L’ebook di Noli me tangere in Pdf, ePub e mobi: dove trovare il libro di Andrea Camilleri nei vari formati digitali? Vediamo quali formati sono presenti per il romanzo, i link alle pagine dove scaricare il libro (a costo più basso rispetto alla versione cartacea) e una citazione dal testo.
Noli me tangere in Pdf, ePub e mobi per Kindle: i link dove scaricare il romanzo di Camilleri
Noli me tangere in Pdf: il nuovo romanzo di Camilleri non sembra essere presente online in questo formato, ricordiamo tuttavia che nella gran parte dei casi chi è abituato a leggere Pdf sul proprio dispositivo preferito può scaricare il volume in formato ePub senza riscontrare grandi problemi. Per lettura su computer esistono numerosi programmi gratuiti per leggere i file in formato ePub (come per esempio Calibre).
Noli me tangere in ePub: il libro di Andrea Camilleri in questo formato può essere scaricato su LaFeltrinelli.
Noli me tangere in mobi per Kindle: ecco l’indirizzo dove scaricare l’ebook su Amazon.
Citazioni da Noli me tangere: un estratto dai primi capitoli
8 giugno 2010
IL MESSAGGERO
MISTERIOSA SCOMPARSA DELLA MOGLIE DI UN NOTO SCRITTORE
Roma.- È scomparsa in modo misterioso Laura Garaudo, moglie del notissimo romanziere Mattia Todini. Il marito ha dichiarato alla Polizia che la donna era partita con la sua auto per trascorrere da sola qualche giorno di riposo nella loro casa di campagna a Gonfalone (VT), ma non è mai arrivata a destinazione. Al momento s’ignora se si sia trattato di un allontanamento volontario, comunque la Polizia esclude il sequestro di persona a scopo di riscatto.
Ci corre l’obbligo però di riferire una voce che circola negli ambienti letterari della Capitale e cioè che la sparizione di Laura Garaudo altro non sia che un ingegnoso espediente pubblicitario per il lancio del romanzo d’esordio della stessa Garaudo. Comunque la Polizia indaga in tutte le direzioni.
9 giugno 2010
«Ciao, Michele.»
«Ciao, Carlo.»
«Prendiamo un caffè?»
«Volentieri. Però sediamoci qua fuori. È una così bella giornata… Come sta tua moglie?»
«Bene, grazie.»
«È un bel po’ che non ci si vede.»
«Già.»
«E allora perché hai sentito all’improvviso il bisogno di vedermi? Non puoi certo dirmi che sentivi la mia mancanza!»
«Hai saputo di Laura?»
«Bisogna essere sordi e ciechi per non sapere. Con tutto quel casino che sta combinando quel coglione di Mattia…»
«Avrebbe dovuto far finta di nulla?»
«Non dico questo, ma avrebbe potuto aspettare qualche giorno prima di scatenare la Polizia, i giornali…»
«Effettivamente ha un po’ ecceduto.»
«Chiamalo un po’!»
«Ma tu non sei preoccupato, Michele?»
«Io? Ma figurati! Cameriere, due caffè.»
«Se fossi in te, mi preoccuperei.»
«Ma non lo sei. Mi spieghi perché ti interessi di Laura? Vuoi scrivere qualcosa su di lei nel tuo giornale?»
«Solo nel caso riuscissi a raccogliere notizie sufficienti da chi l’ha conosciuta…»
«Ma tu non hai avuto una storia con lei?»
«Chi te l’ha detto?»
«Laura.»
«Te l’ha detto Laura?!»
«Senti Carlo, è da sei anni che Laura e io scopiamo, abbiamo continuato anche dopo il suo matrimonio, e sai perché duriamo così a lungo? Perché, fin dalla prima volta, ci siamo detti tutto di noi. Non ci siamo nascosti niente.»
«E di me che…»
«Vuoi sapere che cosa mi ha detto di te?»
«Be’, sì.»
