Il libro L’angelo di Sandrone Dazieri riprende i personaggi Colomba e Dante già protagonisti del libro Uccidi il padre. Il romanzo uscirà il 15 novembre 2016 per Mondadori nella collana Omnibus con un prezzo di copertina di 19,50 euro e una lunghezza di 456 pagine.
Le versioni mobi, epub e pdf di L’angelo di Dazieri, invece, potranno essere acquistate al costo di 9,99 euro.
Trama di L’angelo di Sandrone Dazieri
Un treno alta velocità Milano-Roma arriva nella capitale con la carrozza Top piena di cadaveri. Il vicequestore Colomba è il primo a entrare nella carrozza della carneficina; si direbbe un attentato terroristico ma secondo il vicequestore qualcosa non torna. Ma per capire cosa è successo dovrà chiedere aiuto a Dante Torre, che ormai non sente da mesi.
Dante è ossessionato dalla vicenda del padre e dalla telefonata del suo fantomatico fratello. Appena rivede Colomba il freddo tra i due svanisce. I due riusciranno a capire che dietro la strage c’è in realtà una misteriosa figura femminile… La ricerca porterà Dante e Colomba a Berlino e poi ancora a Venezia.
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L’angelo di Sandrone Dazieri: anteprima del libro
I due prigionieri rimasti nella cella parlano piano. Il primo lavorava in una fabbrica di scarpe. Ha ucciso un uomo da ubriaco. Il secondo era un poliziotto che ha denunciato un superiore. Si sono addormentati in carcere e si sono svegliati nella Scatola.
Il fabbricante di scarpe dorme quasi tutto il giorno, il poliziotto non dorme quasi più. Quando sono svegli entrambi parlano per tenere lontane le voci. Sono sempre più forti, ormai urlano tutto il tempo. A volte ci sono anche i colori, talmente brillanti da accecarli. È l’effetto delle medicine che devono prendere ogni giorno, è l’effetto del casco che gli mettono in testa e che li fa contorcere come vermi su una padella rovente.
Il padre del fabbricante di scarpe è stato in una prigione della sua città ai tempi della guerra. Nei sotterranei c’era una stanza dove ti facevano stare in bilico su un’asse, se ti muovevi cadevi nell’acqua gelida. Un’altra era talmente piccola che i prigionieri potevano stare solo rannicchiati. Nessuno sa quante persone siano state torturate nei sotterranei di quella casa, nessuno sa quante siano state uccise. Migliaia, dicono.
Ma la Scatola è peggio. Da quell’antico palazzo se eri fortunato potevi tornare a casa. Ferito, stuprato, ma vivo, come il padre del fabbricante di scarpe.
Nella Scatola puoi solo aspettare di morire.
La Scatola non è un palazzo, non è una prigione. È un cubo di cemento senza finestre. La luce del giorno filtra dalle grate del cortile sopra le loro teste, cortile che quelli come loro possono vedere una volta sola, l’ultima. Perché quando ti portano fuori all’aria significa che sei ormai troppo malato. Perché hai aggredito una guardia, o ucciso un compagno di cella. Perché ti sei mutilato, o hai cominciato a mangiare i tuoi escrementi. Perché non reagisci più ai trattamenti e sei diventato inutile.
Il poliziotto e il fabbricante di scarpe non sono ancora arrivati a quel punto, anche se sanno che manca poco. Sono stati spezzati, hanno implorato e pregato, ma non si sono persi, non del tutto. E quando è arrivata la Ragazza, hanno cercato di proteggerla.
La Ragazza deve avere tredici anni, forse meno. Da quando è stata spostata nella cella con loro non ha mai detto una parola. Li ha solo guardati con gli occhi color cobalto, che con la testa rapata sembrano enormi.
Non interagisce, rimane distante. Il poliziotto e il fabbricante di scarpe non sanno niente di lei, se non le ipotesi che hanno attraversato i corridoi della Scatola. Chiudi dei prigionieri nel luogo più impervio e crudele, dividili, ammanettali, strappa loro la lingua e troveranno ancora il modo di comunicare. Battendo sulle pareti in codice Morse, sussurrando nelle docce, facendo arrivare biglietti col cibo o nel secchio degli escrementi.
Qualcuno dice che è entrata nella Scatola con tutta la famiglia ed è l’unica sopravvissuta. Qualcuno che è una zingara che ha sempre vissuto per strada. Qualunque sia la verità, la Ragazza non la rivela. Rimane nel suo angolo attenta alle loro mosse, diffidente. Fa i suoi bisogni nel secchio, prende il cibo e l’acqua che le spettano, sempre senza parlare.
Nessuno conosce il suo nome.
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Ricordiamo che il volume uscirà in libreria il 15 novembre 2016.
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