Pasolini è stato un personaggio controverso quanto geniale. Lo scrittore ha segnato profondamente la cultura italiana, dalla letteratura al cinema. Su di lui si è molto discusso e certamente non solo per via della sua tragica fine. In occasione del quarantennale della sua morte si sono scritte molte cose in memoria dell’artista. Caro poeta, caro amico del cantautore Andrea Del Monte è però qualcosa di totalmente originale. Un ibrido, un disco-libro dedicato al Pasolini uomo e al Pasolini artista. Si tratta infatti di un progetto musicale e letterario, prodotto dall’etichetta tedesca Sound System Records, composto da un album di dodici brani e con allegato un libro di interviste, ricordi, emozioni e testimonianze. Tra i nomi Renzo Paris, Antonio Veneziani, Tullio De Mauro, Walter Siti, Susanna Schimperna, Giancarlo De Cataldo, Ninetto Davoli e tanti altri.
I testi delle canzoni sono delle poesie scritte da personaggi che hanno conosciuto Pier Paolo Pasolini personalmente o da coloro i quali ne sono stati profondamente ispirati.
Il progetto dunque ha la capacità di unire generazioni lontane tra loro. Nel disco spicca sicuramente la collaborazione con John Jackson chitarrista di Bob Dylan. E alcune delle tracce sono degne di nota: A Pier Paolo Pasolini (Veneziani, Del Monte) è una lirica struggente da cui trae origine il titolo del disco. Le parole del silenzio (Marrucci, Del Monte) sembra rivolgersi a un padre immaginario mai conosciuto, se non attraverso i libri. Bisogno di poesia, testo di Renzo Paris racconta la mattina in cui fu ritrovato il corpo di PPP morto all’idroscalo di Ostia, lo scrittore in quell’occasione era presente insieme a Moravia sul posto. Pier Paolo al Pigneto (Acitelli, Del Monte) riporta il quartiere frequentato da Pasolini a quei tempi, con una poetica che è un pugno nello stomaco. Ad Andrea Del Monte il merito di essere riuscito a plasmare, adattare e arricchire delle poesie rendendole canzoni. Nel libro la cui copertina è illustrata da Agostino Raff insieme ai testi delle canzoni troviamo le interviste di Ignazio Gori, Claudio Marrucci e Antonio Veneziani. Testimonianze degli artisti che hanno avuto modo di conoscerlo e restarne influenzati. Ma ora lasciamo che sia lui a raccontarci meglio di questo progetto.
Quando e come è avvenuto il tuo incontro con Pasolini?
Il primo incontro è avvenuto all’età di 10 anni. Chiaramente è stato casuale e non voluto.
Mio padre essendo appassionato di Totò non poteva mancare nella sua cineteca ‘Uccellacci uccellini’ di Pier Paolo Pasolini. Non consiglio a nessun di far vedere ad un ragazzino di 9 anni quel film. L’incontro voluto è avvenuto più tardi grazie ad un regalo di una mia amica: il libro ‘Poesia in forma di rosa’.
Quale è il Pasolini che preferisci?
Sicuramente il Pasolini scrittore ed entrando nello specifico il Pasolini poeta.
Anche se reputo il film ‘Il Vangelo Secondo Matteo’ di una bellezza disarmante.
Da dove è nata l’idea di creare un disco libro su Pier Paolo Pasolini?
Tutto è nato dalla folle idea di musicare la meravigliosa poesia dello scrittore friulano dal titolo Supplica a mia madre. Ne venne fuori, un ibrido, tra un reading ed una canzone. Questo colpì molto il poeta Antonio Veneziani, il quale mi propose di musicare delle poesie scritte da alcuni dei più importanti poeti e scrittori italiani dedicate proprio a Pasolini in occasione dei quarant’anni dalla morte. Con un po’ di genuina incoscienza accettai.
Cosa hai provato quando ti sei reso conto di avere la fiducia e il supporto di tanti personaggi?
Lusingato. Appena mi vennero consegnate fisicamente le poesie da Veneziani, eravamo in un ristorante nei pressi di Piazza Fiume a Roma. Ne lessi subito due o tre e mi accorsi immediatamente di avere in mano importanti documenti della letteratura italiana.
Il titolo Caro poeta, caro amico riassume l’intento celebrativo del disco-libro. Nel tuo caso Pasolini è un caro poeta, un caro amico o qualcosa d’altro?
Per me sicuramente un caro poeta, visto che anagraficamente è impossibile averlo conosciuto. Ma per alcuni nomi presenti nel mio disco libro, è stato sicuramente un amico, visto che hanno avuto l’onore di conoscerlo personalmente ed addirittura lavorare con lui. Pensiamo per esempio Enrique Irazoqui (l’attore che ha interpretato Gesù ne ‘Il Vangelo secondo Matteo’) o Ninetto Davoli solo per fare due nomi.
