Il bambino magico di Maria Paola Colombo uscirà in libreria il 9 febbraio 2016 per Mondadori. Il romanzo, lungo 300 pagine, sarà presentato con un prezzo di copertina di 18,50 euro per la versione cartacea, mentre Il bambino magico in Pdf, ePub, mobi per Kindle potrà essere acquistato a 9,99 euro. Vediamo la trama e un’anteprima del libro di Maria Paola Colombo, che ha esordito nel 2012 con Il negativo dell’amore, sempre edito da Mondadori e vincitore di diversi premi tra cui il Flaiano e il Kihlgren.
Trama Il bambino magico di Maria Paola Colombo, in uscita il 9 febbraio 2016
La trama di Il bambino magico ruota attorno alle vicende di tre bambini che si affacciano alle difficoltà – ma anche alle grandi possibilità – dell’età adulta. L’incontro fondamentale è quello con il bambino magico che ognuno di noi si porta dentro.
La trama di Il bambino magico prende le mosse da una notte, in Africa, presso l’albero delle parole, il luogo dove si raccolgono gli uomini del villaggio per ragionare e dove si presenta un bambino di cinque anni con un fagotto tra le mani. Il nome del bambino è Gora, è figlio del lottatore Ibrahima Diop e tra le mani, in realtà, ha un bambino dalla pelle bianca, un africano albino portatore di sventura, ma anche un bambino magico. Il bambino è Moussa, fratello di Gora.
Gora e Moussa crescono insieme, inseparabili l’uno dall’altro, e presto a loro si affianca la testarda Miriam, destinata a divenire il primo amore, terzo membro inseparabile del gruppo. Miriam è l’avventura e il desiderio che va oltre le imposizioni e le costrizioni. L’Italia, e Milano, è il luogo dove si ritroveranno ventenni, una terra vista come l’El Dorado che si rivela essere irta di ostilità e incomprensioni, ma anche di gesti di generosità.
Il bambino magico di Maria Paolo Colombo: l’incipit del libro
Il mondo iniziò la notte in cui sentì suo padre piangere.
Del tempo che aveva preceduto quella notte, Gora non ricorda nulla. Per cinque anni era stato nel mondo. Aveva mangiato, corso, dormito, dato e ricevuto baci, era stato certo punito, si era coperto di polvere, era stato lavato, i suoi capelli erano stati tagliati più volte. Ma di quei baci, di quelle percosse, di quella polvere e di quell’acqua non serbava alcun ricordo. Sua madre Fatou, le sue quattro sorelle, la nonna, e persino suo padre Ibrahima Diop, il lottatore, erano stati come la polvere e l’acqua, come le case e il muro della scuola coranica, e le capre anche. Parte di quell’universo esatto e necessario, fusi con esso, indistinti. Indistinguibili. Il mondo, fino ad allora, aveva contenuto Gora stesso come l’acqua contiene l’acqua.
Non ricorda chi l’avesse condotto lì quella notte, se per mano o in braccio.
Non ricorda se ci fossero già così tante persone nella casa di Aida Fall o se fossero arrivate poco alla volta.
Doveva essersi riaddormentato sulla stuoia, addossato ad altri bambini, cullato dalle voci delle donne, dal cigolio della porta, dai passi del padre che andava e veniva, dal ciangottio di una gallina che faceva un sogno di semi di miglio, dai gemiti soffocati di Aida.
All’improvviso tutto tacque e fu un silenzio cavo.
Gora si svegliò: vide il disegno a rombi carminio della stuoia su cui aveva dormito. Vide che tra le dita della mano sinistra teneva un filo di cotone bianco che si era sfilato dalla trama e all’altro capo, ancora attaccato, si perdeva nel disegno. Qualcuno degli adulti, a breve, lo avrebbe rimproverato. Ma era stato davvero lui a scucirlo? Nessuno comunque pareva badargli. Erano tutti zitti e fermi, come alberi di tamarindo nell’ora senza vento. Persino la gallina che si era svegliata stava pietrificata, ritta sulle zampe, in mezzo alla cucina.
Per un’antemprima più ampia di Il bambino magico di Maria Paola Colombo rimandiamo all’estratto consultabile online sullo store Kobo.