Corruzione di Don Winslow uscirà in Italia il 20 giugno 2017 e già si prospetta come uno dei romanzi più interessanti dell’anno. Il libro sarà pubblicato da Einaudi con un prezzo di copertina di 21 euro. Per gli ebook nelle versioni pdf, epub e mobi il prezzo sarà invece di 9,99 euro. Ecco la trama di Corruzione e un’ampia anteprima dal testo. I fan italiani dello scrittore statunitense saranno felici di sapere che le prime recensioni apparse online su quotidiani quali il NY Times, The Guardian e Washington Post sono tutte estremamente positive. Per farsi un’idea del livello del nuovo libro, basti pensare che Lee Child lo ha pacatamente definito “il miglior crime che sia mai stato scritto“.
Trama del nuovo romanzo di Don Winslow
Per la trama ufficiale e le recensioni dei lettori rimandiamo alla scheda completa di Corruzione su Amazon.
Un’anteprima dal libro
Mezzogiorno.
Denny Malone butta giú due dexedrine ed entra sotto la doccia.
Si è appena alzato, dopo un turno da mezzanotte alle otto, e ha bisogno della botta di energia delle pasticche. Alza il viso verso lo spruzzo e lascia che l’acqua gli punga la pelle fino a fargli male.
Ha bisogno anche di questo.
Pelle stanca, occhi stanchi.
Anima stanca.
Si volta e il getto caldo gli martella la schiena, il collo e le spalle. L’acqua scorre lungo le braccia tatuate. È una bella sensazione, potrebbe restare lí tutto il giorno, ma ha da fare.
È ora di muoversi, genio, dice a sé stesso.
Hai delle responsabilità.
Esce dalla doccia, si asciuga e si avvolge l’asciugamano intorno alla vita.
Malone ha trentotto anni. È alto un metro e ottantasette, di corporatura massiccia. Sa di avere un aspetto da duro. Tatuaggi sugli avambracci robusti, barba fitta anche quando si rade, capelli cortissimi, occhi azzurri che sembrano dire: «Se mi provochi sono cazzi tuoi».
Naso rotto, una piccola cicatrice sul lato sinistro del labbro. Quelle che in genere non si vedono sono le cicatrici sulla gamba destra, che gli hanno fruttato la medaglia al valore per essere stato cosí idiota da farsi sparare. Ma cosí è l’Nypd, pensa. Se sei idiota ti dànno una medaglia, se sei intelligente ti tolgono il distintivo.
Forse l’aspetto aggressivo lo aiuta a tenersi fuori dalle risse, che comunque cerca sempre di evitare. Da un lato è piú professionale parlare che non picchiare, dall’altro in una rissa ti fai sempre male, fossero anche solo le nocche, e a lui non piace sporcarsi i vestiti con tutta quella merda che c’è sulla strada.
Non gli piace nemmeno sollevare pesi. Preferisce colpire il sacco e fare jogging, di solito al mattino presto o nel tardo pomeriggio, a seconda dei turni di lavoro. Va a correre a Riverside Park perché gli piace la vista sull’Hudson, con il ponte George Washington e il New Jersey dall’altro lato del fiume.
Ora entra nella piccola cucina. C’è un po’ di caffè avanzato dalla colazione di Claudette. Si versa una tazza e la mette nel microonde.
Claudette oggi fa un doppio turno all’Harlem Hospital, a quattro isolati di distanza, tra Lenox e la 135ma, cosí un’altra infermiera può passare un po’ di tempo con la famiglia. Con un po’ di fortuna, Malone riuscirà a vederla stanotte o magari al mattino presto domani.
Il caffè è amaro e stantio, ma non gli importa. Non vuole un’esperienza di qualità, solo una botta di caffeina per aiutare la dexedrina a entrare in circolo. E comunque non sopporta tutte quelle stronzate sul caffè gourmet, non sopporta di trovarsi in fila dietro un adolescente del cazzo che ci mette dieci minuti per ordinare un latte macchiato perfetto con cui poi scattarsi un selfie.
Aggiunge panna e zucchero, come fanno quasi tutti i colleghi. I poliziotti bevono troppo caffè, perciò il latte serve a calmare lo stomaco e lo zucchero a dare energia.
Un medico dell’Upper West Side gli scrive ricette per tutto quello che vuole. Dexedrina, Vicodin, Xanax, antibiotici eccetera. Il bravo dottore, un uomo con moglie e tre figli, aveva avuto un’amante e quando aveva deciso di lasciarla quella aveva provato a ricattarlo.
Malone aveva fatto una chiacchierata con la ragazza. Le aveva dato una busta chiusa con dentro diecimila dollari spiegandole che quello era tutto. Se avesse provato di nuovo a contattare il dottore, l’avrebbe sbattuta nella Women’s House of Detention, il carcere femminile di New York, dove la sua fica sopravvalutata le sarebbe servita solo per ricevere un cucchiaio in piú di burro d’arachidi.
Il dottore per gratitudine gli prescrive tutto quello che vuole, ma la metà delle volte gli regala dei campioni gratuiti. Tutto aiuta, pensa Malone, e comunque non può procurarsi anfetamine o analgesici attraverso la sua assicurazione medica, perché andrebbero a finire sulla sua cartella clinica.
Non vuole chiamare Claudette e disturbarla al lavoro, ma le manda un messaggio per farle sapere che si è alzato quando è suonata la sveglia e per chiederle come va la sua giornata. Lei risponde subito: «Follia natalizia, ma tutto ok».
Già, follia natalizia.
Sempre cosí, a New York, pensa Malone.
Se non è la follia del Natale, è quella dell’ultimo dell’anno (gli ubriachi) o quella di San Valentino (liti domestiche una dietro l’altra, mentre i gay si picchiano in risse da bar). C’è la follia del giorno di san Patrizio (poliziotti ubriachi), del 4 luglio, della festa del lavoro. Avremmo bisogno di prenderci una vacanza dalle feste, pensa Malone. Un anno senza e vediamo come va.
Ma non funzionerebbe.
Perché c’è sempre la follia quotidiana: ubriachi, tossici (da eroina, crack, metanfetamine), follia d’amore e follia d’odio, e la preferita di Malone, la follia pura e semplice, quella dei pazzi furiosi. Quello che le persone comuni non capiscono è che le carceri cittadine sono diventate di fatto ospedali psichiatrici e centri di disintossicazione. Tre quarti dei detenuti risultano positivi alle droghe oppure sono psicopatici o entrambe le cose.
Dovrebbero essere in ospedale, ma non hanno l’assicurazione.
Malone torna in camera da letto per vestirsi.
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