L’uscita del nuovo libro di Elle Kennedy, Lo sbaglio, è fissata al 27 febbraio 2017. Le fan della serie “The Campus” potranno presto leggere il nuovo capitolo pubblicato da Newton Compton: ecco una trama e un assaggio dal testo.
Lo sbaglio di Elle Kennedy in Pdf, ePub e Mobi, in eBook in vari formati, sarà acquistabile al prezzo più che contenuto di 2,99 euro.
Lo sbaglio: trama del secondo volume della serie Campus
Lo sbaglio arriva dopo il fortunato primo volume della serie intitolato Il contratto. John Logan è un ragazzo che gode di grande popolarità nell’università da lui frequentata, è un grande giocatore di hockey e ha un carattere determinato e talvolta anche duro, ma in questo nuovo romanzo lo vedremo alle prese con la disperazione indotta da ciò che lo aspetta dopo la laurea. Dopo un incontro bollente con una matricola di nome Grace, John finisce per mandare all’aria la storia ma decide, subito dopo, di volerci riprovare seriamente con la ragazza. Tuttavia, dopo il suo primo errore, sarà Grace a dettare le regole del gioco.
Un estratto dal primo capitolo del libro
Logan – Aprile
Desiderare la fidanzata del vostro migliore amico è una situazione che fa schifo. Prima di tutto, c’è il fattore imbarazzo. Voglio dire, davvero tanto imbarazzo. Non posso certo parlare per tutti, ma sono sicuro che a nessun ragazzo piacerebbe uscire dalla camera e imbattersi nella ragazza dei suoi sogni, che ha appena passato la notte tra le braccia del suo migliore amico.
Poi arriva il disgusto per se stessi. E non potrebbe essere altrimenti, visto che è impossibile non odiarsi se si fantastica a proposito dell’amore della vita del proprio migliore amico.
Al momento l’imbarazzo è in netto vantaggio. Vedete, il fatto è che vivo in una casa dalle pareti molto sottili, e ciò significa che riesco a sentire ogni gemito che proviene dalla bocca di Hannah. Ogni sussulto e sospiro. Ogni tonfo della testiera che sbatte sul muro mentre qualcun altro si scopa la ragazza a cui non riesco a smettere di pensare.
Divertente. Sono sul letto, sdraiato sulla schiena a fissare il soffitto. Non faccio più nemmeno finta di scorrere le canzoni sull’iPod. Mi sono messo le cuffie con l’intenzione di smorzare i suoni prodotti da Garrett e Hannah nell’altra stanza, ma non ho ancora premuto play. Credo di essere in vena di torturarmi stasera.
Sentite, non sono un idiota. Lo so che è innamorata di Garrett. Ho visto il modo in cui lo guarda, e ho visto che coppia formano. Stanno insieme da sei mesi e neanche io, il peggior amico del pianeta, posso negare che sono perfetti l’uno per l’altra.
Cavolo, e poi Garrett se lo merita di essere felice. Ha l’atteggiamento di un arrogante figlio di puttana, ma la verità è che è un santo. È il miglior centrale con cui abbia mai giocato a hockey e la persona migliore che abbia mai conosciuto, e sono abbastanza a mio agio con la mia eterosessualità per dire che se fossi dell’altra sponda non vorrei solo scoparmi Garrett Graham, ma me lo sposerei. E ciò rende tutto un miliardo di volte più difficile. Non riesco nemmeno a detestare il tizio che si scopa la ragazza che desidero. Nessuna fantasia di vendetta, perché non odio Garrett neanche un po’.
Una porta si apre e un rumore di passi risuona nel corridoio, e prego Dio che Garrett o Hannah non bussino alla mia porta. E che non aprano bocca, se è per questo, perché udire le loro voci in questo momento mi farebbe solo rosicare ancora di più.
Per fortuna, a dare il colpo che fa vibrare l’intera intelaiatura della porta è l’altro mio coinquilino, Dean, che sgattaiola nella stanza senza aspettare un invito.
«Stasera c’è una festa all’Omega Phi. Vieni anche tu?».
Mi tuffo fuori dal letto più velocemente di quanto si possa definire patetico, perché una festa mi sembra un’idea fantastica ora come ora. Sbronzarmi è un modo infallibile per smettere di pensare a Hannah. Non solo, a dire la verità… voglio sbronzarmi e farmi una scopata colossale. In questo modo se uno dei due rimedi non mi aiuta col mio mantra “non-pensare-a-Hannah”, arriva l’altro a dare man forte.
«Certo che sì», rispondo mentre rivolto tutto per aria alla ricerca di qualcosa da mettermi.
Mi infilo una T-shirt pulita e ignoro la fitta di dolore al braccio sinistro, che è ancora malmesso di brutto dopo che la settimana scorsa mi hanno scaraventato a terra in una partita di campionato. Ma ne è valsa la pena: per il terzo anno consecutivo la squadra di hockey della Briar ha vinto le Frozen Four. Si può senz’altro definire la tripletta definitiva, e tutti i giocatori, incluso il sottoscritto, stanno ancora raccogliendo i frutti per essere tre volte campioni nazionali.
Dean, uno dei miei compagni in difesa, le chiama le Tre F della Vittoria: feste, fede e figa. È una valutazione molto adeguata, perché ho fatto incetta di tutte e tre dopo la nostra grande vittoria.
«Sei tu il guidatore designato?», chiedo mentre indosso una felpa nera aperta con cappuccio e chiudo la zip.
«Davvero mi hai appena fatto questa domanda?», sbuffa il mio amico.
Io faccio roteare gli occhi.
«Giusto. Come cavolo mi è venuto in mente?».
L’ultima volta che Dean Heyward-Di Laurentis era sobrio a una festa è stato mai. Beve come se nulla fosse o si sballa di brutto ogni volta che esce di casa, e se pensate che questo possa in qualche modo incidere sulle sue prestazioni sportive, allora dovete ricredervi. È una di quelle rare creature che possono fare bisboccia come il Robert Downey Jr dei tempi d’oro e riuscire comunque ad avere il successo e gli onori del Robert Downey Jr di oggi.
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