Ecco la trama di Un indimenticabile disastro di Jamie McGuire, prolifica scrittrice dell’Oklahoma con due vendutissime trilogie alle spalle (in primis la saga di Uno splendido disastro), la data di uscita in Italia del nuovo e un corposo estratto del libro.
Un indimenticabile disastro è in uscita in Italia il 5 novembre 2015 edito da Garzanti nella collana Narratori moderni, sarà lungo 288 pagine e avrà un prezzo di copertina di 16,90 euro (fino alla data di uscita è in vendita in ordinazione con il 15 per cento di sconto). Si tratta di un nuovo libro con i personaggi Liis e Thomas Maddox.
Trama di Un indimenticabile disastro di Jamie McGuire
Per Thomas Maddox, giovane con il cuore di un guerriero, proteggere i suoi fratelli è fondamentale, ma c’è che gli dà del filo da torcere, come Travis. Nella vita di Thomas si insinua la figura di Abby, che riesce a tenergli testa e vuole conquistare il suo cuore. Thomas, tuttavia, è cinico e appare refrattario ai sentimenti. Quando Travis si metterà seriamente dei guai Thomas chiederà aiuto a Liis, ma per lei sarà durissimo essere al suo fianco e aiutarlo per permettergli di vivere la sua storia con Abby. Liis tenterà di resistere all’amore che prova per Thomas, ma si ritroverà molto presto a vacillare.
Un indimenticabile disastro, citazione dall’inizio del libro
Il controllo era l’unica cosa che contava davvero. Fin da ragazza avevo imparato che pianificando, calcolando e osservando si potevano evitare un bel po’ di problemi: rischi inutili, delusioni ma soprattutto sofferenze.
Pianificare tutto per evitare i problemi non era però sempre facile, cosa di cui mi ero resa ben conto quella sera nelle luci soffuse del Cutter’s Pub.
Le numerose insegne al neon appese alle pareti e i deboli faretti a binario sul soffitto, che illuminavano le bottiglie di liquore dietro al banco, erano solo un misero conforto. Tutto il resto mi ricordava tristemente quanto fossi lontana da casa.
Il vecchio legno recuperato che rivestiva le pareti e le superfici di pino chiaro macchiate di scuro erano volutamente studiati per far sembrare quel locale di Middletown un piccolo bar senza pretese, ma era tutto troppo pulito. Non erano stati cent’anni di fumo di sigaretta a impregnare la pittura, e tra quei muri non si avvertiva affatto lo spirito di Capone o Dillinger. Ero seduta sullo stesso sgabello da due ore, da quando avevo smesso di aprire gli scatoloni del nuovo appartamento. Avevo sistemato tutte le mie cose finché non ce l’avevo più fatta. Esplorare il quartiere si era rivelato molto più interessante, soprattutto in quella sera incredibilmente mite malgrado fosse l’ultimo giorno di febbraio. Mi stavo godendo la mia nuova indipendenza, con il beneficio aggiunto di non avere nessuno a casa che pretendesse un resoconto della mia giornata.