
Edito da GIACOVELLI EDITORE nel 2018 • Pagine: 120 • Compra su Amazon
Locorotondo, chiesa Madonna della Greca. Seduto tra gli antichi banchi in legno c’è il tenace Bob Volarig appassionato di storia che si ripara dalla calura estiva e una famiglia di turisti intenta a fotografare una statua quella di Pirro del Balzo Orsini.
Bob Volarig incuriosito dalla scena si rende conto solo in quel momento che la statua reca un’iscrizione:
PIRRUS TARENT. PRINC. P. S. D. F T
Da quel momento la sua vita cambia, sconvolta ancora di più dall’arrivo del misterioso JFW in cerca di un fantomatico tesoro appartenuto ai templari.
E se Locorotondo fosse stata fondata proprio dai
Pauperes commilitones Christi templique Salomonis?Questo è solo l’inizio del nuovo appassionate romanzo storico dal ritmo implacabile di Roberto Colucci alias Bob Volarig.
Ti porterò in un luogo dove mai avreste immaginato di andare…

Quando si giunge a Locorotondo, si rimane abbagliati e affascinati dalla sua bellezza architettonica che lo rende, a differenza di altri centri storici limitrofi, straordinariamente unico. Tante parole si sono dette e scritte su di esso e sulle sue origini, ma nessuno, fino ad oggi, ha dato una risposta alle tante domande che un po’ tutti ci facciamo.
Perché la sua forma è circolare? – O meglio: Chi ha pensato di costruirlo così? – Quando? – Perché la Chiesa madre è intitolata a S. Giorgio? – Perché solo a Locorotondo ci sono le cummerse? Perché gli abitanti di Locorotondo vengono chiamati con il vezzeggiativo “palùmm”?
Illustri studiosi (locali e non), hanno dato delle risposte basandosi sia su documenti che con tanta tenacia e passione hanno cercato e trovato nei vari archivi, sia su ritrovamenti archeologici in contrada Grofoleo dandone una personale interpretazione e ipotizzando lo sviluppo del paese nel corso dei secoli.
Tengo a precisare che sono solamente un appassionato di storia locale e non ho frequentato le cosiddette “scuole alte” (anzi, alle elementari, le aule erano al di sotto del piano stradale!), e che mai e poi mai mi permetterei di criticare il lavoro che per anni hanno svolto, e sicuramente continueranno a svolgere per il bene della comunità, questi illustri signori. E grazie al loro sapiente lavoro che ho potuto costruire e prendere spunti per la mia personale ricerca, sicuramente, diversa dalle altre.
Locorotondo è un luogo misterioso, pieno di simboli e leggende che solo chi è capace di vedere e ascoltare è in grado di capire. E la mia ricerca va proprio in questa direzione.
Leggendo i vari libri sulla storia di Locorotondo e consultando quelli pubblicati on line, ho notato che alcuni scritti non sono mai stati presi in considerazione, come per esempio quelli del Convertini, dove si parla superficialmente di luoghi, grotte, castelli o semplicemente di “per sentito dire”.
La cosa più bella e faticosa di quello che vi racconterò in queste pagine è stato comporre come un puzzle decine e decine di appunti che mi hanno portato a scrivere la mia personale storia di Locorotondo che ha come punto partenza un documento: un privilegio dell’imperatore di Svevia, re di Sicilia Enrico VI, concesso a Cesena il 19 maggio 1195, a favore del Monastero monopolitano di Santo Stefano. Nell’atto si menziona un “…locum qui dicitur Rotundus cum omnibus olivis, vineis, aquaris et pertinentiis suis et in eo ecclesiam Santi Georgi…”
Quel Locum Rotundus è proprio Locorotondo che aveva già la sua forma caratteristica: un piccolo centro fortificato sulla collina dalla forma circolare con una Chiesa dedicata a San Giorgio.
Già, San Giorgio… e pensare che tutto è cominciato da lì…
Il diploma di Enrico VI del 1195. Da “Ricerche per una storia di Locorotondo”, G. Liuzzi – V. De Michele – P. Cordasco.

Come è nata l’idea di questo libro?
Sono nato nel centro storico di Locorotondo, alle spalle della grande chiesa che sovrasta il paese. Da bambino ho ascoltato storie “misteriose”, ho vissuto tradizioni ormai perse, ho visitato luoghi nascosti e ormai perduti… Da grande ho raccolto i miei ricordi, ho ricercato nei libri e sono ritornato in quei posti che credevo ormai perduti e ne ho fatto una storia. La “mia” Vera Storia di Locorotondo.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Un bel po’ di tempo. Circa 15 anni. Il tempo è passato inesorabilmente senza rendermene conto.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Ho letto diversi libri ma non ho un vero e proprio autore di riferimento.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Vivo in Puglia e come avete già capito, sono nato a Locorotondo.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Da appassionato di storia locale, cui io sono, ho pubblicato il mio primo libro. C’è ne sarà un secondo? Non lo so. Come dico spesso a me stesso: la realtà supera di gran lunga la fantasia…
Locorotondo mi è sempre piaciuto. Vivo in una cittadina molto vicina.
Un piccolo paese che nel tempo si è ingrandito e grazie alla perseveranza dei suoi cittadini è diventato una cittadina che si fa sempre più largo per le sue peculiarità.