Le vittorie imperfette di Emiliano Poddi è in uscita il 25 febbraio 2016 nella collana I narratori di Feltrinelli con un prezzo di copertina di 17 euro. In mobi, ePub, Pdf, Le vittorie imperfette avrà invece un prezzo di 9,99 euro. Vediamo la trama del romanzo e un estratto dal testo.
Trama di Le vittorie imperfette di Emiliano Poddi
La trama di Le vittorie imperfette di Emiliano Poddi è incentrata su una partita di basket ormai leggendaria. Lo scenario sono le famigerate olimpiadi di Monaco del 1972, evento che si tenne in piena guerra fredda e durante il quale si consumò l’omicidio di undici atleti di nazionalità israeliana. I giochi continuarono nonostante gli omicidi e si giunse allo scontro – sul campo da basket – tra le due superpotenze mondiali del tempo. Protagonisti della storia sono Sasha Belov e Kevin Joyce, americano che deciderà di ammutinare la squadra. Il narratore ci conduce al centro della gara e ci fa vivere una partita al cardiopalma dai risvolti più che sportivi, esorbitando poi dalla competizione sul campo per presentarci due dei protagonisti anni dopo, quando saranno costretti ad accettare uno una “vittoria da portare come una condanna”, l’altro “una sconfitta impossibile da accettare”.
Le vittorie imperfette di Emiliano Poddi, un estratto dal libro edito da Feltrinelli
A Losanna
Di Hopper gli piaceva il fatto che la gente, dopo aver visto i suoi quadri, sentisse il bisogno di chiamare a casa per sapere se andava tutto bene. O almeno, questo era ciò che Kevin Joyce immaginava succedesse. I personaggi raffigurati sulle tele gli sembravano in perenne stato di allerta, avevano l’aria intenta e stupita dei testimoni oculari. Erano donne, uomini e a volte persino animali che qualcosa di allarmante aveva distolto dalle faccende quotidiane. Stavo spazzando le foglie dal marciapiede quando all’improvviso. Stavo facendo benzina, stavo portando a spasso il cane. Esisteva un preciso giro sintattico per riassumerli. C’era il normale fluire del tempo e c’era un evento inatteso che lo interrompeva. Kevin aveva assistito a questo fenomeno quarant’anni prima, a Monaco.
Il tempo sul tabellone luminoso si era fermato, era ripartito e si era fermato una seconda volta. Lo speaker aveva detto qualcosa in tedesco, poi l’annuncio era stato ripetuto in un inglese esitante – il pubblico veniva invitato a tornare sugli spalti –, infine in francese, la lingua delle Olimpiadi moderne. Kevin ricordava di aver pensato che i tedeschi avrebbero dovuto limitare al minimo l’uso degli altoparlanti. Qualunque fosse il contenuto del messaggio, la loro voce amplificata non riusciva a suonare inoffensiva. Il pubblico aveva obbedito allo speaker, mentre in campo continuava a regnare la confusione più totale, una specie di terra di nessuno tra passato, presente e futuro.
Un estratto più ampio dal libro di Emiliano Poddi può essere consultato gratuitamente online sulla pagina dello store Kobo dedicata al romanzo.
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