Il libro Il disastro siamo noi di Jamie McGuire è in uscita in Italia il 3 novembre 2016 nella collana Narratori moderni di Garzanti; il nuovo romanzo dell’apprezzatissima scrittrice young adult verrà presentato con un prezzo di copertina di 16,90 euro (ordinabile online con il 15% di sconto). Per le versioni mobi, epub e pdf di Il disastro siamo noi il prezzo è invece di 9,99 euro.
Contenuti
Trama di Il disastro siamo noi di Jamie McGuire
La trama di Il disastro siamo noi (titolo originale: Beautiful Sacrifice) vede come protagonisti Falyn e Taylor Maddox. Falyn, dopo aver rinunciato a una vita comoda e privilegiata, lavora come cameriera al Bucksaw Cafè. Non ha tempo per l’amore né vuole pensarci, principalmente a causa di un segreto che è strettamente legato all’allontanamento dalla sua famiglia.
Tutto cambia, per Falyn, dopo l’incontro con Taylor Maddox. I suoi occhi portano guai e Falyn non vorrebbe fidarsi, ma quando Taylor la invita a cena (e insiste) la ragazza accetta. E dietro l’aspetto un po’ arrogante di Taylor intravede della gentilezza, convinzione che viene rinsaldata dopo aver visto le relazioni che intrattiene con i suoi familiari. Scommettere sulla sua storia con Taylor richiede coraggio, all’inizio sembra quasi impossibile per una persona divenuta chiusa quanto Falyn, ma forse, in verità, nulla è impossibile.
Rimandiamo chi volesse leggere la trama ufficiale e le opinioni dei lettori alla scheda del libro su Amazon
Gli altri libri della serie Maddox Brothers
Il disastro siamo noi viene fatto rientrare nella serie dei fratelli Maddox. La serie si compone dei seguenti volumi:
- Uno splendido sbaglio
- Un indimenticabile disastro
- Il disastro siamo noi
- Beautiful Burn (di prossima pubblicazione)
Il disastro siamo noi di Jamie McGuire: anteprima del libro
Nel piccolo locale sovraffollato il rumore era molto simile al crepitio del fuoco: toni bassi e acuti, un brusio costante e intimo che diventava più forte a mano a mano che ci si avvicinava. Nei cinque anni trascorsi a servire clienti affamati e impazienti al Bucksaw Café di Chuck e Phaedra Niles, qualche volta mi era davvero venuta voglia di bruciare tutto. A trattenermi lì non era certo la confusione dell’ora di pranzo, bensì il bisbiglio confortante delle conversazioni, il calore della cucina e la piacevole sensazione di libertà che provavo ancora dopo aver tagliato certi ponti.
«Maledizione!» esclamò Chuck cercando di non far colare il sudore nella zuppa.
La mescolò e io gli lanciai uno straccio pulito.
«Com’è che fa così caldo in Colorado?» si lamentò. «Mi sono trasferito qui perché sono grasso. Ai grassi non piace il caldo.»
«Allora forse per guadagnarti da vivere non dovresti stare ai fornelli», replicai con un sorriso malizioso.
Il vassoio mi sembrò pesante quando lo sollevai, anche se non come un tempo. Adesso all’occorrenza riuscivo a portarne uno con sei piatti pieni. Indietreggiai verso la porta a vento e la spinsi con il sedere.
«Sei licenziata», latrò Chuck asciugandosi la pelata con il canovaccio di cotone bianco, che poi gettò sul tavolo di preparazione.
«Me ne vado subito!» replicai.
«Non è divertente!» Si allontanò dal calore dei fuochi.
Mi voltai verso la sala da pranzo e mi fermai sulla soglia, da dove potevo vedere tutti e ventidue i tavoli e i dodici sgabelli occupati da professionisti, famiglie, turisti e gente del posto. Secondo Phaedra al tredici erano sedute una scrittrice di bestseller e la sua assistente. Mi chinai in avanti per controbilanciare il peso del vassoio e strizzai l’occhio a Kirby quando aprì il supporto accanto al banco per permettermi di posarlo.
«Grazie, cara», dissi prendendo un piatto.
Lo servii a Don, il mio primo cliente abituale e anche il più generoso con le mance. Lui si sistemò gli occhiali spessi e si mise comodo, togliendosi il cappello floscio che era un po’ il suo segno distintivo. La giacca cachi era leggermente lisa, come del resto la camicia e la cravatta che indossava tutti i giorni. Nei pomeriggi fiacchi lo ascoltavo parlare di Gesù e di quanto gli mancasse sua moglie.
Kirby sparecchiò un tavolo accanto alla vetrina, con la lunga coda scura che ondeggiava di qua e di là. Ammiccò mentre mi passava accanto, diretta in cucina con il catino dei piatti sporchi appoggiato al fianco. Il tempo di consegnare a Hector le stoviglie da lavare e tornò alla sua postazione di direttrice di sala. La vidi incurvare le labbra color vinaccia in un sorrisetto quando una leggera brezza entrò dalla porta d’ingresso tenuta aperta da un grosso geode appartenente alla ricca collezione di Chuck.
Un istante dopo salutò i quattro nuovi clienti arrivati mentre servivo Don.
«Controlli tu la cottura della bistecca, tesoro?» gli chiesi.
Don non aveva bisogno del menu perché ordinava sempre gli stessi piatti: insalata della casa con abbondante salsa Ranch, sottaceti fritti, una lombata quasi al sangue e la turtle cheesecake di Phaedra. E voleva tutto insieme.
Accondiscese di buon grado. Si infilò la cravatta nella camicia, poi con le esili mani tremanti affondò il coltello nella carne succosa. Alzò gli occhi e mi fece un rapido cenno di assenso.
Mentre recitava le preghiere, andai a prendere il tè freddo zuccherato dal banco del bar. Quando tornai con la caraffa, la inclinai verso il bicchiere che aveva sollevato in modo da versargli diversi cubetti di ghiaccio assieme al liquido ambrato.
Don bevve un sorso e fece un sospiro soddisfatto. «Il tè freddo di Phaedra è una vera delizia!»
Aveva il collo rugoso e la faccia e le mani ricoperte di macchie di vecchiaia. Dopo la morte della moglie Mary Ann era dimagrito.
Ricordiamo che Il disastro siamo noi di Jamie McGuire sarà disponibile in Italia a partire dal 3 novembre 2016.