stato d’animo. Con il passare del tempo, ho sentito sempre più forte l’urgenza di voler liberare le mie angosce e le paure ma a causa del mio essere introverso, non sono mai riuscito a trovare le parole giuste per poter disciogliere questo grido disperato. Allora, essendo amante della scrittura, ho deciso di descrivere tutte queste sensazioni attraverso una serie di racconti e pensieri personali, che rispecchiano esattamente il mio lato riflessivo e lo stato d’animo personale.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
In realtà non è stato molto difficile portarlo a termine, perché avendo convissuto per anni in conflitto con i tormenti del mio animo, ho saputo velocemente concretizzare quelle sensazioni e pensieri trasformandoli in brevi racconti.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Mi cimento nella lettura di diversi generi e autori, quindi ritengo di non avere riferimenti particolari. la mia scrittura nasce dall’esigenza di voler comunicare le mie sensazioni, e in ogni periodo che vivo, queste cambiano a seconda di ciò che mi circonda.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Attualmente vivo nel mio paese di origine in provincia di Agrigento, ma ho avuto modo di visitare diverse città in Italia e in particolare, ho vissuto a Roma per due anni per lavoro. Ho cercato di stabilirmi lontano dal mio paese, ma ogni qualvolta ho provato a farlo, alla fine ritorno sempre alle mie radici.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Non ho mai pensato ad un progetto a lungo termine dal punto di vista letterario, potrà sembrare la solita risposta scontata ma io scrivo per passione ed esigenza, non penso alla scrittura come ad un mezzo per arrivare ad altro fine ma semplicemente la sfrutto per trarne un beneficio personale dal punto di vista mentale e interiore. Ho pubblicato questo libro per comunicare tutto questo agli altri, per trovare qualcuno che abbia il mio stesso pensiero, tutto qua. Poi alla fine se dovessi beneficiarne da altri punti di vista, ben venga. Vuol dire che sono riuscito a toccare la parte più profonda delle persone.
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