Ci spieghi meglio la struttura del libro allegato al disco?
Nel libro sono presenti i 12 testi che ho musicato, ed inoltre testimonianze ed interviste fatte a personaggi che hanno conosciuto e lavorato con Pasolini ed altri che sono stati ispirati dalla sua opera.
Nemmeno De Gregori che ha scritto un intero album di cover tradotte in italiano di Dylan ha avuto la fortuna di collaborare con il suo chitarrista John Jackson. Com’è stata questa esperienza? E da dove nasce questa collaborazione?
John è una persona meravigliosa oltre che un ottimo musicista. Ha suonato in uno dei miei live preferiti di Bob Dylan: l’MTV Unplugged; ed ora averlo nelle mie canzoni è veramente emozionante.
Collaboriamo dal 2011 quando registrò il dobro per un mio singolo dal titolo ‘I numeri primi’.
Lo contattai proponendogli di avere la sua ‘mano d’opera’ per quella canzone e lui dopo aver ascoltato i miei singoli precedenti, accettò con entusiasmo.
Questa collaborazione si protrae fino a ‘Caro poeta, caro amico’. Su youtube è possibile vedere le riprese in studio della mia interpretazione di ‘Supplica a mia madre’ insieme a John Jackson che suona la chitarra classica.
Nel disco oltre agli inediti anche una cover di Giovanna Marini ce ne parli?
Conobbi Giovanna nel 2002 in occasione del Newton festival che si svolse a Latina. Da lì le feci ascoltare una delle mie prime canzoni palesemente contro l’amministrazione Bush per le sue scelte guerrafondaie. Mi scrisse una mail che conservo gelosamente nella quale dichiarava affettuosamente che secondo lei avevo talento e dovevo continuare assolutamente a scrivere canzoni. Poi ci siamo visti altre volte durante i suoi live. Tornando ad oggi, appena ha saputo della mia lavorazione di ‘Caro poeta, caro amico’ ha manifestato immediatamente la volontà di essere presente in questo mio progetto. Mi ha concesso ufficialmente (insieme al suo editore) di fare la cover della sua meravigliosa ‘Lamento per la morte di Pasolini’. Ed è la prima volta che ha permesso una cosa del genere. Inoltre ha rilasciato una intervista/testimonianza sul suo incontro e rapporto con Pier Paolo Pasolini presente nel libro.
Perchè i giovani secondo te dovrebbero leggere Pasolini?
Pasolini era avanti. Ed è avanti anche per le nuove generazioni. Aveva ragione su tutto. C’è in atto una perdita di identità, smarrimento di ideali e spoliticizzazione dovuta dall’effimero voluta dal potere. Il potere sta vincendo alla grande. Leggere Pasolini e cercare di essere coerenti col suo pensiero, significa combattere il potere. Ecco perchè dovrebbero leggerlo.
Ti senti di ringraziare qualcuno in particolare per questo viaggio tra musica e poesia?
Per primi tutti coloro che generosamente hanno partecipato a ‘Caro poeta, caro amico’, poi la mia etichetta discografica e tutti coloro che hanno contribuito e stanno contribuendo alla diffusione di questo progetto pasoliniano.
La Tracklist del disco
1- Caro poeta, caro amico (A. Veneziani – A. Del Monte)
2- Le parole del silenzio (C. Marrucci – A. Del Monte)
3- Folk randagio (I. Gori – A. Del Monte)
4- Bisogno di poesia (R. Paris – A. Del Monte)
5- Se ti dicessi chi era (G. Laurenti – A. Del Monte)
6- Pier Paolo al Pigneto (F. Acitelli – A. Del monte)
7- Versi per Pier Paolo Pasolini (A. Toni – A. Del Monte)
8- Desiderio carnale (A. Del Monte)
9- La macchia scura (T. Rinaldi Castro – A. Del Monte)
10- Sottile (C. Benedetti – A. Del Monte)
11- Lamento per la morte di Pasolini (G. Marini)
12- Tutto scivola dai tuoi occhi (T. Rigo de Righi – A. Del Monte)
I personaggi intervistati nel libro
Enrique Irazoqui, Ninetto Davoli, Giovanna Marini, Federico Bruno, Alessandro Golinelli, Giuseppe Pollicelli, Franco Grattarola, Citto Maselli, David Grieco, Walter Siti, Maria Borgese, Igor Patruno, Alcide Pierantozzi, Fulvio Abbate, Lucia Visca, Susanna Schimperna, Pino Bertelli, Giancarlo De Cataldo, Tullio De Mauro, Emanuele Trevi e Renzo Paris.