Edito da Advantage Books nel 2021 • Pagine: 323 • Compra su Amazon
Nessuno guarisce nessuno, nemmeno questo libro.
Ognuno però può guarire sé stesso.
Un viaggio attraverso la consapevolezza, l'autostima, la gratitudine. Un mix di tanti esercizi, tante nuove abitudini, tanti nuovi sistemi di vita imparati attraverso altrettanti libri, seminari, video.
Un percorso completo fatto di attività, di riflessioni, di meditazione e di musica.
Una strada con un'unica destinazione: la felicità.
Come è nata l’idea di questo libro?
“Sulla strada della felicità” nasce da un percorso che mi ha permesso di migliorarmi come uomo, come marito, come padre, come professionista. Dopo aver letto tanti libri, aver visto tanti documentari, aver frequentati tanti corsi, ho voluto racchiudere tutto quello che aveva funzionato su di me, sperando potesse essere utile anche ad altri.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Beh, l’intero lavoro è durato circa un anno e mezzo, tra bozze e revisioni. Amo scrivere ma sapevo di dover arrivare al cuore delle persone. A volte credevo non sarebbe servito a nulla, perché erano cose che avevano aiutato me e magari sugli altri non avrebbero avuto effetto. Quindi mi fermavo. Poi ricominciavo. Alla fine mi resi conto che quello che racconto nel libro poteva essere utile davvero e anche se solo fossi riuscito ad aiutare una singola persona, avrei potuto ritenermi soddisfatto.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Difficile dirlo, leggo tantissimo, di tutti i generi. Nello specifico caso del mio libro, ho preso spunto da Terzani, Lakhiani, Robbins, Elrod. Ma in generale leggo cose da Byron a Bukovski, da Galimberti alla Gamberale. Non riuscirei a dire un nome come mio preferito in assoluto. Mi piace tutto ciò che mi rapisce dal quotidiano.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Sono originario di Latina ma da diversi anni ho scelto, con la mia famiglia, di vivere in Toscana, nella meravigliosa cornice di Cortona. Un sogno ad occhi aperti.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Scrivere non è il mio lavoro, almeno non direttamente, nonostante questo sia il mio terzo libro e nonostante adesso esca la versione inglese in tutto il mondo. Credo che scrivere sia uno sfogo, una necessità di dire qualcosa. Non faccio progetti e non voglio fossilizzarmi. Appena avrò una nuova idea, ci lavorerò con tutto me stesso. Chissà, magari finalmente sarà un romanzo. Mi stuzzica l’idea di scrivere racconti brevi ma ora sono totalmente focalizzato su questo libro e sulla sua versione internazionale.
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