Edito da Giuffrè Editore nel 2020 • Pagine: 176 • Compra su Amazon
Antonio Mariotti, il valutatore protagonista di questo primo romanzo di Andrea Cecchetto, si avvia verso la conclusione della sua vita professionale, divisa fra la quotidianità in studio e l’attività come docente universitario.
Quando un giorno, in Tribunale a Vicenza, si imbatte nell’ennesima ingiustizia a scapito delle nuove generazioni, decide di riunire periodicamente un gruppetto di giovani commercialisti e un praticante, Simone. L’obiettivo è quello di insegnare loro come si valutano le aziende, individuare il successore alla guida del suo studio e, non da ultimo, far riscoprire ai ragazzi e alla sua categoria il significato di essere dominus.
Intorno ad Antonio, l’Autore inserisce tutta una serie di altri personaggi, commercialisti ed avvocati, che ricostruiscono con le varie sfumature le dinamiche del mondo professionale, anche dopo l’ingresso in scena del Covid-19.
Sullo sfondo la risoluzione di casi valutativi e l’incessante ricerca della riscoperta di un modo diverso di fare professione, con l’approccio «tennistico» richiamato più volte e sintetizzato con quella storica partita del 10 giugno 1984 in cui Lendl sconfisse il campione McEnroe.
Nella speranza – come ci dice l’Autore – che le nuove generazioni sappiano cambiare, tentare, rischiare. Alla ricerca di un nuovo equilibrio.
Come è nata l’idea di questo libro?
L’idea mi è nata frequentando un corso di scrittura creativa serale. Ho scritto un primo racconto breve, mi è piaciuto e quindi ho deciso di scrivere un romanzo ambientato nel mondo dei commercialisti, così come fa Grisham con gli avvocati. Ma per raccontare dei problemi legati al passaggio generazionale dato che sono stato presidente dell’Unione Giovani Commercialisti di Vicenza.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Abitualmente, da commercialista, scrivo per varie riviste professionali e ho pubblicato libri professionali. Ma scrivere un romanzo è un’altra cosa. È letteralmente diverso. In particolare scrivere i dialoghi è stato molto difficile. Ho avuto il supporto del mio docente di scrittura creativa che mi ha dato buoni consigli. Per il resto mi sono servite le letture fatte.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Leggo di tutto e in modo “disordinato”. Potrei dire Follet e Grisham, D’Avenia e Manfredi. Ma anche Dostoevskij e Dumas.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo a Castelgomberto, in provincia di Vicenza.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ho iniziato a lavorare su un’idea per un secondo romanzo, con un genere completamente differente. Mi è proprio piaciuto scrivere questo… ora quando apro e leggo un libro ho un altro approccio…
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