«Eravamo a letto e a un tratto mi fa: “Ieri sera mi sono portata a casa Carlo e abbiamo scopato. Sinceramente, non so perché l’ho fatto. Non credo che lo rifarò più”. Precise testuali parole.»
«E così è successo. Dopo quella volta, non c’è stato più verso… irremovibile. Una roccia. Quindi, come vedi, non posso dire di conoscerla quanto te.»
«Che cosa vuoi sapere? Le cose più interessanti che potrei dirti non credo che potresti pubblicarle.»
«Qualcosa del suo carattere, ad esempio…»
«È una dilapidatrice.»
«Ti riferisci al denaro?»
«Al denaro non dà nessunissima importanza. Se non ne ha, non se ne preoccupa, se ne ha lo spende. In parte per sé, naturalmente, ma la gran parte lo dona o finge di prestarlo, sapendo che non le sarà mai restituito, a chi ne ha più bisogno… L’ho vista prestare denaro a persone che aveva conosciuto mezzora prima… e che sicuramente non avrebbe rivisto mai più. Però questa è generosità, straordinaria quanto si vuole, ma pur sempre generosità. O forse generosità non è nemmeno la parola giusta. Non le ho mai chiesto se sia credente o no, penso non lo sia, ma lei applica alla lettera il precetto “ama il prossimo tuo come te stesso”. Credo si tratti proprio di questo, amore per il prossimo, anche se non se ne rende assolutamente conto. No, quando dico dilapidazione mi riferisco a quello che lei fa di sé.»
«Potresti…»
«Sì, mi spiego meglio. Laura è facile alle infatuazioni.»
«Ti riferisci agli uomini?»
«Si infatua di uomini, di bambini, di imprese utopiche… allora spende tutta se stessa, si dona completamente, ciecamente, e spessissimo, quando s’accorge di essersi regalata invano, ne esce come dissugata e disgustata. Riceve ferite profonde che riesce in qualche modo a nascondere, a dissimulare… Se le fanno più male del solito, allora si corica e se ne resta intere giornate a letto senza voler vedere nessuno. Completamente isolata. Sta lì a leccarsi le ferite. Ma da queste ferite non impara nulla, anzi non sono nemmeno cicatrizzate che è gia pronta a ricominciare, a buttarsi a capofitto.»
«Sei sicuro che mi stai parlando di Laura, Michele?»
«E di chi, se no?»
«Non mi pare che…»
«Questa è la Laura che io conosco e alla quale voglio bene.»
«Non mi persuadi.»
«Perché, secondo te com’è?»
«Mi sbaglierò, ma a me, e non solo a me, è parsa sempre una donna superficiale, volubile, incapace di grandi sentimenti, dal sesso un po’ troppo facile, per niente istruita…»
«Lo sai che è laureata?»
«Ma che mi dici?»
«Si è laureata a Bologna in Storia dell’arte con una tesi sul Beato Angelico. Centodieci e lode.»
«Non mi stai raccontando una balla?»
«Dopo molte insistenze, me l’ha fatta leggere. Veramente notevole. Molto acuta. Il suo professore ne era entusiasta, la voleva come assistente, ma lei ha rifiutato.»
«Perché?»
«Perché all’epoca era innamorata alla follia di un cadetto dell’Accademia Navale di Livorno e si è trasferita lì per stargli vicina. Ma ho anche letto qualcos’altro di suo. Poesie, raccontini.»
«Come sono?»
«Daresti il culo per scrivere come lei. Sono stato io a consigliarle di mandare le poesie a Mattia. Ma ero ben lontano da immaginarne le conseguenze.»
«Puoi dirmi altro?»
«Quello che ti ho detto non ti basta?»
«Sì, ma è talmente inaspettato che…»
«… che non è pubblicabile. Ribalterebbe l’opinione che tutti avete e volete continuare ad avere di lei.»
«Sarebbe?»
«Quella di un’arrivista che ha sposato un illustre scrittore per farsi facilmente pubblicare il romanzetto che sta scrivendo e avere l’appoggio degli amici critici. …